Intervista esclusiva a Roberto Breda: "Scudetto? In tre a contenderlo. Roma occasione della vita per Juric. Serie C? Le favorite…"

Intervista esclusiva della nostra Redazione a Roberto Breda. L'ex calciatore ha condiviso il proprio punto di vista sulla prima parte di stagione dei campionati nazionali, dai club più blasonati della Serie A fino a quelli della terza serie professionistica, soffermandosi anche sulla squadra che ha contraddistinto la propria carriera da calciatore, la Salernitana.

Roberto Breda

Intervista esclusiva della nostra Redazione a Roberto Breda. L'ex calciatore, di origini trevigiane, ha condiviso i propri pensieri trattando diversi temi, dal Napoli di Antonio Conte al Torino di Paolo Vanoli, oltre che esprimersi a riguardo della Juventus di Thiago Motta e l'attuale condizione della Roma. Non potevano mancare osservazioni interessanti su diversi club della Serie C di cui è stato anche allenatore: Ascoli, Perugia, Pescara, Ternana e Virtus Entella.

Roberto, buongiorno. Grazie per aver accettato l'invito della nostra Redazione.

Il Torino in testa alla classifica in solitaria 47 anni dopo dall'ultima volta. Claudio Sala, capitano del club piemontese nella stagione 1976/77, ha dichiarato che Vanoli può vincere al suo primo anno, proprio come accadde a Radice. Cosa ne pensa Roberto Breda di queste parole?

Conosco molto bene Vanoli, sia perché ho giocato insieme a lui nel Parma, sia perché l'ho affrontato da avversario quando allenava il Venezia. E' una persona eccezionale, molto umile ma di forte personalità. Ha dimostrato il proprio valore umano e professionale già nelle esperienze passate e lo sta dimostrando, in particolare, in questo campionato. Era piuttosto diffusa l'opinione secondo cui il Torino non potesse andare oltre il rendimento che ha ottenuto con Juric; invece, lui ha avuto un impatto molto positivo e sta mostrando una grande forza d'animo che ha trasferito all'interno di tutto lo spogliatoio. E' stato accolto e rispettato dai calciatori, nonostante provenisse dalla Serie B, ed è questa la soddisfazione più grande per un allenatore. Non è un caso che si sia visto un atteggiamento propositivo in queste prime gare, giocando un calcio fluido ed essenziale, con una grande capacità realizzativa. Gli auguro di ottenere il meglio possibile, ma la Serie A è iniziata da poco e le squadre che lottano per il vertice sono ancora in pieno rodaggio.

Mai dire mai nel calcio, l'autostima viene fuori da sé con l'arrivo di risultati importanti e può portare a traguardi più ambiti che possono sembrare non raggiungibili all'inizio di un percorso, ma è pur vero che la forza di una squadra si dimostra contro gli avversari più forti, se si vuole raggiungere determinati livelli. Stavolta, i presupposti per disputare un gran bel campionato sembrano esserci.

Il Napoli di Antonio Conte, dopo il brutto esordio di Verona, ha ripreso quota in classifica. Tra le big è l'unica che può concentrarsi soltanto sul campionato. Roberto Breda crede che possa essere realmente la principale rivale dell'Inter in chiave Scudetto?

Il Napoli ha portato un allenatore che non gioca mai per arrivare secondo e resta una delle pretendenti per lo Scudetto. E' evidente che quest'anno sia avvantaggiato dal non disputare le gare europee, ciò permette di ottimizzare gli allenamenti in settimana; si ha più tempo per sviluppare varie soluzioni tattiche e trovare un equilibrio di squadra, oltre che recuperare tutte le energie con ritmi meno elevati. Proprio sull'aspetto fisico, Conte è molto esigente e meticoloso e si sta vedendo già una netta differenza tra il rendimento della prima giornata e l'ultima; basti vedere Lukaku che, nonostante sia arrivato da poco tempo, è già a buoni livelli di condizione.

Oltre che dell'Inter, credo il Napoli dovrà tenere conto della Juventus, senz'altro tra le favorite. Anche per Thiago Motta ci sarà tanto da lottare, ma lui sa bene che è stato chiamato per vincere il campionato già quest'anno. Non credo che non sappia cosa siano le pressioni, proprio perché è stato un calciatore ad alti livelli in club importantissimi, pure se da allenatore è differente. La società non vorrà attendere troppo per vedere risultati di un certo valore, di questo lui ne è pienamente consapevole. Sono arrivati diversi calciatori nuovi e funzionali alle sue idee di gioco, ma non sarà immediato creare certi equilibri, in quanto lo stravolgimento delle idee tattiche rispetto ad Allegri c'è stato in maniera netta; a testimoniarlo sono gli ultimi risultati in campionato, in cui ha funzionato molto meglio la fase difensiva rispetto a quella offensiva.

Ritengo che Inter, Juventus e Napoli siano le più accreditate per lo Scudetto e se lo contenderanno alla pari.

Nonostante l'ultima vittoria netta sull'Udinese, in casa Roma ci sono stati importanti eventi che hanno riguardato l'assetto societario, in particolare l'esonero di De Rossi che non aveva la fiducia dei Friedkin. Che idea si è fatto Roberto Breda dell'arrivo di Ivan Juric e cosa c'è da aspettarsi dal club capitolino?

Considerando ciò che è accaduto in così poco tempo, è come se il campionato della Roma fosse iniziato contro l'Udinese. Difficile dare un giudizio dall'esterno, ma suppongo che se De Rossi viene esonerato dopo quattro giornate, nonostante un rinnovo di contratto fino al 2027, vuol dire che il rapporto prettamente personale con la proprietà era già compromesso prima dell'inizio di stagione. Escludo che sia stato rimosso dall'incarico per un rendimento rivolto soltanto ai risultati; potrebbe darsi che la vicenda riguardante Dybala abbia sancito la rottura definitiva con la dirigenza, la quale avrà intravisto suoi limiti nella gestione del gruppo. Chi ne ha subito beneficiato di questo grande scossone è stato proprio Juric; ritrovarsi, quasi inaspettatamente, sulla panchina della Roma vuol dire ricevere l'occasione della vita. Pur provenendo da un club storico come il Torino, ritengo che vivere il calcio nella Capitale sia una delle soddisfazioni più grandi che un allenatore possa avere.

Il 3-0 contro una delle squadre più in forma del momento è stato sintomatico di un malessere che c'era già da troppo tempo nei calciatori, come se non aspettassero altro di disfarsi di una zavorra sul profilo psicologico, buttandola fuori con una prestazione ad alti livelli. Potrebbe essere un nuovo punto di partenza per tutti, in particolare per un allenatore che, forse, non aspettava altro di ottenere l'occasione giusta per dare un'inerzia significativa alla propria carriera. La rosa è di buon livello e, di certo, la Roma lotterà per raggiungere l'obiettivo primario di questa stagione, vale a dire il raggiungimento di uno dei cinque posti utili per la qualificazione in Champions League.

Nel palmarès di Roberto Breda c'è anche una Supercoppa Italiana con il Parma. Per Pecchia 5 punti in cinque gare. Quali pregi e quali punti deboli ha notato in questa squadra?

Ho avuto il pregio di incontrare il Parma in Serie B da allenatore avversario e già in quel periodo si stavano mettendo in mostra diversi calciatori interessanti che si sono regalati, meritatamente, la massima serie; mi riferisco, in particolare, a Dennis Man e Ange-Yoan Bonny. Resto curioso di seguirli durante questa Serie A, perché credo che abbiano tutto il potenziale per diventare ancora più forti, ma dovranno cercare di prendere consapevolezza dei propri mezzi e di proiettarsi a essere i riferimenti dell'intera squadra. Non ci sono soltanto questi due nomi a far parte di un gruppo consolidato dal lavoro di un ottimo allenatore, il quale si prodiga per far crescere i più giovani. Le individualità più complete sono nel reparto offensivo, pur restando margini di miglioramento per tutti gli altri componenti della squadra.

Roberto Breda ha indossato anche la maglia del Genoa che ha visto il grave infortunio accorso a Ruslan Malinovskyi, nell'ultima gara contro il Venezia. Quanto potrà incidere la sua assenza nel prosieguo della stagione? Inoltre, ci sarà prima la Juventus e poi l'Atalanta in campionato. Saranno queste le gare per capire quanto può valere la squadra di Gilardino?

Gilardino ha dato una struttura ben chiara al gruppo già da due anni ed è stato supportato da risultati molto buoni. Ha iniziato la sua terza stagione sulla falsa riga di quelle precedenti, nonostante ci siano state partenze molto importanti come quella di Guðmundsson; con questa cessione il Genoa ha voluto dimostrare che resta sempre prioritaria la politica del gruppo e non quella del singolo. Malinovskyi rappresenta una perdita di non poco conto, perché su di lui ricadevano importanti responsabilità per l'assetto tattico; non ci sarà tanto tempo per riflettere ma la forza e la bravura del suo allenatore permetterà di trovare presto l'alternativa migliore, considerando che fino a gennaio non potrà arrivare qualche nuovo rinforzo. Gilardino si è dimostrato capace di creare varie soluzioni nel corso del campionato e sono sicuro che ci riuscirà anche stavolta.

Le prossime due gare di campionato saranno un grande banco di prova per questo Genoa e potranno rappresentare un importante spartiacque per il prosieguo. Confrontarsi con due delle più forti della Serie A sarà determinante per comprendere il vero potenziale della squadra; ha già affrontato l'Inter alla prima giornata e in quella occasione si è visto il temperamento che ha dimostrato di possedere in passato, specialmente contro squadre di blasone in cui si è spinta sempre oltre. E' riduttivo pensare di ottenere una semplice permanenza, perché questa squadra è chiamata ad alzare il livello delle proprie aspettative; che possa ambire a un piazzamento europeo resta un'impresa ardua, perché ci sono varie concorrenti e non sarà affatto facile, ma non bisogna porsi limiti.

Roberto Breda è cresciuto nelle giovanili della Sampdoria che ha conosciuto la prima vittoria in campionato contro il Südtirol. Può essere la partita della rincorsa blucerchiata verso la promozione in Serie A?

La Serie B è sempre pericolosa e non basta avere i nomi. Questa regola vale anche per la Sampdoria, non a caso la classifica lo sta dimostrando. Ha un reparto avanzato con attaccanti di indiscusso valore come Gennaro Tutino e Massimo Coda che, insieme, possono garantire una trentina di reti; rispetto alla passata stagione, mi sembra di non aver visto quella solidità anche negli altri reparti, ma è pur vero che c'è stato questo cambio in panchina con Sottil al posto di Pirlo che ha pagato con l'esonero una fiducia già compromessa dopo i risultati dei Play-off della passata stagione.

Sottil è un allenatore determinato e cercherà di dare subito un'identità a questa squadra che sa di dover impegnarsi tanto in ogni gara. La prima vittoria può essere un buon viatico per iniziare a trovare fiducia, tra l'altro ottenuta contro una buona formazione che mette in difficoltà tutti. Sarà un percorso molto insidioso anche quest'anno, ma è già tempo di pensare che bisogna darsi seriamente da fare per recuperare posizioni; inoltre, bisogna considerare che il pubblico doriano può dare davvero una spinta motivazionale forte alla squadra, per cui le gare in casa potrebbero rivelarsi determinanti durante il campionato.

Nel passato da calciatore di Roberto Breda c'è stata soprattutto la Salernitana. Sette punti in 6 gare e un rendimento altalenante. Quali sono state le impressioni su Martusciello, oltre che sulla rosa?

A essere sincero, mi piace questo gruppo di cui la Salernitana dispone. Si sono visti dei punti di forza caratteriale importanti, come dimostrato nella gara contro il Cittadella vinta all'ultimo secondo. Non bisogna dimenticarsi che questo club proviene dall'ultima stagione che è stato disastrosa, sotto tutti i punti di vista. Anche per Martusciello è un'esperienza completamente nuova e avrà bisogno di tempo per creare gruppo; si sono viste cose buone ma, certamente, non sono mancati anche degli errori che hanno portato a dei risultati negativi; in tutte le gare, però, ho visto un atteggiamento sempre coraggioso, con la volontà di giocare contro tutti a viso aperto. Credo che questa squadra proverà a raggiungere le posizioni alte della classifica, consapevole che sarà una scalata molto ardua.

Per quanto riguarda la società è tutto completamente nuovo, dal presidente al direttore sportivo. I segnali importanti di riscatto si sono già visti nel precampionato. Il gruppo ha buone individualità ma anche per la Salernitana non bastano soltanto i nomi, bisogna essere sempre umili e aiutarsi a vicenda, perché soltanto con il rendimento di alcuni singoli non si possono ottenere risultati di un certo livello. Salerno, poi, è un ambiente che regala una carica incredibile, ho avuto la fortuna di giocarci e so quanto possa essere determinante l'apporto della tifoseria. Non sarà facile ritornare in A, ma è un dovere dare il massimo per riuscirci.

Cinque squadre dell'attuale Girone B della Serie C sono state allenate da Roberto Breda: Ascoli, Perugia, Pescara, Ternana e Virtus Entella. Quali le impressioni di Roberto Breda su ciascuna di esse?

La C è terribile, perché tutti e tre i gironi hanno le sembianze di una B2. Nel Girone B sono racchiusi club che fanno parte della storia del calcio italiano ad alti livelli, con piazze importantissime che non meritano di essere relegate in questa serie. Sta di fatto che soltanto una potrà vincere, mentre per le altre sarà una sorta di fallimento sportivo. Tante sono chiamate a fare il salto di qualità e la concorrenza è davvero altissima; è quasi impossibile riuscire a individuare, dopo poche giornate, chi potrà farcela, perché diverse si equivalgono.

Tra tutte, la Ternana sta riuscendo bene a tenere il passo delle prime posizioni, così come la Virtus Entella che sta mantenendo alte le aspettative per questo campionato; ci sarà anche il Pescara che vorrà essere protagonista e ha dato un segnale forte ma, tra tutte, è quella che sta soffrendo maggiormente la permanenza in questa serie, essendoci da diverso tempo. Una condizione simile la sta vivendo il Perugia che, stando ai risultati, è quella più in difficoltà; poi, anche vedere l'Ascoli in queste condizioni fa un certo effetto, perché meriterebbe senz'altro di meglio, ma fa parte del calcio affrontare stagioni in cui si è costretti ad azzerare tutto e correre daccapo. A questi nomi, seppur non l'abbia mai allenata, aggiungerei la SPAL che sta cercando riscatto dopo aver vissuto anni passati importanti. Lo shock di una retrocessione è sempre un evento difficile da metabolizzare e cambia inevitabilmente le sorti di un'intera società. La Serie C insegna che non è un campionato nel quale si può gestire una squadra con scelte improvvisate, quindi senza un'adeguata pianificazione.

Tra i nomi delle squadre che ho avuto la fortuna di allenare, direi che la Virtus Entella è quella in cui si sentono minori pressioni, è un ambiente straordinario e tranquillo che, però, vorrà senz'altro rivedere il palcoscenico della B, conquistata con tanti sacrifici negli ultimi anni. Sono tutte città in cui è bello giocare a calcio, ma con un pubblico molto esigente. Sarà durissima per tutte.

Domenico Toscano riuscirà a compiere un'altra impresa personale con il Catania di questa stagione, portandolo a vincere il campionato?

Toscano è una garanzia, oltre che un valore aggiunto per questa Serie C. Ha ottenuto risultati straordinari e ha dimostrato di essere il più bravo nel realizzare delle vere imprese sportive. E' fuori discussione che soltanto il nome di un allenatore non possa fare la differenza, anzi, ma resta un punto di riferimento determinante per la gestione di una squadra. Lui ha tantissima esperienza e anche a Catania saprà trasferire tutto il proprio sapere calcistico. L'obiettivo sarà quello di vincere il campionato al primo colpo. Vorrei anche ricordare il nome di Daniele Faggiano che ha svolto un lavoro importante per allestire una squadra competitiva. A Catania ho vissuto un'esperienza molto bella, pur restandoci per non molto tempo. E' quasi banale affermare che questa città sia di un calore incredibile che aiuterà, anche quest'anno, la squadra a fare il massimo.

Pur essendo tra le accreditate, il Catania sa benissimo che dovrà dimostrare il proprio valore contro altre formazioni che se la giocheranno per vincere il campionato: mi riferisco, in particolare, all'Avellino, nonostante si trovi in una momentanea condizione precaria di classifica, al Benevento e alla Casertana; anche Foggia e Crotone sono squadre che possono dare molto di più, seppur siano più staccate in questo inizio rispetto alla prime posizioni. Il Girone C è straordinario soltanto nella lettura dei nomi dei club che partecipano. Sarà una battaglia sportiva ogni domenica, per tutte.

Molto bene! E' stato gentilissimo per aver condiviso i Suoi pensieri, Roberto. Grazie per questa intervista.

"Grazie a Voi e buon lavoro!"