Intervista esclusiva ad Andrea Zambonin: "Nel Summer Tour cerco un posto da titolare"
Intervista esclusiva ad Andrea Zambonin, seconda linea della Nazionale maschile di rugby e delle Zebre Parma. Alla vigilia del Summer Tour ci ha raccontato come si è preparato il gruppo alla tournè oltreoceano e di come la squadra abbia ormai recepito gli insegnamenti del ct Quesada.
In esclusiva ai nostri microfoni è intervenuto Andrea Zambonin, il giocatore delle Zebre Parma ormai punto fermo della Nazionale di rugby del ct Gonzalo Quesada. Ruolo seconda linea, lo abbiamo ascoltato alla vigilia del Summer Tour che ha portato gli azzurri oltreoceano per le sfide a Samoa, Tonga e Giappone
Andrea siete alla vigilia del Summer Tour, pronti?
Abbiamo lavorato bene nel ritiro dell’Aquila e siano contentissimi di avere la possibilità di affrontare squadre prestigiose come Samoa, Tonga e Giappone. Sarà una grandissima emozione per il gruppo e in particolare per me. E’ il primo tour oltreoceano dopo la pandemia quindi siamo felici anche per questo. Due estati fa avevamo fatto sempre un tour estivo ma più vicino come distanza geografica affrontando Portogallo, Romania e Georgia.
Avete già studiato gli avversari ?
All’Aquila più che altro ci siamo concentrati su noi stessi, a trovar le giuste alchimie e a cementare il gruppo. Una volta arrivati in Nuova Zelanda cominceremo a preparare la sfida contro Samoa. Saranno test impegnativi ma ci sentiamo pronti.
Ormai sei un punto fermo di questa Nazionale, quali i tuoi obiettivi a breve termine ?
Sono innanzitutto molto contento di ricevere fiducia da parte del ct Quesada. Sto facendo sempre più esperienza e anche al Sei Nazioni avrei dovuto giocare tutte le partite se non avessi avuto problemi fisici. Ora vorrei alzare l’asticella e il mio obiettivo per questo Summer Tour sarebbe quello di giocare in qualche partita da titolare in modo da poter dimostrare di essere all’altezza di queste grandi squadre.
Dopo lo splendido 6 Nazioni ci sono ancora margini di miglioramento per questo gruppo?
Di questo ne sono certo, siamo una squadra con molti giovani e molto potenziale. Sono convinto che questa Italia se la possa giocare con tutti e sicuramente abbia ancora margini di miglioramento.
Cos’ha portato il ct Quesada ?
Lui e’ un allenatore latino e il suo modo di vedere il rugby si è incastrato bene con le nostre caratteristiche. Ormai da quando è arrivato e’ passato qualche mese e stiamo assimilando sempre meglio le sue idee. Siamo certamente sulla strada giusta.
La Rangers Vicenza, squadra che ti ha lanciato, giocherà anche il prossimo anno nella massima serie per il cambio di formula del campionato. Valuti positivamente l’allargamento a 10 squadre e il ritorno della Coppa Italia?
Le nuove promesse del nostro rugby avranno modo di mettersi in mostra e di giocare con squadre di livello. Penso che siano dei cambiamenti positivi per l’intero movimento.