Sylvia Nwakalor a Supernews: “Da Papa Francesco un’emozione unica. Dove può arrivare Firenze? Abbiamo grandi potenzialità”

Pubblicato il autore: Antonio Villani Segui

Supernews ha avuto il piacere di intervistare Sylvia Nwakalor, opposto de Il Bisonte Firenze nel campionato di volley serie A1 e della Nazionale Azzurra. La giocatrice ventitreenne ci ha raccontato dell’ottimo momento della sua squadra e della grande emozione di essere stata ricevuta in udienza privata da Papa Francesco insieme agli altri rappresentanti delle Nazionali azzurre.

Buon giorno Sylvia, partirei col farti i complimenti per la convincente vittoria di domenica scorsa contro Macerata e con il chiederti un commento sulla tua prestazione personale e sul buon momento della squadra.
Siamo davvero contente perchè piano piano ci stiamo riprendendo. Sappiamo che questo campionato è veramente difficile, molto competitivo ma siamo sulla strada giusta. Bisogna dare il massimo con qualsiasi squadra, adesso continueremo a lavorare sperando di proseguire così. Sono soddisfatta della mia prestazione, è la conseguenza del fatto che tutta la squadra sta migliorando quindi a giovarne sono anche le prestazioni individuali.

Una settimana fa c’è stata una giornata storica per la pallavolo italiana. Sei stata ricevuta insieme alle altre protagoniste e agli altri protagonisti delle Nazionali azzurre seniores e juniores da Papa Francesco. Cosa hai provato?
È stato molto bello, un momento speciale. Essere ricevuti privatamente dal Papa non capita tutti i giorni. Ci ha fatto un discorso che mi ha colpito molto. Ha paragonato i valori della vita ai fondamentali della pallavolo, ha parlato anche di doping condannandolo ovviamente perchè è come quando si imbroglia nella vita. Ha insistito sull’importanza dell’onestà. La giornata è stata speciale anche perchè ho avuto modo di stare insieme a molte mie compagne che di solito incontro dall’altra parte della rete. Eravamo in tantissimi, davvero una giornata memorabile.

Emozione doppia per te visto che eri insieme a tua sorella Linda.
Si certo, lei l’estate scorsa ha vinto i Giochi del Mediterraneo e l’Europeo quindi è stata proprio una doppia emozione per noi.

Cosa si prova alla tua età ad aver già vinto una VNL e un campionato Europeo?
È qualcosa di speciale quello che ho vissuto in Nazionale e non mi riferisco solo alle medaglie d’oro, ma anche all’argento del Mondiale e agli altri bronzi, sono medaglie sudatissime che hanno un loro peso. Vincere l’oro è diverso ovviamente, viviamo di agonismo quindi puntiamo alla medaglia più brillante ma vincere con la Nazionale, al di là del piazzamento, è sempre qualcosa di bellissimo.

È il tuo quarto anno a Firenze. Ormai sei una bandiera.
A Firenze mi trovo bene e lo dimostra il fatto che questo è il quarto anno, penso sempre a dare il massimo e grazie a questo club negli anni sono molto cresciuta. Spero quest’anno di arrivare con le mie compagne il più in alto possibile. Siamo una squadra con grandi potenzialità, credo fortemente in questo gruppo. Come dicevo prima il campionato italiano è difficilissimo, noi cerchiamo di pensare una partita alla volta. Io personalmente punto a migliorare perchè non si smette mai di imparare. Vorrei alzare il mio livello di gioco, poi da cosa nasce cosa. In campionato le partite non sono mai scontate e come giocatrici si può sempre progredire.

Come ti prepari ai match? Hai qualche rituale particolare?
Non sono una molto scaramantica ma una cosa che faccio sempre è quella di ascoltare la musica nello spogliatoio con le mie compagne per trovare la giusta carica.

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