Roma – Il lituano Ramunas Navardauskas è il vincitore della 19^ tappa del Tour de France. Il corridore lituano è riuscito a beffare il gruppo nella parte finale della gara, aiutato anche da una brutta caduta che ha frazionato il peloton. L’atleta della Garmin è arrivato in solitaria al traguardo di Bergerac con 7” di vantaggio su un piccolo plotone di inseguitori, tra i quali comparivano anche i nostri Bennati e Petacchi. L’intera frazione odierna è stata caratterizzata dal maltempo che ha penalizzato chi è andato in fuga durante la gara ed ha costretto alla prudenza i big della classifica. Vincenzo Nibali è riuscito ad evitare la caduta finale, avvenuta a 2,9 km dal termine e che ha coinvolto anche Sagan e Bardet, arrivando al traguardo con 1′ di ritardo da Navardauskas.
Nibali dalle strade della Sicilia a Parigi: “Il sacrificio è nel mio dna”
Soddisfatto, ma ancora molto concentrato. La maglia gialla del Tour 2014 si concede ai microfoni della Rai con il solito spirito sereno, ma non per questo rilassato: “Oggi siamo stati molto prudenti e vista la parte finale abbiamo fatto bene. Domani farò la ricognizione del percorso, è importantissimo prendere confidenza con il tracciato della crono decisiva“. Oggi L’Equipe ha ricostruito la storia privata e sportiva di Nibali, cosa che ha fatto molto piacere al nostro corridore: “Ho fatto molta strada e molti sacrifici per arrivare ad oggi, tante persone mi hanno aiutato sia dagli inizi in Sicilia. Mio nonno, Vincenzo Nibali Senior, negli anni ’30 è partito per far fortuna in Australia, ho imparato molto dalla sua storia. Voglio far divertire chi mi guarda e voglio vincere, solo la vittoria mi ripaga dei sacrifici. Sono con i piedi a terra, non mi credo un fenomeno“.