Berrettini trionfa per la seconda volta al Queen's: adesso obiettivo Wimbledon
Matteo Berrettini è nella storia del tennis: è il primo tennista a vincere il Queen's due volte consecutive nelle prime due apparizioni nel torneo londinese. In finale l'azzurro ha sconfitto il serbo Filip Krajinovic per 7-5 6-4, in un match in cui ha dimostrato grande controllo dall'inizio alla fine. Si tratta della nona vittoria consecutiva e del secondo successo consecutivo dopo aver arricchito la sua bacheca con il titolo vinto nel 250 di Stoccarda.
Berrettini torna campione al Queen's: ora obiettivo Wimbledon
Il successo di questo pomeriggio permette a Berrettini non solo la gioia del settimo trofeo in carriera, il quarto sull'erba, ma anche di essere testa di serie n.8 nel prossimo torneo di Wimbledon, che si svolgerà dal 27 giugno al 10 luglio e il cui sorteggio del tabellone avverrà il 24 giugno. Questo significa che Matteo non potrà incontrare i due mostri sacri Djokovic e Nadal prima dei quarti di finale, e questa è senz'altro una buona notizia per l'azzurro e per tutti i suoi sostenitori. Il successo al Queen's è una grande iniezione di fiducia per Berrettini, che adesso non può nascondersi: il romano ha tutte le carte in regola per raggiungere la seconda finale consecutiva ai Championships. Questa volta, però, tutti ci auguriamo con un risultato diverso.
Berrettini alla conquista di Wimbledon: un'analisi sugli avversari
In vista di Wimbledon 2022, facciamo una rapida analisi dei principali contendenti al titolo.
Partiamo dal numero 1 del seeding: Novak Djokovic. Il serbo ha vinto le ultime tre edizioni di Wimbledon e, nonostante non abbia partecipato a nessun torneo sull'erba, in passato ha dimostrato di saper arrivare nelle migliori condizioni possibili sui campi di Londra. Rimane quindi sempre lui il tennista da battere.
Passiamo ora alla testa di serie n.2, ovvero Rafael Nadal. Il maiorchino, fresco vincitore del Roland Garros e ancora in corsa per il Grande Slam, si recherà domani a Londra, dove in settimana giocherà due match di esibizione per ritornare a calcare l'erba, superficie che non pratica dal 2019. Lo spagnolo rimane un serio candidato alla vittoria finale, ma non è da sottovalutare il problema al piede che lo ha tormentato negli ultimi mesi.
Capitolo a parte per le teste di serie 3 a 4, ovvero Ruud e Tsitsipas, che non sembrano trovarsi a loro agio sul verde. Al contrario, Hurkacz (fresco vincitore dell'ATP 500 Halle) e Auger-Aliassime hanno dimostrato lo scorso anno di poter arrivare in fondo al torneo londinese. Senza dimenticare, poi, i "big server" come Kyrgios, Opelka, Cilic, Isner, vere e proprie mine vaganti che possono riservare spiacevoli sorprese a chiunque li affronti.
Per concludere, quindi, il nostro Matteo partirebbe sfavorito solo contro Novak Djokovic, ma ha tutte le possibilità di vincere contro qualsiasi altro avversario, perché il suo gioco fatto di un potente servizio, un dritto devastante, un insidioso slice di rovescio e grandi capacità a rete è perfetto per l'erba.