Tirreno-Adriatico: Milan spezza il digiuno italiano. A Giulianova tappa e maglia

La tappa più lunga dell'edizione 2024 della Corsa dei Due Mari parla italiano. Il velocista friulano della Lidl-Trek, già secondo a Gualdo, brucia Philipsen e, grazie all'abbuono, scalza Ayuso dal primo posto della generale. Decimo Tiberi. Venerdì si sale con arrivo a Valle Castellana

epa08257025 Jonathan Milan of Italy in action during the Men's Individual Pursuit Race at the UCI Track Cycling World Championships in Berlin, Germany 28 February 2020. EPA/FOCKE STRANGMANN

Si spezza dopo poco meno di cinque anni il “sortilegio” italiano alla Tirreno-Adriatico. Jonathan Milan si è infatti aggiudicato grazie a una volata regale e potente al tempo stesso la 4a frazione della 59a edizione, che ha portato la carovana da Arrone a Giulianova dopo 207 km. Era dal 15 marzo 2009, dal successo di Elia Viviani a Foligno, che un corridore italiano non riusciva ad aggiudicarsi una tappa in linea della Corsa dei Due Mari.

Tirreno-Adriatico, super Jonathan Milan: colpo doppio a Giulianova

Per il velocista friulano della Lidl-Trek si è trattato di un classico colpo doppio, dal momento che Milan ha conquistato anche la maglia azzurra di leader della classifica generale della Tirreno-Adriatico. Merito de 10 secondi di abbuono ottenuti contestualmente al successo e della giornata difficile nella quale è incappato Juan Ayuso. Lo spagnolo del Team UAE Emirates è stato infatti vittima di una foratura a una ventina di chilometri dal traguardo, spendendo molte energie per tornare in gruppo. Obiettivo centrato, ma Ayuso non ha poi preso parte allo sprint e ora secondo in generale a 4 secondi da Milan.

Ineos-Grenadiers beffata: Pidcock parte troppo presto

Il traguardo di Giulianova e la tappa in generale, con lo strappo di Mosciano Sant'Angelo e il Valico di Castelluccio nella prima parte, non sembravano prestarsi alle caratteristiche tecniche di Milan. Jonathan ha però cercato fortemente il successo dopo il secondo posto di mercoledì a Gualdo alle spalle di Bauhaus, riuscendo anche ad evitare in extremis la caduta dopo un improvvido cambio di direzione di Biniam Girmay negli ultimi metri prima dello sprint. Jasper Philipsen si quindi dovuto accontentare del secondo posto davanti al neozelandese Corbin Strong. Buon 10° Antonio Tiberi. Delusione per Tom Pidcock. L’inglese della Ineos-Grenadiers è partito troppo presto all’ultimo km, vanificando il gran lavoro svolto da Filippo Ganna in versione “gregario”.

Tirreno-Adriatico: Bais nuova maglia verde

Anche questa tappa è stata caratterizzata da una lunghissima fuga, conclusasi solo a pochi metri dal traguardo. Ad animarla un sestetto. A comporlo Lorenzo Quartucci, Alexander Kamp, Jonas Abrahamsen e Alex Tolio, ma anche i due atleti del Team Polti Kometa Mirco Maestri e Davide Bais, animati da motivazioni particolari. Il primo è stato anche maglia azzurra virtuale per buona parte della tappa. Bais andava invece a caccia di punti per la maglia verde di miglior scalatore strappagli mercoledì da Carapaz. Obiettivo centrato grazie al 3° posto di Castelluccio, dove a transitare davanti a tutti è stato Kamp davanti a Quartucci. I fuggitivi, non disturbati dal gruppo, sono arrivati ad avere un vantaggio anche superiore ai cinque minuti, prima che le squadre dei velocisti iniziassero a lavorare per i propri uomini. Oltre alla Lidl-Trek e alla Ineos-Grenadiers si è mossa anche la Soudal Quick-Step di Tim Merlier, che si sarebbe però inaspettatamente staccato sulla salita finale.

Tirreno-Adriatico: venerdì il tappone di montagna di Valle Castellana

Ancora fuori dai giochi anche Cavendish, che si è staccato verso il Valico di Castelluccio, per poi rientrare faticosamente in gruppo. A favorire l’esito in volata anche il fatto che tra i fuggitivi è presto venuto a mancare l’accordo. Maestri, Kamp e Abrahamsen sono stati gli ultimi ad arrendersi, arrivando ad avere fino a un minuto di vantaggio a pochi chilometri dall’arrivo. Finale caotico, con Abrahamsen a rilanciare l’azione in solitaria venendo però ripreso da Pidcock. Sembrava fatta per l’inglese, che ha però dovuto fare i conti con la prodigiosa rimonta del gruppo regolato da Milan. Venerdì la sesta e terzultima tappa, da Torricella Sicura a Valle Castellana. Saranno 144 km che promettono di stravolgere la classifica, con la salita di San Giacomo (12,5 km con pendenza dal 7% al 12%) e poi Valle Castellana con i 15 km finali al 2% di pendenza e l’ultimo chilometro all’8%.