Antonio Villani partecipa a Sport Frame 2025 con l'articolo "Conegliano ancora sul tetto d'Europa"

Antonio Villani fa parte dei dieci giornalisti che prendono parte a "Sport Frame 2025", il contest che decreterá il miglior articolo sul momento sportivo piú emozionante dell'anno. Scopriamo di piú su Antonio e sul pezzo che candida per l'iniziativa.

Antonio Villani é un giornalista sportivo di Vicenza. Collabora da diversi anni con la nostra testata, ma anche per "Il Giornale di Vicenza" e per l'emittente "TVA Vicenza". La sua grande passione per gli eventi sportivi live lo ha portato negli anni a lavorare molto come speaker e presentatore, soprattutto nell'ambito del volley regionale e nazionale. Villani partecipa a "Sport Frame 2025" con un pezzo dedicato agli stupefacenti successi di Conegliano, squadra di volley femminile che ormai non ha bisogno di presentazioni, dal titolo: "Conegliano ancora sul tetto d’Europa".


Conegliano ancora sul tetto d’Europa

Quando si vince uno scudetto o una Champions League si entra nella storia, quando questo comincia a diventare una routine si entra nel mito. Questo è quello che sta succedendo a Conegliano, squadra che nel panorama del volley femminile italiano e mondiale ormai sta facendo quello che in pochi sono riusciti a eguagliare.  Allargando lo sguardo al mondo sportivo, si sta creando un parallelismo con le grandissime squadre o i più memorabili atleti di tutti i tempi.

Lo scorso 5 maggio le pantere si sono laureate campionesse d’Europa vincendo la Champions League nel derby tutto italiano contro Scandicci. L’ennesima partita a senso unico con le venete che, nonostante il grande valore della squadra toscana, si sono imposte con un perentorio 3-0 dai parziali eloquenti (25-16, 25-21, 25-19).

La coppa è stata la ciliegina sulla torta in una stagione straordinaria che ha consentito a Conegliano di raggiungere il Grande Slam, con vittoria di Supercoppa italiana, Coppa Italia, campionato, Mondiale per club e appunto Champions League.

Cinque titoli in una stagione letteralmente dominata dalle ragazze di Daniele Santarelli, coach che sembra abbia il potere di trasformare in oro tutto quello che tocchi. Sarà ancora una volta lui a guidare la squadra per il nono anno consecutivo.

Probabilmente, il segreto dei tanti successi della squadra veneta parte proprio da questo sodalizio fatto di cemento armato e, soprattutto, da come la società abbia voluto insistere su di lui quando la Champions League sembrava essere un tabù.

La parabola ascendente di Conegliano è stata resa ancora più affascinante proprio dalla tenacia che il gruppo ha saputo mettere in campo quando l’ambitissima Coppa sembrava sfuggire proprio sul più bello.

Ci sono stati alcuni anni duranti i quali salire sul tetto d’Europa sembrava essere diventata proprio una maledizione, nel tempo la smania di invertire il risultato non è diventata ossessione e gli ultimi anni hanno premiato le pantere.

Quella ottenuta quest’anno nella finale di Istanbul è la terza Champions League nella storia del club che conta altrettanti Mondiali per Club, ai quali si devono aggiungere otto scudetti, otto Supercoppe italiane e sette Coppe Italia.

La Champions League di quest’anno è la seconda consecutiva e quando parliamo di vincere il titolo europeo parliamo dell’obiettivo più ambito e che dà più lustro alla bacheca veneta.

Sì, perché il percorso che porta ad alzarla al cielo è davvero duro, tanti i mesi a confrontarsi con i club più forti d’Europa e quindi del mondo.

Il modello Conegliano è ormai un modello che tanti club avversari stanno cercando di studiare e soprattutto di prendere a esempio. Parliamo di un meccanismo perfetto, una macchina riuscitissima che cura ogni tipo di dettaglio, dal saper coltivare il settore giovanile facendo crescere e maturare le promesse del futuro, alle strutture e sponsor che ruotano intorno alla squadra, senza dimenticare l’ingrediente più importante: la mentalità e la fame di vincere.

E’ davvero impressionante come la voglia continua di vincere e raggiungere i migliori risultati non si esaurisca mai. Conegliano è riuscita a diventare una “belva famelica” dall’appetito insaziabile.

La sensazione è che tutto ciò sia destinato a durare ancora a lungo.