Salernitana, Filippo Inzaghi: "Sono a Salerno perché credo nella salvezza". Le dichiarazioni del nuovo coach della società campana

I fratelli Inzaghi di nuovo insieme all'opera. Filippo raggiunge Simone in Serie A grazie all'ingaggio con la Salernitana. Ha tanta voglia di rimettersi in gioco e di iniziare la nuova avventura in panchina granata. Ecco le sue prime dichiarazioni da tecnico della Salernitana.

La Salernitana riparte dalle dichiarazioni di Filippo Inzaghi. "Sono a Salerno perché credo nella salvezza". Queste le prime parole da nuovo coach della società campana.

Salernitana, Filippo Inzaghi: "Sono a Salerno perché credo nella salvezza"

Filippo Inzaghi raggiunge di nuovo la Campania, oltre che suo fratello Simone in Serie A. Dopo Benevento, la direzione è stata Salerno. Egli stesso ha convinto il patron della società granata, Danilo Iervolino, a sposare il progetto proposto per la guida della Salernitana. Queste le prime dichiarazioni:

Avevo promesso a me stesso di stare lontano dal terreno di gioco, almeno per un po' di tempo. La chiamata della Salernitana, però, è stata una bellissima e inaspettata sorpresa. E' una cosa che mi ha lusingato moltissimo. Ho da ringraziare il presidente Iervolino per la fiducia che ha avuto in me. Guardavo il telefono ogni momento e aspettavo proprio questa chiamata, come se sentissi che sarebbe arrivata una comunicazione proprio a me, con le voci che erano circolate subito dopo Monza-Salernitana. Conosco il DG Morgan De Sanctis e il preparatore dei portieri Michelangelo Rampulla da tantissimo tempo. E' una grande soddisfazione, perché insieme al mio staff potrò tornare a lavorare come desidero, insieme ad altre persone a cui voglio bene".

"Ringrazio personalmente Paulo Sousa, ci sono passato anche io in questi momenti e so cosa voglia dire per un allenatore essere esonerato. Ha fatto molto bene lo scorso anno e non bisogna dimenticarlo. La condizione è delicata ma cercherò di risollevare la squadra e valorizzare tutti i calciatori a disposizione. Se sono qui è perché ci credo, altrimenti mai avrei accettato. Se la Salernitana dovesse retrocedere, retrocedono tutti, me compreso. I calciatori hanno bisogno, prima di tutto, di affetto e di essere rispettati, altrimenti nulla può essere portato avanti. Il pubblico, inoltre, è stata la prima condizione che mi ha convinto subito ad accettare la proposta. E' uno stadio fantastico e l'ho vissuto da avversario, una cosa che travolge chiunque. Ci sono tutti i presupposti per fare bene e non vedo l'ora di iniziare".

Era un segno del destino che Filippo Inzaghi dovesse arrivare a Salerno nelle vesti di allenatore di una squadra simbolo di una intera città e non soltanto. Proprio allo "Stadio Comunale Arechi" realizzò la prima rete, divenuta una doppietta, con la maglia della Nazionale Italiana. Era il 18 novembre 1998, durante una gara amichevole organizzata per raccogliere fondi per le vittime del tragico evento che coinvolse alcuni comuni del Salernitano, in un triste 5 maggio 1998. Italia-Spagna, con l'allora CT azzurro Dino Zoff, terminò 2-2 ed entrambe le reti furono siglate dal neo coach granata. L'obiettivo dell'ex attaccante Campione d'Europa con il Milan nel 2005 e nel 2007, oltre che Campione del Mondo nel 2006, è quello di sentire il boato di uno stadio intero il più possibile, lo stesso che lo coinvolse in quella sera speciale che lo proiettò verso la gloriosa carriera che ha successivamente ottenuto.