Intervista esclusiva a Ighli Vannucchi: "Grande sfida tra Thiago Motta e Conte. L'Inter la più completa, avrei tenuto Pioli. Kvaratskhelia? Mi blinderei al Napoli..."

Intervista esclusiva della nostra Redazione a Ighli Vannucchi. L'ex calciatore ha condiviso i propri pensieri sulle squadre che hanno fatto parte della propria carriera, tra cui Empoli e Salernitana. Non sono mancate osservazioni interessanti su vari club che militeranno in Serie B e in Serie C in vista della stagione sportiva 2024/25.

Intervista esclusiva della nostra Redazione a Ighli Vannucchi. L'ex calciatore ha rilasciato le proprie opinioni a riguardo di vari club. E' cresciuto nelle giovanili della Lucchese, squadra con cui ha esordito da professionista; prima esperienza in Serie A vissuta con la maglia della Salernitana nella stagione 1998/99. Gran parte della carriera trascorsa nell'Empoli, totalizzando oltre 250 presenze e realizzando più di 30 reti. Importanti esperienze anche con Venezia, Palermo, Spezia e Virtus Entella. Vanta anche un Campionato Europeo Under 21 vinto nel 2000 con l'Italia di Marco Tardelli.

Ighli Vannucchi è cresciuto e ha esordito come professionista nella Lucchese. Il Presidente, Andrea Bulgarella, intende investire su un nuovo progetto del Porta Elisa, confermando l’allenatore Giorgio Gorgone. Crede che a Lucca ci siano i presupposti per rivedere presto la Serie A, la cui ultima volta fu nel 1951/52?

Il pensiero di fare investimenti importanti non può che mettere di buon umore. E' sempre bello sognare in grande, anche in una città molto bella e accogliente qual è Lucca. Il difficile sta nell'invertire la rotta con i fatti, perché la storia dice che la Lucchese ha vissuto molte annate difficili. Pensare di fare rinascere questo club è un pensiero nobile ma ritengo che la prima ristrutturazione da compiere sia sul settore giovanile, perché è il presupposto più importante per ambire alla formazione di una squadra competitiva, altrimenti non sarà difficile continuare a vivere altri anni nell'anonimato. Occorre partire da questa base preziosa, per poi pensare ad allestire una rosa che abbia anche qualche elemento più esperto, naturalmente.

Se mi contattasse il Presidente Bulgarella sarei entusiasta di far parte della Lucchese, ma occorre creare una pianificazione seria per costruire una crescita di qualità dei giovani. Spero che si potrà creare uno staff all'altezza per valorizzare tanti ragazzi di ampie prospettive, perché il talento c'è ma va cresciuto con le giuste competenze. Pensare alla Serie A può essere soltanto un grandissimo valore per questa città che merita, senz'altro, risonanza maggiore anche nel mondo del calcio.

L’esordio in Serie A con la maglia della Salernitana nella stagione 1998/99. Proseguono le trattative tra Danilo Iervolino e Brera Holdings, mentre si ripartirà dalla figura di Direttore Sportivo ricoperta da Gianluca Petrachi, con Andrea Sottil favorito per la panchina. Cosa ne pensa di queste due figure e quale prossimo campionato si aspetta dal club granata? Inoltre, quali ricordi ha di Salerno?

Auguro alla Salernitana di tornare al più presto in Serie A, perché una città come Salerno, con la tifoseria di cui tutti conoscono l'incredibile sostegno alla squadra, non merita affatto di restare lontana dai grandi palcoscenici del calcio italiano. Va benissimo ripartire da Petrachi che ha un profilo di una certa notorietà e farà di tutto per portare calciatori all'altezza. Avrà subito avvertito un grande senso di responsabilità, perché la Salernitana non è un club qualunque. I tifosi si aspettano di vedere nomi importanti, anche per riscattare l'ultima stagione davvero sciagurata. Sottil non mi dispiacerebbe, perché è un combattente, una persona forte che sa gestire le pressioni di un ambiente esigente come quello di Salerno. L'importante è iniziare dal primo giorno di ritiro con l'intento di portare la squadra il più in alto possibile. In questa società devono esserci soltanto persone carismatiche che vogliono ottenere il meglio.

Mi porterò nel cuore questa città, perché era uno spettacolo puro giocare dinanzi a quasi 40 mila persone presenti a ogni gara casalinga. C'era un'adrenalina incredibile che coinvolgeva tutti, era inevitabile giocare all'Arechi con grande entusiasmo. Fu un grandissimo dispiacere per quella squadra, perché era costituita da individui di grande spessore: Di Vaio, Fresi, Gattuso, Di Michele, Marco Rossi, tra tutti. Resterà sempre il rammarico di non essere riusciti a salvarsi, perché c'erano i presupposti per una permanenza duratura in Serie A. Nonostante tutto, resterà un ricordo indelebile per me.

Un’importante esperienza in Serie A anche con la maglia del Venezia nella stagione 2001/02. Lagunari appena promossi in A ma ci sarà Eusebio Di Francesco al posto di Paolo Vanoli. Quanto condivide questa scelta?

Leggi anche:  Intervista esclusiva a Ighli Vannucchi: “Vi racconto passato e presente delle mie ex squadre. La Roma ha un grande futuro, ho fiducia in Chivu, su Džeko…”

Venezia ha una bellezza senza eguali, oltre che essere nota in tutto il mondo da sempre. La Serie A è il minimo per questa città e il suo nome merita risultati sportivi all'altezza di questo nome. Con questa proprietà credo che i tifosi veneziani possano sognare in grande, perché ci sono tutti i presupposti per fare un campionato importante.

E' vero che Di Francesco proviene da una esperienza con il Frosinone conclusasi in maniera traumatica ma resta una persona seria e di grande professionalità; ama il proprio lavoro e ci mette sempre tanta grinta. Non è un caso che il club abbia scelto il suo profilo tra vari nomi, sarà un'occasione di grande riscatto anche per lui. Troverà un organico su cui poter lavorare bene, oltre che un ambiente ideale per esprimersi al meglio. Mi sono sentito fortunato ad aver vissuto una bellissima esperienza con la maglia del Venezia.

La maggior parte della carriera da calciatore di Ighli Vannucchi è stata vissuta nell’Empoli. Altro risultato storico con l'ultima permanenza ottenuta da Davide Nicola, il quale andrà al Cagliari. Ritiene sia il giusto erede di Claudio Ranieri?

Davide Nicola ha una filosofia del calcio che unisce la grinta alla praticità. Ha una grande misura della responsabilità e ha sempre svolto il proprio lavoro mettendoci il cuore. E' un profilo che incarna a pieno i valori del Cagliari che ha vissuto un'annata incredibile grazie a Claudio Ranieri, con quest'ultimo che resterà per sempre nella storia di questo club . E' una bellissima sfida per l'ex Empoli e se la merita tutta, anche perché potrà mostrare il proprio valore partendo dalla prima giornata di campionato, invertendo quel trend che lo ha visto sempre come un allenatore che riesce a vincere soltanto subentrando in corso d'opera e in condizioni complicate. Gli auguro che potrà ottenere le stesse soddisfazioni del suo predecessore.

Il nuovo Direttore Sportivo dell’Empoli, Roberto Gemmi, ha individuato il prossimo allenatore: è Roberto D’Aversa. E' una scelta che Ighli Vannucchi condivide?

Quello di Roberto D'Aversa è un nome importante, malgrado l'ultimo episodio increscioso che lo ha coinvolto sulla panchina del Lecce. Credo che abbia tutti i presupposti per riproporsi a buoni livelli. L'Empoli è un club sempre attento allo scouting e alla valorizzazione della propria "cantera". Il settore giovanile è il fiore all'occhiello, un modello di riferimento per tutto il calcio, non soltanto quello italiano. Tommaso Baldanzi è la dimostrazione di quanto sia fruttuoso questo metodo di lavoro. Con questo club sono riuscito a trovare la mia dimensione di calciatore, riuscendo a esprimermi sempre con naturalezza e serenità, perché è un posto che fa venire gran voglia di giocare a calcio. Sono certo che anche D'Aversa avrà da divertirsi, qualora diventi l'allenatore di questa squadra.

Tanti cambi di allenatori anche in Serie A, tra cui Thiago Motta alla Juventus, Paulo Fonseca al Milan, Antonio Conte al Napoli. Quali sono le impressioni di Ighli Vannucchi su ciascun profilo? Quale tra i tre club arriverà più in alto in classifica?

Leggi anche:  Intervista esclusiva a Ighli Vannucchi: “Vi racconto passato e presente delle mie ex squadre. La Roma ha un grande futuro, ho fiducia in Chivu, su Džeko…”

Potremmo assistere a un campionato davvero appassionante, perché gli stravolgimenti hanno riguardato squadre di grande valore. Thiago Motta ha lasciato Bologna come meglio non poteva, regalando un risultato incredibile. Sa porsi con grande stile ed eleganza ed è un vero conoscitore del calcio moderno; allenare la Juventus, però, vuol dire che devi essere pronto a vincere sempre. Al momento, l'attuale rosa ha ottime individualità ma non ci sono i campioni, per cui dovrà lavorare fortemente sul collettivo.

Paulo Fonseca è un'incognita ma bisogna avere rispetto per questa scelta, anche perché sarà il campo a emettere sentenze sul suo operato, come su quello di tutti gli allenatori, del resto. A me piaceva tantissimo Pioli e avrei fatto il possibile per convincerlo a restare a lungo, perché ha mostrato grande umiltà ed equilibrio, specie quando c'erano periodi non proprio esaltanti per la squadra. Ha sempre lavorato con passione e non si è mai nascosto quando ci sono stati periodi negativi. Ha anche dato tanto al Milan, ha regalato belle soddisfazioni e penso che avrebbe meritato di più.

Il binomio Napoli-Conte mi piace molto, perché sia il club che l'allenatore stesso hanno la stessa voglia di mettersi in gioco e di fare bene. Riparte da una città tra le più passionali al mondo, l'ideale per lui che è un trascinatore e vive di forti emozioni. I tifosi saranno, ancora una volta, una componente determinante per rendere al meglio le prestazioni della squadra. Sarà davvero interessante vederlo all'opera e sono sicuro che ci sarà da divertirsi.

Difficile stabilire chi tra questi tre club farà meglio. Credo che l'Inter resti sempre la squadra favorita per la vittoria del campionato, perché ha l'organico più completo e più esperto. Napoli e Juventus se la giocheranno alla pari per tentare di spodestare la squadra di Simone Inzaghi; il Milan resta tra quelle che si contenderanno almeno un piazzamento utile per la Champions League, insieme all'Atalanta che può anche pensare di allestire una squadra per scrivere la storia. Sarebbe fantastico se uno Scudetto raggiungesse altre mete e Bergamo potrebbe essere il posto giusto per interrompere il potere delle grandi. I presupposti ci sono.

Per Ighli Vannucchi anche un campionato di Serie B vinto con la maglia del Palermo. Brunori sembrerebbe in procinto di lasciare il club, mentre Massimo Coda è pronto a sostituirlo. E’ un nome che può far sognare in grande i tifosi rosanero?

Brunori è stato ed è ancora un riferimento per questa squadra, malgrado le aspettative venute meno per i risultati ottenuti nei Playoff. E' una pedina fondamentale e sarebbe una grave perdita. Coda ha 35 anni ma sembra sempre che ne abbia la metà per il rendimento che riesce a ottenere in campo. L'ultima esperienza con la Cremonese ha mostrato tutti i numeri a suo favore, a testimonianza di quanto sia ancora prolifico. Se il Palermo riuscirà a ingaggiarlo, i tifosi sapranno che i suoi gol non mancheranno, non dimenticando che un attaccante non può essere l'unico elemento che può fare la differenza in una squadra.

Due anni anche a La Spezia. Il Presidente Philip Platek ha parlato di programmazione futura con la conferma di Luca D’Angelo ma potrebbe di nuovo perdere uno dei pezzi pregiati, Emil Holm. In quale parte della classifica potrà collocarsi il club ligure nella prossima Serie B, secondo Ighli Vannucchi?

Leggi anche:  Intervista esclusiva a Ighli Vannucchi: “Vi racconto passato e presente delle mie ex squadre. La Roma ha un grande futuro, ho fiducia in Chivu, su Džeko…”

La Spezia è stata una città che mi ha voluto bene e nella quale ho trovato tanta accoglienza. Anche il "Picco" è uno stadio che mette tanta carica e i tifosi spezzini sono tra quelli che tengono a cuore la propria squadra. Non è un caso che la salvezza dello Spezia in due delle passate stagioni in Serie A sia arrivata grazie ai risultati ottenuti con il sostegno del pubblico. Credo che il Presidente Platek abbia visto quanto attaccamento ci sia e, giustamente, intende dare valore a questo club.

E' un dovere provare a ritornare nel calcio che conta ma la Serie B è lunga e logorante e bisognerà avere tanta pazienza. Non è affatto da escludere che una programmazione con D'Angelo possa regalare una bellissima sorpresa alla fine ma ci sarà bisogno del supporto di tutti, giornata dopo giornata. Un augurio di cuore di rivedere lo Spezia nuovamente in Serie A.

Anche un trascorso nella Virtus Entella che sarà inserito nel girone B della Serie C. Tanti club prestigiosi, tra cui l’Ascoli e la Ternana. Anche i “Biancocelesti” faranno parte del gruppo per le pretendenti alla promozione in Serie B?

Con la Virtus Entella ho vissuto la mia ultima esperienza tra i professionisti e, seppur per una stagione, mi sono divertito molto. Negli ultimi anni questo club si è regalato bellissime soddisfazioni con alcune promozioni storiche in Serie B; questi risultati sono arrivati perché c'è stata una seria programmazione che si basava sulla formazione del settore giovanile. E' un ambiente molto tranquillo e sano per far crescere le nuove leve.

Ritornare in cadetteria, naturalmente, è molto complicato e in Serie C ogni anno la competizione è altissima, con club più blasonati pronti a riscattarsi. Resta un campionato importante per la città di Chiavari ma ciascuna stagione può regalare sorprese inaspettate. Sognare non costa e le ambizioni per fare del proprio meglio non mancheranno di sicuro.

Mamuka Jugeli, agente di Khvicha Kvaratskhelia, ha dichiarato che il  georgiano ha intenzione di trovare un'altra squadra, mentre il Napoli ha prontamente ribattuto che i contratti vanno rispettati e che le decisioni sulle sorti future dei propri tesserati spettano al club. Cosa ne pensa Ighli Vannucchi a riguardo?

Se fossi al posto di Kvaratskhelia mi blinderei al Napoli a vita. La riconoscenza nel calcio è una componente che vale più dei soldi e dei trofei. Lui ha fatto impazzire di gioia tutti i tifosi azzurri e mai potrà essere dimenticato, ma è anche vero che il club gli ha dato la possibilità di farlo diventare subito un grandissimo. Non giocare la Champions può essere frustrante, non lo dubito, ma non deve dimenticare che resterebbe in forza in uno dei club più prestigiosi del panorama calcistico globale.

Sono dichiarazioni gravi che possono creare seri problemi anche nello spogliatoio, oltre che ledere l'immagine del calciatore stesso. Le persone demotivate destabilizzano tutti e creano grandi malumori. Il club ha fatto benissimo a ricordare che i contratti vanno rispettati e spero che Conte possa essere il tramite giusto per risolvere questa vicenda molto delicata tra le parti.

E' stato gentilissimo per aver condiviso i Suoi pensieri. La Redazione ringrazia Ighli Vannucchi per l'intervista.

"E' stato un piacere anche per me!"