Pietro Aurino è tornato a combattere dopo nove anni e due mesi di carcere e si è sbarazzato in poco meno di un round del pugile albanese Elidon Gaba.
L’ex campione europeo della categoria dei massimi leggeri che ancora può vantare un ottimo score di 39/3 ha disputato un incontro a dire il vero facile sulla carta in quanto il pugile albanese non era proprio esattamente considerato un fenomeno.
Da allora solo la voglia di ritornare a combattere il prima possibile anche perché l’età non perdona essendo giunto quando alla soglia dei quaranta anni.
“Sono cambiato e non so fare altro ma sono ancora il piu forte“.
“Voglio tornare a combattere perché so fare solo quello. Potrei anche trovare un lavoro ma il pugilato e la mia vita. Ho sbagliato e pagato duramente ma adesso merito questa seconda opportunità. Voglio dimostrare che sono cambiato come uomo ma non come atleta perché sono ancora il più forte della categoria. Quando ero in carcere venivo visto con sospetto perché ex pugile e la palestra l’ho potuta frequentare solo a Marassi perché negli altri carceri non mi era consentito perché secondo loro potevo influenzare altri detenuti.
Ma mi sono tenuto in allenamento con la corda e facendo le pulizie e soffrivo molto quando gli altri detenuti mi parlavano di Branco, Fragomeni e delle loro sfide mondiali”
Ora, però, l’incubo è finito e Pietro è tornato a bussare alla porta della palestra del suo vecchio amico e maestro Biagio Zurlo per ricominciare tutto da capo.
Il suo fisico tutto sommato ha retto bene rimanendo sulla soglia dei 90 kg ma non può più essere tesserato per la federazione italiana in quanto radiato a seguito della sentenza di condanna.
Aurino si è quindi tesserato per la federazione del Kossovo ma non vuole l’inno italiano perché si sente tradito dalle istituzioni sportive italiane.
Ora, dopo questa esibizione contro l’albanese Gaba, toccherà al maestro Patrizio Sumbu Kalamabay e a Mirco Parisi rimettere al suo posto nel panorama della boxe mondiale il talento di Pietro Aurino e siamo certi che, nonostante l’età, il nostro campione ancora potrà dire la sua in questo nobile sport.