
Paolo Lorenzi
Impresa Lorenzi a New York, 4 ore e 54 minuti di gioco, tanto è servito al tennista toscano per batter Gilles Simon e conquistare i sedicesimi agli Us Open e regalarsi una sfida di prestigio contro Andy Murray. Dopo Roberta Vinci l’Italia manda al terzo turno dell’Open degli Stati Uniti anche Paolo Lorenzi che ha avuto bisogno del tie break del quinto set per mettere al tappeto il francese Gilles Simon, testa di serie numero 30. Una partita interminabile che con il passare del tempo è diventata una vera e propria maratona che l’azzurro ha fatto sua per 3-6 6-2 6-2 6-7 7-6. E’ un’altalena di emozioni, la sfida che consente a Lorenzi di approdare per la prima volta in carriera al terzo turno di uno Slam. Un primo set di rodaggio, necessario per prendere le misure al rivale che sul cemento si esalta sempre; poi Paolone prende in mano la partita con grinta e convinzione scegliendo sempre il momento giusto per forzare la mano. Con due ore di gioco senza sbavature, Lorenzi passa avanti 2 set a 1, 4-2, 40-0 al quarto. Sembra fatta, ma ecco arrivare il doppio fallo che incrina tutto. Simon sa come riprendere in mano la partita, e lo fa con un paio di risposte avvelenate che gli permettono di recuperare il break e di dominare il tie break per 7 punti a 1. Ma gli astri forse sanno già che questa deve essere la partita della vita di Lorenzi che si ributta a corpo morto verso il traguardo. Arriva a servire per il match sul 5-4 del quinto, ma ancora una volta le sue gambe tremano sotto tre errori gratuiti, compreso il doppio fallo chirurgico (solo 4 in tutto il match) frutto della tensione. Al tie break infine il senese gioca decisamente meglio e Simon è costretto ad arrendersi per 7 punti a 3. Un match con 35 palle break, 11 delle quali sfruttate da Lorenzi e 8 da Simon, 183 punti complessivi conquistati dall’azzurro e 168 dal francese. E sabato Paolo Lorenzi avrà l’onore di calpestare l’Arthur Ashe nella sfida di cartello con lo scozzese Andy Murray, testa di serie numero 2 e campione qui nel 2012.