Campionati fermi, ipotesi taglio stipendi dei calciatori

Tempi di magra nel mondo del calcio. Senza partite e senza eventi gli incassi sono ridotti quasi a zero e per questo motivo i presidenti iniziano a valutare le misure per ridurre le perdite. Sotto osservazione c'è il taglio stipendi dei calciatori, ipotesi non facile perché prevede una lunga battaglia con il sindacato di categoria.
Gravina, presidente della Figc, ha dichiarato a Radio24: "Sui danni economici la federazione sta raccogliendo tutti i dati che le singole Leghe stanno elaborando. Noi sappiamo che esistono degli accordi di natura contrattuale. Per questo l'idea è quella di giocare affinché il danno sia limitato. Si parla di 170-200 milioni per arrivare, con il blocco torne, fino a 700 milioni di danni effettivi".

In questa prima fase di crisi, il taglio stipendi non è stato preso in considerazione da tutti i presidenti di Serie A. Il Mattino segnala che Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, non ha scelto questa soluzione perchè non applicabile, visto che si tratta di un blocco limitato a un breve lasso di tempo.
Al momento Gattuso e gli altri allenatori, così come calciatori e staff, possono stare tranquilli ma la situazione potrebbe cambiare qualora non dovesse riprendere il campionato.
Alternativa al taglio stipendi è adottare altre misure temporanee, come ad esempio ferie o addirittura cassa integrazione.