Wiggins doping, ecco cosa c'era nel misterioso pacco ricevuto al Delfinato
DIALOGO TRA SIR Bradley Wiggins a colloquio con David Brailsford ai tempi del Team Sky
Sembra essersi risolto il caso Wiggins legato al misterioso pacco ricevuto durante il Criterium du Dauphiné 2011. Come riferisce la BBC direttamente dal suo sito infatti, Sir David Brailsford, direttore generale del Team Sky, avrebbe ammesso davanti alla Corte del Ministero della Cultura, Media e Sport che al suo interno il pacco conteneva Fluimucil, consigliatogli dal dottor Richard Freeman per curare i problemi respiratori del Baronetto.
Questo allontanerebbe quindi Wiggins dalle accuse di doping che lo avevano coinvolto nell'ultimo periodo, specialmente in seguito all'attacco hacker dei Fancy Bears, che avevano reso note le esenzioni a fini terapeutici (TUE) concesse al britannico negli ultimi anni, dal momento che il Flumucil non è presente nella lista delle sostanze proibite dalla WADA ed è per questo motivo da considerarsi del tutto legale, specie se assunto in quantità moderate, come spiegato da Brailsford stesso.
Wiggins doping, come agisce il Fluimucil
Fluimucil è un farmaco che può essere usato come soluzione per nebulizzatore, a base del principio attivo N-Acetilcisteina (derivato della cisteina) e appartenente alla categoria dei mucolitici, assunto per il trattamento delle affezioni respiratorie caratterizzate da ipersecrezione densa e vischiosa, come per esempio nei casi di bronchite.
L'attività mucolitica del farmaco è legata alla presenza di un gruppo sulfidrilico che provoca la rottura dei ponti disolfuro delle mucoproteine tramite una reazione di riduzione, facilitando l'espulsione del muco dai polmoni attraverso la tosse. L'azione di Fluimucil è tuttavia differente da quella di altri farmaci utilizzati per la tosse, tra cui quelli aventi per principio attivo guaifenesina, un medicinale espettorante che decongestiona le vie respiratorie inferiori e superiori, purifica il rivestimento interno dei polmoni ed inibisce la tosse.