Intervista esclusiva a Tullio Marino: "L'obiettivo è la salvezza, le Coppe sono un premio"
Ai microfoni di SuperNews è intervenuto in esclusiva Tullio Marino, general manager della New Basket Brindisi. Si è parlato di cosa ci si aspetta dalla squadra in questa stagione, della prima partita in Fiba Europe Cup fino al campionato. Ecco le dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni.
In esclusiva ai microfoni di SuperNews è intervenuto Tullio Marino. General manager della New Basket Brindisi, squadra in crescita, che lo scorso anno è arrivata a giocarsi i quarti di finale playoff contro la Virtus Bologna. Quest'anno invece nelle prime tre gare di campionato di basket sono arrivate altrettante sconfitte. Trend da invertire a cominciare dalla trasferta di Napoli. Intanto c'è stato anche l'esordio stagionale in Fiba Europe Cup. Ecco le dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni da Tullio Marino.
Tullio Marino, mercoledì sera grande prestazione della New Basket Brindisi nell'esordio stagionale in Fiba Europe Cup contro il Casademont Zaragoza, squadra peraltro accreditata per vincere il trofeo in palio. E' arrivata la sconfitta solo all'overtime. Come commenta la gara?
Commentiamo una sconfitta è vero, ma finalmente abbiamo visto una buona reazione della squadra che ha espresso il proprio valore in campo, sia come individualità che come gruppo. Di fronte, come detto avevamo una squadra costruita per arrivare fino in fondo alla competizione con giocatori esperti del palcoscenico europeo. Ci dispiace non aver dato una gioia importante al pubblico, fantastico nell’occasione, ma dobbiamo portarci dietro la buona prestazione.
Giocare in Europa ha un sapore diverso dalla Serie A, come ha vissuto la serata di mercoledì?
Sono ormai anni che partecipiamo alle coppe europee e anche quest'anno ci teniamo molto. Per noi l'Europa rappresenta un momento di visibilità, ma anche l’opportunità di aprire il palazzetto a tanti giovani che dobbiamo avvicinare a questo sport. Nelle competizioni europee abbiamo una disponibilità di posti maggiori e possiamo fare delle iniziative diverse, come group ticket legati alle scuole e alle società sportive, cosa che in campionato è più difficile portare a termine.
Facciamo un passo indietro, avete giocato molto bene le qualificazioni per la Basketball Champions League, anche se è arrivata la sconfitta in finale. In campionato invece sono arrivate tre sconfitte su altrettante partite. Cosa è successo?
Dopo le fatiche delle qualificazioni europee abbiamo iniziato il campionato con una sconfitta contro Reggio Emilia. Partita giocata in condizioni non proprio ottimali, in quanto venivamo da più di 15 ore di trasferta per rientrare dalla Turchia. Purtroppo anche le due partite successive non siamo riusciti a giocarle nelle migliori condizioni. La squadra non si è mai allenata la completo e a questo livelli paghi dazio. Dobbiamo ripartire dalla buona prestazione con Saragoza. Nonostante le due assenze, quantomeno eravamo riusciti ad allenarci in condizioni normali e sul campo si è vista finalmente maggiore brillantezza e corsa.
Dopo la gara di mercoledì, domenica si va a Napoli e poi di nuovo fuori casa in Europa. Pensa che il doppio impegno potrà influire nella testa e nelle gambe dei giocatori già a partire dalla prossima sfida? O che invece al contrario sarà uno stimolo ulteriore per creare un trend positivo?
Quando decidi di fare le Coppe sai molto bene che giocherai una volta ogni tre giorni almeno fino a Natale. Noi abbiamo costruito un roster in grado di poter affrontare le due competizioni. Eravamo ben consapevoli che le fatiche del Qualification Round si sarebbero fatte sentire all'inizio della stagione, purtroppo gli strascichi sono stati più lunghi del previsto. Al rientro dalla Turchia abbiamo avuto diversi atleti con il Covid e questo non ci ha permesso di riprendere gli allenamenti nel migliore dei modi.
Lo scorso anno vi siete spinti fino ai quarti di finale dei playoff contro la Virtus Bologna. L'obiettivo dichiarato per questa stagione?
Lo scorso anno abbiamo fatto un buon campionato, soprattutto nella seconda parte. All'inizio abbiamo fatto male, poi con un paio di modifiche all’assetto abbiamo trovato l’incastro giusto. Da gennaio in poi abbiamo inanellato una serie di risultati utili che ci hanno portato a giocare i playoff contro la Virtus Bologna. Quest'anno l'obiettivo iniziale della stagione è sempre quello della salvezza, così come lo è stato per tutti gli anni precedenti della nostra Serie A. Dopo questo avvio complicato ovviamente il pensiero comune è legato al raggiungimento di questo obiettivo.
Dopo l'ultima sconfitta contro Pesaro, coach Corbani ha dichiarato: "Dobbiamo essere più pericolosi in attacco e trovare soluzioni alternative per aiutare i nostri lunghi. Zero scuse o alibi, ora siamo questi". Si ritrova in queste parole?
La squadra ha giocato una brutta pallacanestro, nessuna scusa. Anche quando ci sono delle assenze si deve trovare un’alchimia che possa reggere e con Pesaro si è visto molto poco. Coach e assistenti ne sono consapevoli ed in effetti già con Saragoza abbiamo visto dei miglioramenti.
Secondo lei cosa manca in questo momento a una squadra come Brindisi, non solo a livello tecnico?
Oggi sicuramente ci manca un pò di fortuna, non l'abbiamo avuta in questo primo mese nel quale non ci siamo mai allenati al completo. Gli infortuni ci hanno già costretto ad effettuare un nuovo arrivo, ora abbiamo di nuovo un giocatore importante infortunato e stiamo valutando molto attentamente l’evolversi della situazione.
Un giocatore su tutti che potrebbe prendere in mano la squadra in questo momento?
Non vedo un giocatore in particolare che può prendere in mano la squadra, o meglio non si può dipendere solo da un giocatore. La squadra tutta insieme, grazie alla forza del gruppo, deve risollevarsi, un pò come è successo lo scorso anno.