Atra giornata, altro spezzatino. Dopo le vittorie pomeridiane di Empoli, Lazio, Sampdoria e Genoa, alle 18.00 è il momento delle grandi protagoniste: Roma e Juve. A differenza della stagione 2013/2014, quest’anno le due star del campionato sono perfettamente sullo stesso piano. Almeno per il momento, i ruoli di protagonista e antagonista continuano a mischiarsi, si contagiano fino a scomparire. Le due squadre arrivano allo scontro diretto a punteggio pieno con 5 vittorie consecutive su 5. I gol fatti per la Juve sono 10, quelli subiti 0. Per la Roma invece le reti messe a segno 9, mentre quelle subite 1. E allora, inutile dirsi che è la partita dell’anno, tutti i riflettori sono puntati sullo Juventus Stadium di Torino. I bianconeri di Allegri partono con il solito 3-5-2 stile Conte: Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pirlo, Marchisio, Pogba, Asamoah; Llorente, Tevez. Per la Roma, Garcia riconferma l’ottimo 4-3-3: Skorupski; Maicon, Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Nainggolan, Keita, Pjanic; Iturbe, Totti, Gervinho.
La Juve parte subito forte sfruttando l’asse Pogba, Asamoah, Tevez. Proprio da quest’ultimo arriva la prima azione saliente. Al 10′ Marchisio viene atterrato in area dopo uno bello slalom e tiro svirgolato di Tevez. Per Rocchi non ci sono gli estremi. Al 12′ ancora serpenitina di Tevez, due finte e destro rimpallato da un onnipresente Keita. La Roma non sembra reagire, con il tridente fermo e unici sprazzi creati da Maicon. Il brasiliano spesso sale dalla difesa palla al piede fino alla trequarti per poi dover ricominciare il gioco dato il poco movimento di Gervinho e Iturbe. Così al 21′ è ancora Juve. Bonucci scodella un pallone per Marchisio che di piatto al volo non trova la porta. Al 25′ arriva l’episodio che farà infuocare la partita, fino ad allora poco entusiasmante. Punizione al limite di Pirlo e mano in barriera di Maicon. Rocchi sembra non avere dubbi per la punizione. Ma per l’assistente di linea è rigore. Tevez dal dischetto realizza: 1 a 0 e un match che si prospetta infuocato. I giocatori della Roma espoldono e con loro anche Garcia che viene espulso. La rabbia dei giallorossi non attende ad arrivare. Al 30′ Lichtsteiner abbraccia vistosamente Totti in area. Per Rocchi è ancora e rigore. Il Capitano non delude, pareggia il risultato e va a esultare sotto la curva della Juve, regalandosi un cartellino giallo. La partita ora è un continuo botta e risposta, con verticalizzazioni e contropiedi da entrambe le parti. Al 43′ Gervinho sfrutta il buco difensivo dei bianconeri e verticalizza sulla sinistra una palla perfetta per Iturbe. L’argentino capisce tutto, ringrazia e batte Buffon con un diagonale: 2 a 1. Ma il vantaggio dura poco. Al 46′ Pjanic al limite della propria area alza la gamba e atterra Pogba. Questa volta Rocchi non ha dubbi: il francese è caduto dentro l’area. Ancora Tevez dal dischetto e ancora palla in rete. Sesto gol stagionale per l’Apache: 2-2.
Nella ripresa la Roma rientra in campo invariata. La Juve corre ai ripari in difesa dopo lo strappo alla coscia sinistra di Caceres negli ultimi minuti del primo tempo. Al suo posto Ogbonna. Al 50′ Pogba sfrutta un ottimo pallone di Marchiso, ma perde il passo non riuscendo a concludere davanti a Skorupski. Dopo due minuti il francese ci riprova con un destro a giro che finisce di molto fuori dallo specchio della porta della Roma. Poi al 60′ la Roma cerca di reagire. Solita discesa di Gervinho e sinistro strozzato di Pjanic. Il ritmo è rallentato, così Allegri al 61′ cerca di dare velocità al reparto offensivo togliendo Llorente e mettendo Morata. Anche Garcia, dalla tribuna, da le sue disposizioni a Bombard, allenatore in seconda. Al 75′ fuori Totti, dentro Destro. Ma la Juve sembra star meglio per affrontare i minuti finali, anche se la partita sembra giocarsi sulle ripartenze. Proprio da una palla persa dalla squadra di Garcia a centrocampo parte l’azione che farà tremare la tifoseria giallorossa. Lichtsteiner in mezzo per Morata e palla che si stampa sulla traversa. La Juve c’è. Sopratutto nell’area romanista. All’87’, da una mischia in area dopo un calcio d’angolo arriva il vantaggio bianconero: la palla schizza fuori dal rettangolo di Skorupski e arriva al limite dell’area dove incontra il destro di Bonucci: 3-2 e Juventus Stadium che diventa una baraonda. Tra le file giallorosse il nervosismo ora la fa da padrona sfociando in una rissa davanti alle panchine: Manolas e Morata arrivano alle mani e Rocchi li espelle. Ma ormai il tempo si è esaurito: la Juve batte la Roma 3 a 2 e vola solitaria al primo posto.