Beach volley, lo sfogo di Greta Cicolari: "Qui non c'è meritocrazia"
GRETA CICOLARI: LO SFOGO Le peripezie di Greta Cicolari, ex azzurra di beach volley che ora sta vivendo periodi di scontro con la Federazione per questioni classificate come disciplinari, non sono ancora terminate. Dopo la squalifica, Greta è tornata a giocare, ma le cose non stanno andando bene nel movimento, tanto che l'atleta ha sentito il dovere di sfogarsi tramite Facebook per denunciare una situazione che si sta cristallizzando in negativo. La querelle tra l'atleta e la Fipav si arricchisce quindi di un nuovo capitolo. Tutto è incominciato nel luglio 2013 quando la Cicolari non è stata più convocata dal ct della nazionale, il brasiliano Lissandro Carvalho, senza alcuna spiegazione ufficiale: da quel momento è iniziata una durissima contrapposizione fra la campionessa e la Fipav, proseguita poi nel novembre 2013 quando l'atleta ha ricevuto una squalifica di sei mesi per aver definito "caprone nero" il ct brasiliano. Nel marzo 2014 è stata inoltre punita con altri sette mesi di squalifica per aver descritto il sistema della federazione come "qualcosa di molto simile alla mafia". La giocatrice ha allora presentato ricorso, respingendo le accuse finendo di scontare la pena il 14 dicembre 2014, contro la quale ha fatto anche ricorso al TAR del Lazio, contenzioso ancora in attesa di sentenza.
GRETA CICOLARI: LO SFOGO Ecco l'amaro post di Greta. "Dopo una stagione e mezzo persa per una sospensione che sto contestando tuttora per vie legali - si legge sulla pagina Facebook dell'atleta - facevo il mio ritorno in campo con probabilmente la giocatrice di Beach Volley più promettente del panorama italiano Margherita Bianchin (aveva vinto infatti lo scudetto Under, e il campo non mente). Era allora il primo campionato indoor e nonostante ci fossero solamente tre tappe e i montepremi coprissero a malapena le spese di partecipazione per chi vinceva la tappa, ne parlai benissimo. [...] Questo campionato non ha fatto nemmeno un passo avanti...anzi è sparito! [...] Invece di dare stimoli alle nostre giovani (ma non solo) che stanno investendo tempo e denaro in questo bellissimo sport - continua Cicolari - vengono cancellate continuamente tappe. Chi investe non trova tappe e meritocrazia... Quindi mi chiedo? Come pensate che il movimento possa crescere? [...] Io non vorrei sempre passare per colei che fa polemiche ma non posso nemmeno stare zitta davanti all'incoerenza e le ingiustizie che continuano ad essere fatte nei miei e nei confronti di molte altre atlete che vorrebbe parlare ma che non verrebbero ascoltate. [...] Sicuramente il nostro è uno sport giovane e con dinamiche molti particolari ma proprio per questo motivo non capisco perché ancora nessun esponente della mia federazione mi abbia voluto ascoltare (ricordo che sono l'unica giocatrice ad aver vestito la maglia azzurra per la pallavolo giovanile e senior e per il Beach volley , nonché la terza miglior attaccante delle ultime olimpiadi di Londra) in modo da poter provare a migliorare una situazione che, sicuramente per il beach femminile in ottica futura mi sembra molto preoccupante. Forse ho sbagliato (o ero scomoda a qualcuno) nel lontano luglio 2013 quando cercai di migliorare le condizioni per la mia coppia, ma di sicuro finora non c'è stata un'altra persona in grado di migliorare le cose o che almeno che ci stia provando come ho fatto io. [...] Auguro un meraviglioso 2016 a tutte le persone che nonostante le avversità e i privilegi difficili da sradicare, credono ancora di poter cambiare e migliorare per un mondo sempre più giusto....e ovviamente mi auguro per tutto il movimento che vengano organizzate delle tappe che creino un vero campionato italiano e soprattutto che le convocazioni in nazionale siano fatte meritocraticamente", conclude la campionessa.