Pallanuoto, Mondiali: Finale Italia-Croazia 13-15. Soltanto medaglia d'Argento per il Settebello. Di nuovo fatali i tiri di rigore

Di nuovo una finale che sa di beffa per la Nazionale Italiana maschile di Pallanuoto. Il Settebello cede soltanto ai tiri di rigore, dopo l'11-11 mozzafiato dei tempi regolamentari. La Croazia alza verso il cielo di Doha il titolo Campione del Mondo per la terza volta, mentre per gli Azzurri si tratta della quarta medaglia d'argento.

La finale dei Mondiali di Pallanuoto maschile recita questo risultato: Italia-Croazia 13-15. Purtroppo, è un punteggio che sa di beffa per il Settebello guidato da Alessandro Campagna. Gli spettri dell'ultima finale di Budapest del 2022 contro la Spagna si ripropongono a Doha, dove gli uomini di Ivica Tucak riescono a portare a casa il 3° titolo di Campioni del Mondo, dopo quelli ottenuti nel 2017 e nel 2007.

Pallanuoto, Mondiali: Finale Italia-Croazia 13-15

E' stata una gara tra veri gladiatori, con un 11-11 dei tempi regolamentari che testimonia l'intensità e l'equilibrio tra le due Nazionali. "Settebello e "Barakude" hanno offerto uno spettacolo di altissimo profilo, con emozioni susseguite su entrambi i fronti. Nella serie dei tiri dai cinque metri, sono state decisive le esecuzioni fallite da parte di Echenique, con pallone sulla traversa, e di Di Fulvio, con la respinta del portiere Anic.

Parte subito forte la Croazia che, dopo 40'', va in vantaggio con Kharkov; l'Italia non si lascia intimorire e reagisce in pochissimo tempo con Di Fulvio. Ancora Kharkov per il nuovo vantaggio, poi Presciutti e Fondelli chiudono i primi 8 minuti sul 3-2 per il Settebello.

Il secondo periodo è avvincente: sempre Kharkov porta il punteggio sul 3-3 ma Di Fulvio non ci sta ed è 4-3; Marinic Kragic ribalta il risultato sul 5-4 per la Croazia con una doppietta personale ma, prima dell'arrivo della metà gara, di nuovo Presciutti mette i conti in pari: 5-5.

La ripresa si riapre sulla falsariga del primo tempo. Di nuovo croati in vantaggio 5-6 con il mattatore Kharkov. L'indemoniato Di Fulvio, però si procura due rigori nel giro di una lancetta d'orologio: a Fondelli il delicato compito di trasformarli: è 7-6 Italia. I croati si ricompattano e vanno di nuovo in vantaggio grazie alle reti di Vrlic e Buric: a un periodo dalla fine è 7-8 per la Croazia.

Ultimo atto scintillante e carico di emozioni. Di nuovo pari per l'Italia con Marziali, 8-8; Biljanka riporta sopra di uno i suoi ma ancora Fondelli tira dal suo cilindro il 9-9. L'espulsione di Velotto facilita il compito dei croati che, con Marinic Kragic, si portano di nuovo avanti. Ancora cuore Italia, prima con Condemi per il 10-10 e poi con il rigore di Fondelli per l’11-10. Quest'ultimo viene espulso. Sembra fatta ma a 5″ dalla sirena, Buric trova il jolly che vale un incredibile 11-11. Si va ai tiri di rigore.

Il primo errore è della Croazia con Fatovic, ma i successivi tiri Azzurri di Echenique prima e di Di Fulvio poi mettono nelle condizioni Zuvela di realizzare la rete decisiva che regala il titolo di Campione del Mondo alla Croazia.