L’allenatore della Roma Di Francesco, intervistato a fine partita dai giornalisti di Mediaset Premium, ha dichiarato con fermezza che la sua Roma ha giocato esattamente come immaginava, creando molte palle gol, dominando sul piano del palleggio e concedendo poco, nonostante qualche ripartenza sia stata inevitabile vista la ricerca infruttuosa del gol. Di Francesco non cerca alibi; infatti quando gli viene domandato dell’arbitraggio risponde che sarebbe sbagliato farsi condizionare dallo stesso e che piuttosto la squadra deve pensare a condurre la partita senza distrazioni di alcuna sorta.
Non è d’accordo poi con chi gli fa notare una squadra più brillante nel secondo tempo, tanto è vero che l’allenatore giallorosso ha posto l’attenzione sia sulle occasioni avute durante la prima parte di gara, la più clamorosa senza dubbio è stata il doppio salvataggio di Sorrentino su Schick e Gerson, nonché sui contrasti vinti dalla squadra, segno di un predominio fisico, abbondanti anche nel primo tempo.
La riflessione su Schick e Dzeko non poteva mancare; Di Francesco ha avallato il fatto che entrambi sono sembrati un po’ troppo poco convincenti sotto porta, soprattutto per il fatto di non saper sfruttare i cross che Kolarov sfornava sulla sinistra come se non ci fosse stato un domani, ritenendo però opportuno sottolineare, per assolvere in parte i suoi giocatori, come in quei frangenti gli attaccanti dovrebbero battezzare un posto dove la palla potrebbe arrivare e sperare che ciò avvenga. Certo la concretezza della Roma sotto porta sembra mancare e questo è un dato oggettivo, visto che non è la prima volta che ciò accade. D’altra parte c’è una difesa di ferro, considerati i soli 10 gol subiti in 15 partite giocate (la Roma deve recuperare ancora la partita con la Sampdoria), che continua a convincere Di Francesco, ma non basta se alla stessa non viene accompagnato un attacco in grado di sfruttare le occasioni che gli vengono offerte.
Poi in merito alla corsa scudetto, queste le parole dell’allenatore Di Francesco: “La squadra non deve pensare allo scudetto ma crescere partita dopo partita e fare più punti possibili. Stiamo rincorrendo le prime ma non siamo i favoriti. Dobbiamo pensare a migliorarci”.
In chiusura sui sorteggi l’allenatore giallorosso non preferisce sbilanciarsi, dicendo che non ha alcuna preferenza in merito. Invece sul rinnovo spiega: “Non ne abbiamo parlato(con Monchi). Io sono una persona seria e Monchi è un professionista. Io ho firmato contratti, anche con la Roma, con una semplice stretta di mano. Ho trovato spesso persone oneste, sotto questo punto di vista sono stato fortunato”.