Intervista esclusiva ad Alberto Malusci: “Uscirà una Viola più forte dal mercato, ma attenzione alla costruzione dal basso. Sul Napoli di Conte e la lotta scudetto…”
Vi proponiamo l'intervista esclusiva ad Alberto Malusci, ex difensore di Fiorentina ed Olympique Marsiglia. Abbiamo discusso con lui della situazione in casa gigliata, ma anche di Lecce, del Napoli di Conte e della lotta scudetto per quanto riguarda la stagione 2024/2025.
Nelle ultime ore abbiamo raggiunto, in esclusiva, Alberto Malusci, ex giocatore della nostra Serie A e B. Tante le esperienze vissute nel calcio italiano (ma ha vestito anche la maglia dell’Olympique Marsiglia), principalmente quella disputata (per 8 anni, di cui 7 nella massima Serie) con la casacca della Fiorentina.
Malusci ha anche giocato nelle Nazionali Under-18 ed Under-21, conquistando un oro olimpico nel 1992. Considerato un enfant prodige, all’inizio della sua carriera fu definito: “Il Nuovo Baresi”.
Con lui abbiamo parlato della Viola, del Lecce (altra squadra in cui ha militato), del Napoli di Conte e della lotta per lo scudetto, in vista della nuova stagione ormai alle porte.
Ciao Alberto Malusci. Al netto delle singole operazioni di calciomercato, ti aspetti una Fiorentina più o meno competitiva rispetto a quella dell’anno scorso, il 30 di agosto a mezzanotte (quando finirà ufficialmente il mercato estivo)?
Dal mio punto di vista vedremo una Fiorentina più forte a fine agosto. Anche se credo che i dirigenti viola debbano darsi una mossa per fare gli acquisti che servono. In particolare, devono star dietro a quello che vuole ed ha chiesto l’allenatore. Ma io credo che alla fine verrà accontentato.
Ad un difensore come te non posso non chiedere cosa pensi della costruzione dal basso, situazione che con Palladino vedremo spessissimo…
Sabato scorso ho visto la partita e tante volte abbiamo rischiato con il Friburgo di subire gol proprio a causa della costruzione dal basso. La ritengo una scelta produttiva se riesci ad uscire, grazie a dei calciatori adatti. Ma tante volte puoi, invece, far fatica e rischiare anche di regalare dei goal agli avversari. Io resto quindi favorevole alla costruzione dal basso solo se essa è funzionale a dei buoni risultati. Se devo rischiare ogni volta, meglio optare per scelte diverse.
Quale giovane, tra i tanti lodati dallo stesso Palladino, vedi già pronto per la Viola?
Tommaso Martinelli, che ormai da tanto tempo è in pianta stabile in prima squadra, nonostante sia un portiere del 2006. E, dello stesso anno, anche Niccolò Fortini, altro diciottenne che, secondo me, potrà dire la sua. Lo vedo già pronto per la sua età.
Tra quelli giovani, ma non più giovanissimi, ti dico assolutamente Alessandro Bianco.
Corvino riuscirà a regalare un altro campionato positivo al suo Lecce?
Conosco bene Corvino anche per quanto fatto con la Fiorentina. Credo proprio di sì è la risposta alla tua domanda. Pantaleo è, infatti, un fuoriclasse nel suo ruolo. È bravo, competente e, credo, che possa far bene anche quest’anno, portando i salentini alla salvezza.
Il 17 agosto parte il Campionato: quale può essere l’outsider più pericolosa per l’Inter di Simone Inzaghi?
Io dico Juventus e Napoli perché sono molto curioso di vedere Thiago Motta e Conte all’opera. Più staccate il Milan, che sta facendo molto bene in precampionato con Fonseca, e la Roma. I giallorossi si sono rafforzati molto.
A proposito del Napoli e di Conte: pensi che sia un connubio che durerà o le ripetute richieste dell’allenatore, che già mette le mani avanti (visti i paletti che la società ha nei costi dei cartellini, negli ingaggi ed il fatto che gli azzurri non giocheranno le coppe europee), non sono un buon segnale per i tifosi partenopei?
No, io credo che con Conte il Napoli abbia inserito un tassello importante. Lui vuole creare qualcosa di rilevante nel futuro, altrimenti non sarebbe neanche venuto in Campania.
È chiaro che i giocatori forti vogliono fare le competizioni internazionali, ma non è colpa di Conte se il Napoli ha fallito la scorsa stagione. Pur non potendo acquistare certi giocatori, Conte saprà sopperire con il suo lavoro.