Nicola Corrent a SuperNews: "Milan, reazione positiva. Spalletti inimitabile, il Napoli deve voltare pagina. Salernitana e Verona da salvezza"

Ai microfoni di SuperNews è intervenuto in esclusiva l'allenatore Nicola Corrent, ex calciatore, tra le altre, di Milan, Monza, Salernitana, Napoli e Verona. Dal momento della squadra di Pioli all'analisi sulle prestazioni di Osimhen e Kvaratskhelia. Ecco le dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni.

In esclusiva ai microfoni di SuperNews è intervenuto Nicola Corrent. L'ex calciatore, cresciuto nel Milan, in carriera ha indossato, tra le altre, le maglie di Monza, Salernitana, Napoli, Verona e Carrarese. Una volta appese le scarpette al chiodo, Corrent ha intrapreso il percorso da allenatore. L'ex calciatore ha allenato le giovanili del Verona, dal 2019 al 2022, poi la prima squadra del Mantova, in Serie C, nella stagione 2022/2023.

Dopo la pesante sconfitta nel derby, per il Milan è arrivato il pareggio in Champions col Tottenham e la vittoria di misura col Verona. La squadra di Pioli ha reagito nel modo giusto? Che tipo di campionato sarà quello dei rossoneri a tuo parere?

"La reazione del Milan è stata positiva. Ha subito una sconfitta davvero pesante nel derby e subito dopo ha affrontato un avversario impegnativo come il Tottenham in Champions, riuscendo a tener testa e a tratti a dominare gli inglesi. In campionato contro il Verona non ha dato spettacolo, però la prestazione è stata concreta. L'importante era mettere in cassaforte i tre punti, per mitigare e in parte superare la delusione della sconfitta con l'Inter. Dai rossoneri mi aspetto un campionato di vertice, non potrebbe essere altrimenti".

Arrigo Sacchi ha recentemente dichiarato che “il Milan non ha gioco”, sei d’accordo con questa affermazione?

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"Pioli sa bene cosa fare e lo ha ampiamente dimostrato finora. Sotto gli occhi di tutti c'è la sconfitta nel derby, ma credo che il Milan stia attraversando un momento di forti cambiamenti, soprattutto sotto il profilo dell'interpretazione del gioco, sempre più tecnico e veloce. E' una squadra che sta cercando di avvicinarsi il più possibile a quelli che sono gli standard europei. Quando le partite non vengono approcciate nel modo giusto corrono il rischio di subire pessimi risultati. Pioli deve tener conto del fatto che anche in Italia il livello del campionato si è alzato notevolmente".

Alla luce del brillante finale della scorsa stagione, ti aspettavi un avvio di campionato diverso da parte del Monza di Palladino? In estate si è parlato tanto di Europa, può essere un obiettivo concreto?

"Il Monza sta facendo un lavoro straordinario. Palladino, che arriva dal campionato Primavera, ha avuto un impatto molto positivo con la Serie A. Alle spalle c'è sicuramente una società forte e molto competente. La strada intrapresa è sicuramente indirizzata ad ottenere risultati importanti. Raggiungere l'Europa è sempre difficile. Ci sono squadre più attrezzate e abituate a certi obiettivi. Però il Monza potrebbe essere una sorpresa in tal senso".

La Salernitana ha i mezzi per invertire la rotta e raggiungere una salvezza tranquilla? Quanto ha pesato finora l’assenza di Dia?

"Lo scorso campionato è stato ottimo. Quest'anno la Salernitana ha fatto tanti cambiamenti. Come sottolineato anche dal mister, ci sono troppi giocatori di nazionalità diversa, ci vuole un po' più di tempo per trovare un vero e proprio assetto di squadra. I risultati stentano ad arrivare, ma tra i granata ci sono tanti calciatori di qualità. Paulo Sousa poi è un allenatore capace che ha sempre fatto bene. C'è tutto il tempo per recuperare. Sicuramente finora ha pesato l'assenza di Dia, non solo in campo ma anche per lo spogliatoio. E' un giocatore importante anche fuori dal terreno di gioco, quanto accaduto nelle ultime settimane di certo non ha fatto bene alla squadra".

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Ancora un passo falso per il Napoli di Rudi Garcia, cosa ne pensi della netta involuzione dei partenopei rispetto alla passata stagione?

"Garcia è un allenatore di livello internazionale, ha le competenze per sistemare questo avvio difficoltoso. Il Napoli l'anno scorso ha fatto un qualcosa di unico. Ha fatto un campionato incredibile e difficilmente ripetibile: dal punto di vista del gioco e delle emozioni. L'eredità che ha lasciato Spalletti è sicuramente pesante. Tutto l'ambiente deve cercare di voltare pagina. La squadra è forte, prima o poi i valori verranno fuori. L'obiettivo primario dev'essere migliorare l'attuale classifica".

Finora in casa azzurra hanno steccato anche i top come Osimhen e Kvaratskhelia, sapranno riprendersi la scena?

"Le prestazioni individuali devono sicuramente migliorare, di conseguenza miglioreranno anche le prestazioni della squadra. Per Osimhen è solo una questione di tempo. Ha tutte le caratteristiche per confermarsi come un top player del nostro campionato. Per Kvaratskhelia è soltanto un momento di flessione, è un giocatore di grande talento e aggressività. L'anno scorso era una sorpresa, confermarsi è sempre complicato. Gli allenatori ti studiano, gli avversari imparano il tuo modo di giocare. Un vero top player deve trovare la chiave per sorprendere ancora".

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L'inizio di campionato del Verona è stato sicuramente positivo. Puntare su Baroni è stata la scelta giusta per i gialloblù?

"Baroni ha sempre fatto ottimi risultati. E' un allenatore concreto, capace di innovarsi. Ha adeguato il gioco alle caratteristiche degli uomini a disposizione, cambiando idee sull'assetto tattico rispetto alla preparazione estiva. Sintomo certamente di grande intelligenza. La stagione del Verona lo scorso anno è stata difficile, la squadra si è aggrappata alla salvezza con le unghie e con i denti. La squadra farà tesoro di quanto accaduto lo scorso anno. L'obiettivo è quello di fare un campionato più tranquillo".

Chi può essere l'uomo salvezza del Verona a tuo parere?

"Il collettivo sarà l'arma per centrare la salvezza. Poi ci sono indubbiamente calciatori molto interessanti, dal punto di vista della qualità, della forza e della fisicità come Ngonge, Folorunsho e Hien".

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro? Sei pronto a tornare in panchina?

"Sono in attesa di trovare una nuova avventura. C'è grande voglia di tornare in panchina. Mi sto aggiornando per farmi trovare pronto quando avrò la prossima opportunità".