Cleveland-Boston, si va a gara-7 nella semifinale di Conference. Lebron James mostruoso
Dover trovare dei modi sempre nuovi per elogiare un giocatore come Lebron, che di elogi se ne merita 5 partite su 6, diventa sempre più complicato. Ma questa volta è stata probabilmente la sua migliore della serie. Le statistiche già indicavano che si sarebbe andati a gara-7 proprio grazie a James: infatti nelle partite in cui rischia l'eliminazione aveva una media (senza contare la partita di stanotte) di 33,5 punti, 10,8 rimbalzi e 7,3 assist. Statistica difficilmente migliorabile, ma in gara-6 è riuscito a migliorare tutti i 3 aspetti: in 46 minuti giocati segna 46 punti, prende 11 rimbalzi e serve 9 assist.
E pensare che la situazione per come si era messa nel primo quarto prometteva tutt'altro che un esito positivo. Dopo appena 5 minuti Love intento a fare un blocco per favorire l'uscita di Hill, si scontra con un testa contro testa con Tatum. Lo scontro avviene senza cattiveria o intenzionalità da parte di nessuno dei due, ma lo 0 dei Cavaliers è costretto a lasciare il campo e non rientrare più. Inoltre viene chiuso con 25-20 a favore dei Celtics. Nel secondo quarto avviene invece la decisiva reazione d'orgoglio, sorpasso firmato da una tripla di Lebron (e chi pensavate?) che porta sul 34-33. Da li dilagano i padroni di casa che chiudono con un +11. Nel terzo quarto i Boston rubacchiano un misero punticino, e nell'ultimo non strappano proprio nulla: finisce 109-99 e ci si rivede per lo scontro finale a Boston.
Onnipotente Lebron! Al di la dei numeri vanno segnalate un paio di cose che ha fatto sul campo. Ha fatto ricredere quasi sicuramente i critici di turno, che lo attaccavano in quanto secondo loro "non sa segnare da 3". Beh, stanotte ha tirato dall'area dei tre punti 7 volte, e 5 sono andate a buon fine: 71,4% da tre. Ma le più belle sono sul finale del quarto quarto; ne fa due di fila praticamente uguali. E' defilato sulla sinistra con Tatum da fronteggiare, ed in entrambe in fade-away segna prima il 104-94 e poi il 107-96. Ah, e nella seconda spara sulla sirena dei 24 secondi di possesso. Di belle giocate ne segnalo solo un'altra: va a canestro servito da Hill e appoggia per i 2 punti. Subito dopo c'è la ripartenza di Boston direttamente da rimessa con Rozier che sta andando a canestro quasi senza ostacoli, quando l'uomo che ha appena segnato, e quindi il più avanzato, si fa tutto il campo per stoppare da dietro il 12 dei Celtics. Se non è onnipotenza questa...
Ma anche il resto della squadra ha il suo merito. JR Smith segna 5 punti e prende 3 rimbalzi, tutto questo però in 38 minuti di gara, probabilmente non basta, così come i 2 punti, 4 rimbalzi e un assist di Thompson. A mettersi in luce in relazione ai minuti di gioco sono Hill ( 20 punti 3 rimbalzi 3 assist), Green (14 punti 3 rimbalzi 2 assist), Nance (10 punti 7 rimbalzi) e Clarkson ( 6 punti 5 rimbalzi in 14 minuti).
I Celtics come sempre non giocano male, ma devi comunque segnare più dell'avversario per vincere. Tatum sempre più al centro degli uomini in verde ( 15 punti 3 rimbalzi e 2 assist), Rozier è probabilmente il migliore in campo dei suoi (28 punti 3 rimbalzi e 7 assist), Brown gli è appena sotto (27 punti 3 rimbalzi ) e Smart e Morris mettono a segno 10 punti a testa. Il grande assente è sicuramente Al Horford che in 37 minuti segna 6 punti, prende 9 rimbalzi e fa 4 assist.
Dunque quella della notte tra Domenica e Lunedì sarà probabilmente la partita decisiva: si giocherà a Boston, dove i Celtics non hanno mai perso in questi playoffs, manterranno la tradizione, o è la volta buona in cui vengono smentiti?