Vuelta, Kuss vince sul Pico del Buitre. Evenepoel in difficoltà, Martinez nuova maglia rossa

Lo scalatore statunitense della Jumbo-Visma si aggiudica la sesta tappa al termine di una lunga fuga. Il giovane francese della Groupama strappa il simbolo del comando al belga, che cede 30" al duo Roglic-Vingegaard. Si ritirano Bagioli, Milesi e Vine.

È la Vuelta, ma sembra… il Tour de France. La corsa a tappe spagnola entra nel vivo con il secondo arrivo in salita, dove a vincere è uno dei grandi protagonisti dell’ultima Grande Boucle. Sul traguardo del Pico del Buitre, arrivo della sesta tappa, il trionfo è infatti di Sepp Kuss. Il 28enne scalatore statunitense della Jumbo-Visma in Francia si era messo in evidenza come il più prezioso dei gregari di Jonas Vingegaard in salita dopo aver fatto altrettanto con Primoz Roglic al Giro d’Italia. Per la serie, correre ad alti livelli per diversi mesi all’anno è possibile, anche se ovviamente Kuss non ha fatto classifica generale né al Giro, né al Tour, dove ha comunque ottenuto un onorevole 14° posto.

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La rivincita di Sepp Kuss, Evenepoel limita i danni

Sull'Alto de Javalambre, lo statunitense, che non vinceva una corsa dal Tour 2021, curiosamente proprio da queste parti, con arrivo ad Andorra, ha vinto dopo aver dato spettacolo in fuga. Rivoluzionata come previsto la classifica generale che vede in maglia rossa il giovane francese Lenny Martinez della Groupama, pimpante in fuga, secondo al traguardo davanti a Romain Bardet e bravo ad approfittare della crisi che ha colto Remco Evenepoel. Il belga ha pagato 31” da Roglic e Vingegaard, arrivati in coppia dopo che lo sloveno aveva provato a far saltare il banco. Il duo della Jumbo-Visma è arrivato al traguardo a 2’52”, precedendo di poco Juan Ayuso.

Vuelta, big in ritardo in classifica generale

Tappa molto vivace fin dai primi chilometri, caratterizzati da una serie di cadute costate il ritiro, tra gli altri, a Andrea Bagioli, Lorenzo Milesi, maglia rossa dopo la prima tappa, e Jay Vine, tutti ko in discesa. La fuga buona, composta da una quarantina di corridori, è partita dopo il 75° chilometro. Ad animarla, oltre a Kuss, Martinez e Bardet, Soler, Landa, Poels e Kämna. Il gruppo sottovaluta la situazione ed arriva ad accumulare fino a sette minuti di ritardo. Evenepoel, che non teneva particolarmente a tenere la maglia, ha in sostanza contenuto i danni, anche perché Kuss è partito solo ai -2 dall’arrivo e Roglic ai -4. In classifica Martinez ha 8” su Kuss e 51” su Soler. Evenepoel è 9° a 2’47”, Vingegaard 11° a 2’52” davanti a Roglic a 2’58”. Insomma, big già in grave ritardo in una Vuelta in cui si va a tutta e Jumbo-Visma con tre corridori nei primi 12, il primo dei quali è un gregario... Venerdì settima tappa, 201 km da Utiel a Oliva, per velocisti.

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