Montegranaro rinuncia all’iscrizione, la Sutor saluta il basket che conta

Pubblicato il autore: Vincenzo Di Vaio Segui

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Roma – Dopo Siena, un’altra piazza che vive di palla a spicchi saluta (si spera momentaneamente) il mondo del basket professionistico. La Sutor Montegranaro ritira la propria istanza di ripescaggio in Serie A (dalla quale è retrocessa all’ultima giornata per differenza canestri) presentata il mese scorso e, congiuntamente, ha deciso di non iscriversi a nessun campionato nazionale sia professionistico che dilettantistico. La società cara al patron Tiziano Basso ripartirà dai campionati regionali. Una fine ingloriosa tanto quanto annunciata: la Sutor ha portato avanti un campionato con immensa dignità, ma tra difficoltà insormontabili. Così come per Siena, nessun lieto fine per i marchigiani, retrocessi per un pugno di canestri. Fin da subito la società si era adoperata per ricercare acquirenti che potessero salvarla, ma senza successo. Il tracollo della situazione già gravissima, si è intuito con l’addio del DG Alessandro Santoro meno di ventiquattro ore fa.

La Sutor riparte da zero, le motivazioni alla rinuncia

Ad annunciare la rinuncia al ripescaggio e all’iscrizione è proprio Tiziano Basso tramite le colonne de La Provincia di Fermo. Il patron gialloblu non ha provveduto al versamento dei 40mila euro sufficienti a garantire almeno la prima iscrizione in Lega Due, motivando così il proprio operato: “Dal 27 maggio, giorno dell’assemblea pubblica in cui parlammo di 1milione e 600mila euro necessari per salvare la Sutor, il primo incontro con l’amministrazione comunale è stato convocato l’11/6/2014, nel corso del quale ci è stata paventata una remota possibilità di trattative, senza indicare con chi; solo la mattina del 7/7 alle ore 9 siamo stati riconvocati per una riunione alle ore 11. Abbiamo partecipato tramite il nostro Trapè al quale è stata formulata, “oralmente”, una ipotesi di offerta, senza specificare da parte di chi; in data 08/07 alle ore 11 abbiamo consegnato al sindaco, Ediana Mancini, e all’assessore allo Sport, Endrio Ubaldi, una lettera di intenti in conformità alla proposta orale recepita dal nostro Trapè . Purtroppo, solo telefonicamente, alle 17 dell’8/7, ci è stato comunicato che la proposta non era accoglibile. Questo è lo stato dei fatti”. In soldoni, gli acquirenti, rimasti anonimi, fattisi vivi tramite il Comune di Montegranaro, non hanno accettato il contenuto della lettera presentata dalla Sutor facendo saltare ogni ipotesi di trattativa. Ma Basso, nonostante la perdita dei frutti di anni di soddisfazioni sportive non si dà per vinto: ““Noi non ci arrendiamo e siamo sicuri che presto ripercorreremo i fasti del passato che, grazie all’esperienza maturata nel corso degli anni, ci consentirà di evitare gli errori commessi e di sperare in una situazione economica diversa rispetto agli ultimi tre anni ma, in particolare, di farsi trasportare da quell’entusiasmo che solo la Sutor può dare anche a discapito della ragione che, oggi, ci ha costretto a prendere decisioni così dolorose. La S.S. Sutor – conclude il patron – continuerà il suo corso sportivo, con quello che sarà possibile permettersi, confidando, altresì, nella comprensione di tutti i creditori, e sperando che questa parentesi negativa duri il più breve tempo possibile e che quest’ultima possa essere il passaggio obbligato verso un nuovo rilancio della Società nel panorama della pallacanestro nazionale dei prossimi anni“. Nessun fallimento quindi, Montegranaro resta viva, ma riparte da zero.

 

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