Alexia Runggaldier ottiene il bronzo nella 15 km femminile ai Mondiali di Biathlon a Hochfilzen . Per lei è il primo podio in una manifestazione mondiale. Finalmente arriva una gioia per la spedizione azzurra alla rassegna iridata, ferma ancora a zero medaglie. L’atleta azzurra, in questa 15 km individuale è stata perfetta al poligono, terminando la gara con zero errori, risultato che le ha permesso di sopravanzare la concorrenza di altre due atlete accreditate per il podio, Dunklee e Makarainen, le cui imprecisioni sono costate a entrambe il possibile terzo posto. L’oro è andato alla tedesca Laura Dahlmeier e l’argento alla ceca Gabriela Koukalova, le favorite per la vittoria. I tifosi azzurri si aspettavano un pronto riscatto da parte di Dorothea Wierer che ha chiuso soltanto al 20° posto con tre errori al poligono e di Lisa Vitozzi che ha concluso la gara addirittura fuori dalle 30. Anche per lei 3 errori al tiro. Se si vuole aumentare il medagliere azzurro e non terminare il mondiale con un solo podio, bisognerà migliorare la mira nelle prossime gare. Per quanto riguarda le donne, venerdì ci sarà la staffetta 4×6 km. Con una Runggaldier in forma, ci si può giocare un posto sul podio. Per quanto riguarda gli uomini, domani ci sarà la 20 km individuale.
Runggaldier il futuro del biathlon azzurro
Per l’atleta azzurra questo è il primo mondiale in prima squadra. Finora, aveva disputato a 17 anni i mondiali giovanili del 2008 a Ruhpolding in Germania conquistando il bronzo nella staffetta 3×6 km insieme a Dorothea Wierer e a Monica Messner, quelli che si sono svolti l’anno successivo in Canada a Canmore dove ha centrato ancora una volta il bronzo nella staffetta 3×6 km e infine a quelli del 2010 a Torsby in Svezia dove ha ottenuto due sesti posti nell’individuale e nello sprint come migliori piazzamenti.
In Coppa del Mondo ha esordito nel dicembre del 2011 a Hochfilzen arrivando settima. Il primo podio è arrivato soltanto nel gennaio 2016 a Ruhpolding. Si vede che la località tedesca le porta fortuna. I tifosi azzurri sperano che questo podio posso essere da stimolo nono solo per le prossime gare della spedizione femminile, ma anche di quelle maschili.
La Runggaldier diventa la terza atleta a vincere una medaglia ai mondiali nella gara individuale, dopo il bronzo della Obehofer nella mass start di Kontiolahti del 2015 e l’argento di Dorothea Wierer nell’inseguimento di Holmekollen del 2016. Un bilancio di come è andato questo mondiale di Biathlon si potrà fare soltanto il 18 febbraio a al termine delle gare.
Rispetto a altre nazioni come Norvegia, Germania e Francia, l’Italia non ha una grande tradizione nel Biathlon visto che, dalla prima edizione quella del 1958 in Austria a Saalfelden fino a quella di Oslo del 2018 ha conquistato soltanto 18 medaglie delle quali 6 d’oro, 3 d’argento e 9 di bronzo. Nel medagliere si posiziona soltanto al decimo posto. Le nazioni più medagliate sono la Norvegia con 168, la Germania 117 e l’Urss diventata Russia nel 1991 con ben 88 medaglie. In Italia negli scorsi anni non c’è mai stata una grande tradizione di biatleti sia in campo maschile che femminile.