In un’intervista al Corriere della Sera, l’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti esce allo scoperto e, oltre a parlare di Totti e Ronaldo, ha spiegato il perché della decisione di uscire dal Consiglio d’amministrazione dell’Inter: “Il silenzio della dirigenza dopo le parole di Mazzarri non è stato bello. Ma sono amico di Thohir“.
L’episodio a cui fa riferimento Moratti, risale a quanto detto detto dall’ex tecnico Walter Mazzarri (Moratti? non ho tempo da perdere ndr) proprio sull’ex patron nerazzurro, che di fatto, confermano già quanto si vociferava al momento dell’accaduto: “con mio figlio e con Ghelfi abbiamo lasciato le cariche che avevamo perché si era creata una situazione non molto simpatica. Il silenzio della dirigenza dopo le parole di Mazzarri su di me non è stato bellissimo. Ma sono amico di Thohir e questo episodio non ha incrinato i nostri rapporti, che restano ottimi”. Un Moratti dunque toccato nell’orgoglio, che comunque ha concesso anche qualche battuta sulla sua gestione da presidente dell’Inter: “Se ho speso troppo per l’Inter? Io ho sempre cercato di investire per tenere in alto il club, perché l’Inter è fatta per restare al vertice e perché Milano è una città esigente, carica di entusiasmo, forza di trascinamento e forza progettuale e sa offrire grandi opportunità a tutti”.
Infine, Massimo Moratti ha svelato un retroscena di mercato che coinvolge anche Francesco Totti: “Ero a Roma con il presidente Sensi, nel 2007. Stavamo chiudendo per Chivu e gli buttai lì se per caso voleva cedere anche Totti – devi solo indicare la cifra. Ma lui, senza nemmeno pensarci un secondo mi disse – No. Totti resta qui, non lo cederò mai”. E sul fenomeno: “Ronaldo è stato il miglior acquisto dei miei 18 anni di presidenza dell’Inter, perché ci ha aperto il mondo. Era fortissimo e irraggiungibile per velocità e talento e nessuna pensava che ce l’avremmo fatta, visto che era del Barcellona“. Ce la farà Thohir a regalare altri fenomeni al popolo interista, come abituati dall’ ex presidente Massimo Moratti?