Tirreno-Adriatico 2024, a Follonica volata vincente di Philipsen. Ayuso resta in maglia azzurra

La seconda tappa della Corsa dei Due Mari è stata vinta dallo sprinter belga dell'Alpecin Deceuninck, che ha preceduto il connazionale Tim Merlier. Solo 10° Milan, Lonardi (8°) è il miglior italiano. Ayuso resta in maglia azzurra. Giovedì terza tappa con arrivo a Gualdo Tadino

Prima tappa in linea per la Tirreno-Adriatico 2024, prima volata e primo successo annunciato. Jasper Philipsen ha infatti bruciato tutti sul traguardo di Follonica, sede d’arrivo della seconda tappa della 59a edizione della Corsa dei Due Mari. La frazione, partita da Camaiore e lunga 199 km, non ha provocato scossoni in classifica generale. Resta infatti in maglia azzurra Juan Ayuso (Team UAE Emirates), che si era aggiudicato la cronometro d’apertura a Lido di Camaiore facendo meglio di Filippo Ganna per appena un secondo.

Jasper Philipsen re a Follonica. Lonardi (8°) miglior italiano

Philipsen ha preceduto il connazionale Tim Merlier. Il corridore della Soudal-QuickStep, tra i protagonisti più attesi della volata dopo gli exploit all’UAE Tour, ha pagato caro un errore di valutazione, essendo partito troppo lungo all'uscita dell'ultima curva. Un’ingenuità che ha spianato la strada alla potenza e all’esperienza di Philipsen. Lo sprinter dell’Alpecin Deceuninck ha così confermato il feeling speciale con la Tirreno, avendo già vinto due tappe nell’edizione 2023. Terzo posto per Biniam Girmay (Intermarché – Wanty). Soltanto decimo Jonathan Milan (Lidl-Trek), anch’egli tra gli sprinter più attesi della giornata, ma rimasto attardato nelle tante curve che hanno preceduto il rettilineo finale. Il migliore degli italiani è stato Giovanni Lonardi (Team Polti Kometa), ottavo. Fuori gioco anche Mark Cavendish, che non è riuscito a recuperare dalla foratura nella quale è incappato ai -15 dal traguardo. Diverse le cadute, per fortuna senza conseguenze. Tra le vittime anche Chris Froome e Simone Velasco.

Tirreno-Adriatico, si allunga il digiuno italiano

Si allunga quindi il digiuno italiano nelle tappe in linea della Tirreno-Adriatico. Escludendo le cronometro vinte da Ganna, infatti, l’ultimo successo tricolore risale al 2019 e alla tappa di Foligno vinta da Elia Viviani. In una frazione sostanzialmente piatta, con un unico GPM, tutt’altro che impegnativo, quello di Castellina Marittima (5.7 km al 3.6% di pendenza media), posto ad oltre 100 chilometri al traguardo, gli italiani sono stati comunque tra i protagonisti, avendo animato la fuga che ha caratterizzato la tappa. Subito dopo il km 0, infatti, ha preso forma il tentativo di Lorenzo Quartucci (Team Corratec – Vini Fantini), Filippo Magli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e Davide Bais (Team Polti Kometa), insieme allo svizzero Jan Stockli (Team Corratec – Vini Fantini). I quattro sono stati in avanscoperta fino ai -30 km dal traguardo, quando l’ultimo ad arrendersi è stato proprio Stockli, dopo che il poker di attaccanti era arrivato ad avere un vantaggio anche vicino ai cinque minuti, con Bais a transitare per primo sul GPM. Dopo la discesa, tuttavia, il gruppo ha iniziato a fare sul serio, dimezzando rapidamente lo svantaggio fino a completare il riassorbimento e dare il via alle grandi manovre per la volata, che ha premiato Philipsen. Mercoledì la terza tappa, da Volterra a Gualdo Tadino, di 225 km.