Intervista esclusiva a Cristiana Buonamano: "Il nuovo ct avrà molto lavoro da fare"

Cristiana Buonamano è una delle giornaliste di punta di SkySport. Con lei abbiamo trattato i temi caldi della serie A di calcio a partire dal finale di stagione con lo scudetto del Napoli e la finale disastrosa dell'Inter in Champions League. Non è naturalmente mancato il commento all'esonero del ct della Nazionale Luciano Spalletti

Cristiana Buonamano è una delle giornaliste di punta di SkySport. Con lei abbiamo trattato in esclusiva i temi caldi della Serie A di calcio, a partire dal finale di stagione con lo scudetto del Napoli e dalla finale disastrosa dell'Inter in Champions League. Non è naturalmente mancato il commento all'esonero del ct della Nazionale Luciano Spalletti.

Buongiorno Cristiana, partirei chiedendole un giudizio su quello che è successo in Nazionale nelle ultime ore...

Da giornalisti pensiamo sempre di averle viste tutte e poi succede sempre qualcosa che ci stupisce. Già il fatto che in panchina si sia seduto un ct esonerato la dice tutta su quanto accaduto. Non mi aspettavo quello che è successo nelle modalità in cui è successo. Dopo l'Europeo davvero negativo della scorsa estate qualcuno aveva paventato l'ipotesi che potesse essere esonerato allora, poi si decise di dargli giustamente ancora tempo e la Nations League rappresentava un'ottima occasione. Secondo me è uno straordinario allenatore di club, ma il ruolo del ct non è nelle sue corde. Nel lavoro maniacale assomiglia molto ad Antonio Conte, quindi lo vedo più adatto al lavoro con i club, quando puoi stare a lungo con gli atleti. I modi e i tempi con i quali è stato mandato via, però, sono sbagliati. Sarebbe stato più elegante e onesto un annuncio fatto dalla Federazione, invece di assistere a un ct che in conferenza si autosolleva.

La partita contro la Moldova, nonostante la vittoria, non è stata brillante...

L'Italia ha fatto tanta fatica, abbiamo provato a far diventare il Brasile o, per restare in Europa, la Spagna o il Portogallo anche la Moldova. L'esplosione di gol e la rabbia di schiacciare gli avversari non si sono viste. Auguro a chi arriverá un buonissimo lavoro, perchè ne avrà molto da svolgere.

Parlando di campionato, si immaginava l'addio di Simone Inzaghi all'Inter?

Devo essere sincera, me lo immaginavo sia in caso di successo che di sconfitta nella finale di Champions. Nel caso di successo, come spesso capita quando si vince tanto, gli allenatori cercano nuovi stimoli. In caso di sconfitta sarebbero state davvero tante le critiche in un ambiente che, quando le cose non andavano bene, non gli ha perdonato niente. È vero che si era perso uno scudetto, ma la squadra è arrivata all'appuntamento di Monaco di Baviera in un vortice di polemiche. L'offerta economica ricevuta è di quelle impossibili da rifiutare, è ancora giovane, quindi credo che abbia fatto bene ad accettare l'incarico in Arabia. Dopo la sconfitta con il PSG ero sicura che sarebbe andato via, anche perchè è sfumato il triplete e quest'anno non ha vinto nulla. Comunque, la sua carriera in nerazzurro è stata ricca di vittorie.

Un rischio per l'Inter affidare la panchina a Chivu che, come allenatore, non ha esperienza di grandi club?

Non so se si può parlare di rischio, ma per entrambi sarà una bella "scommessa". Bel coraggio ad accettare l'incarico, perchè si tratta della panchina più ambita e c'è tanto da perdere, nonostante sia giovane e venga da un'esperienza positiva come quella di Parma dove ha ottenuto in 4 mesi la salvezza.

Il Conte bis darà i suoi frutti a Napoli?

Stimo tanto Antonio Conte, quando arrivò lo scorso luglio pronosticai con certezza la vittoria. Quando ha solo il campionato da preparare non ha rivali. Vedremo ora come andrà in Champions League, competizione con la quale non ha mai avuto particolare feeling. Sono però certa che il Napoli costruirà una squadra all'altezza. Prepara tutto al meglio ed è sempre concentratissimo. Molti suoi ex compagni mi hanno raccontato che anche durante le cene, quando era ancora calciatore, usava gli stuzzicadenti per parlare di tattica. La vittoria dello scudetto è derivata certamente dal fatto che ha avuto modo di concentrarsi solo sul campionato, in questo è il numero uno. Ha fatto quello che dovrà quest'anno essere bravo a fare Allegri con il Milan, dal momento che i rossoneri sono fuori dalle Coppe.

Parliamo della nuova avventura di Gasperini alla Roma. Che campionato sarà per i giallorossi?

Gasperini è un allenatore dalla grande esperienza e con le spalle larghe per ottenere successo in un ambiente, quello di Roma, molto particolare e in cui lo stress può diventare alto. Sono sicura farà molto bene.