Pistorius, l’accusa vuole condanna per omicidio volontario

Pubblicato il autore: Federico Sorrentino Segui

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Sembra non finire mai la triste vicenda di Oscar Pistorius, il campione paralimpico condannato a cinque anni di carcere per aver ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp nella notte di San Valentino del 2013. L’accusa – rappresentata dal pm Gerrie Nel, la sua vice Andrea Johnson e dalla National Prosecuting Authority (Npa) – ha infatti deciso di ricorrere in appello contro la sentenza e la pena emessa la scorsa settimana dal giudice Masipa al termine di un processo durato oltre sette mesi. Obiettivo: ribaltare la condanna da omicidio composo a omicidio volontario.

Secondo l’accusa sono molteplici gli elementi su cui appellare, la giuria avrebbe infatti commesso errori giuridici e logici. Per il Npa, Pistorius avrebbe dovuto esser cosciente del fatto che potesse uccidere la persona che era dietro la porta del bagno, anche qualora si fosse trattato di un ladro. Da qui, l’accusa di omicidio volontario. “La decisione è stata presa basandosi sulla legge – fa sapere il portavoce dell’Npa sudafricana – e nei prossimi giorni, una volta depositate le carte, verranno rese note anche le specifiche”. Non c’è ancora una data ufficiale sull’inizio del processo d’appello, ma secondo indiscrezioni si potrebbe cominciare il 3 novembre.

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