Vuelta, il graffio di Evenepoel: ad Arinsal tappa e maglia, ma che paura dopo l'arrivo
Il campione del mondo a cronometro si impone ad Andorra in uno sprint ristretto di gran lusso. Bruciato Vingegaard, terzo Ayuso davanti a Roglic, ma poi il belga cade dopo l'arrivo e finisca insanguinato. Brilla Damiano Caruso, si stacca Geraint Thomas
La terza tappa della Vuelta 2023 era attesa come il primo, possibile snodo della 78a edizione della corsa a tappe spagnola. Del resto si trattava del primo arrivo in salita e le aspettative non sono state tradite. Il breve “dominio” italiano è infatti terminato sotto i colpi di Remco Evenepoel. Il belga è transitato per primo sul traguardo di Arinsal, stazione di Andorra, conquistando anche la maglia rossa di leader della classifica generale. Dopo che il successo del Team DSM-Firmenich nella cronosquadre inaugurale di Barcellona aveva permesso di passare due indimenticabili giorni da leader a Lorenzo Milesi prima e ad Andrea Piccolo poi, i big sono stati subito chiamati in causa durante la frazione che ha condotto la carovana da La Súria a Arinsal.
Vuelta, Evenepoel brucia Vingegaard: sprint regale, poi la paura
La terza tappa della Vuelta 2023, di soli 158 km, ha regalato spettacolo e, dopo la linea del traguardo, anche tanta paura a causa di una caduta che ha coinvolto lo stesso Evenepoel. Spaventose le immagini del campione del mondo a cronometro con il viso insanguinato a causa dello scontro con un componente dello staff di un’altra squadra, ma la sua permanenza nella corsa sembra certa. Evenepoel ha fatto la differenza grazie allo spunto nella salita verso Arinsal, 8,3 km con una pendenza media del 7,7%, ma punte del 13%. Troppo, si pensava, per le caratteristiche del belga, che ha invece saputo dosare bene le energie mostrando anche un’ottica condizione. Evenepoel allo sprint ha avuto la meglio su Jonas Vingegaard. Terza piazza per Juan Ayuso davanti a Primoz Roglic. Da segnalare tra i big della classifica la défaillance di Geraint Thomas, staccatosi ai -400 dall’arrivo.
Damiano Caruso anima la tappa e si arrende solo nel finale
Per quanto riguarda gli italiani, staccatosi già all’inizio della salita l’ex maglia rossa Piccolo, molto bene Damiano Caruso. Il siciliano è stato capace di resistere quasi fino alla fine dopo aver animato la fuga della prima ora insieme a Sepulveda e a Kaemna. Lo scalatore della Bahrain-Victorious si era staccato ai -6 dall’arrivo, riuscendo però a trovare le energie per riportarsi su Kaemna e cedere solo alla prepotente ascesa di Evenepoel e degli altri grandi. Dopo 140 km con pochi scossoni, il gruppo dei migliori si è scatenato poco prima dell’inizio della doppia salita finale, quella del Coll d’Ordino e quella di Arinsal, di prima categoria. Martedì quarta tappa, Andorra la Vella-Tarragona, che si presta a fughe da lontano.