Intervista esclusiva a Fulvio Collovati: "Nessuno è meglio di Pioli. L'Inter ricorda l'Olanda del '74. Difficile che il Bologna apra un ciclo..."
La nostra redazione ha avuto l'opportunità di contattare telefonicamente il grande ex difensore Fulvio Collovati, per affrontare alcuni dei temi più caldi relativi alle squadre della nostra Serie A. Ecco le sue parole in esclusiva ai nostri microfoni.
La nostra redazione ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva Fulvio Collovati, ex calciatore di Milan, Inter e Roma tra le altre, oltre che campione del Mondo con l'Italia nel 1982. Ecco le sue parole in merito ai temi più caldi della Serie A.
Quanto peserà il percorso in Europa League sul futuro di Pioli? Lei pensa che il suo ciclo sia finito?
Non capisco perché Pioli venga messo in discussione. Chi c'è meglio di Pioli nel nostro campionato? Pioli è secondo in classifica, i campionati non si possono sempre vincere. Poi è in piena corsa per l'Europa League: può vincere come non vincere, ma non è questo il punto. L'Inter sta vincendo il campionato ma non è tra le prime otto in Europa. Io confermerei Pioli, assolutamente.
L’Inter può battere il record di 102 punti della Juve: è la squadra più forte e bella che si sia mai vista in Serie A?
Andrei piano con questi paragoni. L'Inter gioca molto bene, fa un calcio totale: io stesso ho detto che sono molto bravi, hanno i centrali che si sganciano e si inseriscono, esterni e centrocampisti che ruotano. Sembra un po' l'Olanda del '74, senza ruoli fissi. Però ci sono squadre che hanno segnato un'epoca, andrei piano con questi paragoni.
Al di là di chi sarà il nuovo allenatore della Juve, chi pensa che debba essere il primo acquisto per i bianconeri nel prossimo mercato?
La Juve ha bisogno di due centrocampisti: il centrocampo della Juve è il quinto/sesto della Serie A. Servono per forza due in mezzo, poi magari anche un difensore di esperienza. Inoltre servirebbe anche un esterno: se Cambiaso lo metti a sinistra, serve un esterno destro e viceversa. La Juve è una squadra in costruzione, incompleta: i dirigenti sanno benissimo cosa serve a questa squadra, ovvero quattro o cinque giocatori. Se si presenta con questa stessa squadra il prossimo anno, non puoi vincere lo Scudetto.
Chi sarebbe, per lei, il nome giusto come nuovo allenatore del Napoli? E chi prenderebbe come post-Osimhen?
Il nuovo allenatore dovrebbe essere Italiano. Credo sia un buon allenatore, può essere la scelta giusta. Certo che poi servono i calciatori: il sostituto di Osimhen sarà certamente fondamentale. Raspadori è una mezza punta quindi non può essere lui: non saprei dire un nome, perché dipende quanto vorrà spendere De Laurentiis. Quello che è certo è che i centravanti buoni costano.
La Roma è decisamente migliorata con De Rossi. Terrebbe l’ex capitano sulla panchina giallorossa anche la prossima stagione?
Assolutamente sì, non ha peli sulla lingua ed è stato bravissimo a compattare lo spogliatoio: i calciatori queste cose le vedono. Sa di calcio, la squadra con lui è cambiata: non c'è motivo di mandarlo via. Poi, comunque, quando si parla di allenatori bisogna anche tenere in conto di una cosa: i bravi allenatori non sono infiniti. Mi spiego: Klopp in Italia non ci viene, Guardiola neanche a meno che non gli dai 10-20 milioni. Gli allenatori che restano allora quali sono? Chi c'è meglio di Pioli per il Milan o di DDR per la Roma? Meglio puntare su un giovane con fame e voglia.
Il Bologna, secondo lei, può ripetere quanto fatto dall’Atalanta negli ultimi dieci anni, aprendo un ciclo che li porterà ad essere presenza fissa in Europa?
Thiago Motta sta facendo un grande lavoro: lo vogliono tutti, la Juve, il PSG, il Napoli, il Milan, il Barcellona. Io però non credo che il Bologna possa davvero aprire un ciclo: è molto difficile. Il Napoli ne è un esempio, i cicli sono sempre più complicati da creare. Non credo ci saranno più cicli come quello della Juve dei nove Scudetti, c'è molto più equilibrio ormai.
Nella lotta salvezza, invece, chi vede messo peggio?
Sicuramente è spacciata la Salernitana. Poi gli altri due posti se li giocano Verona, Cagliari, Empoli, Sassuolo, Frosinone e Udinese: l'unica che vedo fuori dalla bagarre è il Lecce.