Roma – Alla fine è successo, una delle due squadre ha fatto saltare il banco del fattore campo ed ora è ad un passo da uno storico scudetto. Nessuno avrebbe scommesso un centesimo su una Mens Sana smarrita, senza un futuro positivo all’orizzonte, sull’orlo del fallimento. Invece gli uomini di Crespi hanno dato vita ad una rincorsa capolavoro, puntando sul loro orgoglio rimettendosi in corsa per la vittoria del campionato. Milano è preda dei suoi fantasmi: la maledizione che dura da 18 anni sembra dover continuare ancora. Il Forum esce nuovamente a capo chino, come la notte in cui Sassari spense i sogni di un’Olimpia lanciata verso la vittoria della Coppa Italia sul proprio parquet. Non è bastato strappare a Siena due dei suoi uomini chiave in sede di mercato, la mentalità della squadra vincente non si compra, ma si costruisce giorno dopo giorno: chi è schiavo della sede di vittorie, chi non sa gestire la pressione, è destinato irrimediabilmente a capitolare. Infatti, in gara5 Milano è mancata nei suoi trascinatori, mentre Siena ha trionfato grazie ai suoi uomini di maggior talento: Othello Hunter e Josh Carter. Il 68-72 finale fa esplodere di gioia i senesi presenti ad Assago. Il PalaEstra comincia a vestirsi a festa, aspettando la gara di mercoledì.
Milano Siena Gara5, i toscani piazzano subito il muso avanti
L’inizio della gara richiama subito dei pessimi fantasmi agli occhi dei tifosi meneghini. Siena apre subito con un break di 7-0, gasandosi con la tripla dell’eterno Thomas Ress, prendendo il controllo della partita. Milano segna solo dalla lunetta, ma riesce a rimettersi in pista grazie alla precisione di Langford e Gentile (13-16 al 7′). Siena abbassa un po’ il ritmo, ma tiene saldamente le briglie della gara, nonostante l’EA7 sopraggiunga al pari all’inizio del secondo quarto. La gara si accende e diventa un rapido scambio di colpi, con Cerella a guidare l’assalto di Milano, ma i toscani non mollano e riescono a salire a +5 grazie ad un gioco da tre punti di Carter (27-32 al 16′). Poi i giganti in verde tirano il fiato e la replica dei padroni di casa chiude la prima parte di gara sul 33-34.
Milano Siena Gara5, l’EA7 crolla nell’ultimo quarto
La ripresa delle ostilità vede un’Armani meno timorosa e più concreta. Samuels ed Hackett rintuzzano le realizzazioni senesi e l’indemoniato Cerella segna i punti del sorpasso meneghino (44-43 al 27′). La tripla di Langford, che porta le scarpette rosse sul +4, sembra aprire la strada ai padroni di casa, ma non è così. Gli uomini di Banchi si perdono sul più bello e Siena riesce nel sorpasso sullo scadere del terzo quarto grazie alla tripla di Viggiano e alla schiacciata di Hunter. L’onda biancoverde non si ferma e nell’ultima frazione di gioco i Campioni d’Italia uscenti toccano addirittura il +10 (49-59) grazie ai punti di Carter ed Hunter. Milano cerca di rifarsi sotto con Gentile e Lawal, ma Hunter sale in cattedra e demolisce il tabellone piazzando due schiacciate che incutono timore alla difesa dell’EA7. Le ultime scintille della gara non fanno rientrare in gioco Milano e la tripla sulla sirena di un spento Gentile non fa che aumentare l’amarezza di una gara persa malamente. La Mens Sana espugna il Forum 68-72 ed il tricolore che porta addosso da sette anni risplende come non mai.