Intervista esclusiva a Ighli Vannucchi: “Vi racconto passato e presente delle mie ex squadre. La Roma ha un grande futuro, ho fiducia in Chivu, su Džeko…”

Ighli Vannucchi si è concesso ai nostri microfoni per raccontare il passato ed il presente di molte delle sue ex squadre. Abbiamo approfittato della sua disponibilità anche per parlare di calciomercato e delle prime mosse di Fiorentina, Roma, Inter e non solo.

Nelle ultime ore abbiamo raggiunto, in esclusiva, Ighli Vannucchi, ex calciatore di molte squadre di Serie A, B e C. Con lui abbiamo parlato, appunto, di alcune delle sue ex compagini (Empoli, Salernitana, Spezia, Venezia); di calcio giocato e calciomercato, a tutti i livelli, in particolare delle mosse di Inter, Roma e Fiorentina. E, infine ma non per ultimo, del suo passato da calciatore.

Salve Ighli Vannucchi, lei ha giocato in tante squadre. Per questo motivo avrei la volontà di chiederle, come prima cosa, quella che più le è rimasta dentro?

Diciamo che l’Empoli è stata la moglie e la Salernitana l’amante. Queste sono state le due squadre più importanti della mia carriera. Con la Salernitana ho vissuto il mio primo anno di Serie A, con l’Empoli ho avuto il mio sviluppo come calciatore, fino a raggiungere degli ottimi livelli.

Però voglio aggiungere che personalmente ho costruito e mantenuto un ottimo rapporto con la gente di La Spezia. Lì ci sono stato un anno e mezzo ed ho raggiunto un triplete storico, a livello di Serie C. Ripeto, ancora oggi, conservo un bellissimo rapporto con quella gente.

Partiamo dalle sue ex squadre, allora. Iniziamo con la “moglie” e cioè l’Empoli. Guido Pagliuca è l’uomo giusto per tentare subito la risalita nella massima serie, come da programmi societari?

Oltre ad augurarmelo, penso assolutamente di sì. L’Empoli è una società maestra nella scelta degli allenatori, ai quali è bravissima nel concedere la totale fiducia.

La Salernitana deve battere la Sampdoria con almeno due goal di scarto nel ritorno dei playout di Serie B: i campani possono farcela? Quanto è stato fondamentale l’apporto di Lorenzo Amatucci in questa stagione?

All’Arechi può succedere di tutto, in uno stadio infuocato, ed è probabile che possa uscirne una bellissima partita, sperando che riescano a ribaltare il risultato. Se lo meriterebbero.

Amatucci è un grande prospetto, ma non ho seguito tutto il campionato della Salernitana, così da poterne stilare un giudizio esaustivo.

Il Venezia riparte da Giovanni Stroppa, un mago delle promozioni. I lagunari vogliono fare anche un mercato importante, nonostante rischino di perdere per via della retrocessione Busio e qualche altra pedina. È ottimista sul futuro sportivo della squadra?

Sono un ex anche del Venezia, dove ho giocato per un anno e mezzo. Sto seguendo anch’io la scelta di costruire una squadra molto competitiva. Sfruttando il paracadute (il contributo economico erogato dalla Lega Serie A alle squadre che retrocedono in Serie B, per attutire l'impatto economico della retrocessione), hanno tutte le carte in regola per tentare da subito il ritorno in Serie A.

Chiudiamo il capitolo delle sue ex squadre con lo Spezia. Dopo il terzo posto nel Campionato cadetto, che occasione persa la finale dei playoff con la Cremonese…

Nei finali di stagione può sempre succedere di tutto: le condizioni fisiche e mentali rappresentano un’incognita. Evidentemente la Cremonese aveva qualche cartuccia in più da sparare.

Ne ho sofferto perché, come ho detto prima, ho questa squadra nel cuore. Gli avrei augurato di tornare nel massimo campionato, ma sono sicuro che faranno tesoro di questa esperienza e che l’anno prossimo si trasformi in quello buono per la risalita.

La Fiorentina ha scelto Džeko: nonostante l’età, è un giocatore integro fisicamente e che ha disputato più di 50 partite nella scorsa stagione. Si tratta del rinforzo ideale per la Viola, che farà di tutto per trattenere Kean, clausola permettendo?

Si tratta di un ottimo elemento, che andrà a supportare la rosa gigliata nelle varie competizioni che avranno durante l’anno. A quell’età lì, però, qualche difficoltà nel gestire tante partite si può avere, nonostante un tasso di maturità, come uomo e come calciatore, altissimo. Quindi, credo che andrà anche preservato ed utilizzato per tappare alcune situazioni.

Su Kean dico che deve assolutamente restare: ho tanti amici fiorentini e sarebbe bellissimo che potesse rimanere.

Il nuovissimo binomio Gasperini (allenatore)-Massara (direttore sportivo) nella Roma può portare i giallorossi nel giro scudetto entro 3 anni, come da obiettivi societari indicati proprio da Claudio Ranieri?

Sicuramente sì, Roma è una piazza meravigliosa e caldissima. Piazze così affettuose ed esuberanti devono, però, capire che per fare risultati serve tempo. Gasperini, con i numeri ed i fatti, ha dimostrato che, con il lavoro ed il tempo, le soddisfazioni arrivano sempre. Oltre all’esempio dell’Atalanta, utilizzerei quello del Napoli, che ha vinto 2 scudetti in 3 anni. Comunque, la Roma ha posto delle fondamenta solide per il proprio futuro.

Ighli Vannucchi, chiudiamo con l’Inter e la scelta giovane di Cristian Chivu: senza voler dubitare assolutamente delle sue qualità, è un azzardo averlo portato in una piazza così importante fin da subito?

Non credo, nel senso che tanto ormai gli allenatori son tutti preparatissimi fin dalle prime armi. Poi conosce bene la piazza perché ci ha giocato. La problematica, semmai, è un’altra. Il fatto di venire da un anno molto deludente richiederà di lavorare molto sulla testa dei giocatori e non sarà facile. L’Inter, in questa stagione, è arrivata diverse volte a Roma, ma il Papa non è mai riuscito a vederlo. Ma ho piena fiducia nel tecnico rumeno, anche sotto questo aspetto.