Intervista esclusiva a Ricky Buscaglia: "Inter, che rimpianti con l'Atletico. Pioli-Milan, sarà addio. L'Italia agli Europei dovrà..."
La nostra redazione ha avuto il piacere di intervistare Ricky Buscaglia, giornalista sportivo nonché uno dei migliori telecronisti per DAZN: ecco le sue parole in merito ad alcuni temi della nostra Serie A, ora che la pausa per le Nazionali volge al termine e siamo pronti per rituffarci nel campionato.
La nostra redazione ha avuto il piacere di intervistare il giornalista sportivo e telecronista di DAZN Ricky Buscaglia. Tanti i temi da affrontare: il crollo della Juve, la situazione delle milanesi e delle romane, l'Italia diSpalletti verso gli Europei. Ecco le sue parole in merito a questi argomenti.
La Juve negli ultimi due mesi ha avuto un tracollo: riuscirà ad andare comunque in Champions?
Assolutamente sì, non ho dubbi. La squadra ha mostrato dei valori di un certo tipo per tutto l'anno, non può essere certamente questa che abbiamo visto nelle ultime gare con una media sotto al punto a partita. Magari nella prima parte dell'anno aveva over performato, ma sono comunque sicuro che qualcosa di positivo succederà da qui alla fine dell'anno. La Juve si riprenderà, la Champions League non è in discussione.
Quante responsabilità ha Allegri di questo disastro delle ultime 8 gare?
Non c'è mai la responsabilità di un uomo solo, anche se questo è l'allenatore. Io penso che si sia semplicemente spento l'interruttore: la sconfitta di Milano ha influito, ha lasciato tracce pesanti: ha distrutto sogni e ambizioni che per un certo periodo di tempo sembravano legittimi. La Juve ci sta mettendo un po' di tempo per assorbire questa botta, ma il valore della squadra non è quello delle ultime giornate, ne sono sicuro. Addossare responsabilità a un uomo solo è sbagliato: c'è stato un clic mentale generale.
Inzaghi, secondo te, ha tanti rimpianti per l’eliminazione con l’Atletico? Oppure la vittoria dell’agognato Scudetto basterà per celebrare un’ottima stagione dell'Inter?
La sconfitta con l'Atletico lascia rimpianti, sicuramente. L'Inter, per qualità di gioco e valori dei calciatori, aveva dimostrato di essere una delle squadre migliori d'Europa: qualche rimpianto c'è, per forza. Però lo Scudetto era l'obiettivo primario, lo stanno raggiungendo e anche con largo anticipo: i nerazzurri non arriveranno alla 38^ a vincere il campionato, sicuramente. La stagione è quindi positiva, in ogni caso.
Le romane hanno cambiato entrambe allenatore: la Roma vola con DDR, la Lazio aspetta di vedere cosa succederà con Tudor. Dove pensi che arriveranno a fine stagione?
Entrambe hanno competizioni importanti extra-Serie A: la Lazio è in semifinale di Coppa Italia, la Roma è ai quarti di Europa League. Questo influirà certamente sul campionato. Poi comunque le due squadre sono su due percorsi diversi: la Roma è lanciata con De Rossi, la Lazio deve ancora fare i primi metri. Io non sottovaluterei, comunque, il fatto che entrambi hanno obiettivi diversi dal campionato ma che sono fortemente gustosi ed attrattivi. Difficile dire cosa succederà da qui alla fine, sono su due percorsi diversi.
Se il Milan arrivasse secondo e riuscisse ad arrivare almeno in semifinale di EL, come giudicheresti la stagione dei rossoneri? Terresti Pioli o, indipendentemente dai risultati, pensi sia finito il suo ciclo?
Io non so cosa farà o deciderà la società in merito a Pioli. So che ci sono delle chiacchiere intorno alla società Milan, quindi forse bisognerà prima capire chi effettivamente comanderà. Su Pioli, dico che una parte della tifoseria è arrivata ad una fase che potremmo definire "di sopportazione": non c'è più feeling, si sopportano e basta. Io ho la sensazione che a fine anno le strade potrebbero separarsi, indipendentemente dai risultati dell'Europa League. Detto questo, il lavoro di Pioli secondo me andrà considerato tra qualche tempo: guardandosi alle spalle, credo che si capirà che il suo operato è stato tutt'altro che negativo. Lo Scudetto è arrivato, e ora il Milan ha la Coppa su cui può concentrare quasi tutte le energie visto che la Champions League è abbastanza al sicuro: il confronto con la Roma comunque sarà molto duro.
Ti è piaciuta la Nazionale in queste due gare tra Venezuela e Ecuador? Giusto proseguire con il 3-4-2-1 invece del 4-3-3 spallettiano?
Partiamo da una premessa: la sosta delle Nazionali a marzo va cancellata. Non sono partite credibili come quelle di novembre: anche solo inconsciamente, il rischio infortuni è troppo elevato in questo momento della stagione: per questo, la sosta Nazionali di marzo va ripensata, per non dire cancellata. Al netto di questa considerazione, è evidente che nel momento in cui quasi tutti i nostri difensori convocabili giocano a 3 nei club, bisogna prenderne atto: Spalletti ha il merito di non essere un integralista, perciò fa bene a giocare a 3. Inoltre, nel 2024, parlare di difesa a 3 o a 4 in maniera così schematica non ha senso: la Nazionale ha proposto intrecci di posizioni, idee di gioco interessanti. E questo è solo il seme piantato da Spalletti, che poi dovrà sbocciare in estate quando avrà più tempo e più allenamenti per plasmare la sua squadra. Ad Euro2024, l'unica possibilità che abbiamo è giocare come una squadra di club: gli altri hanno il talento, noi le idee di gioco.
Retegui, Scamacca, Immobile, Lucca, Raspadori, Kean: se fossi il CT Spalletti, chi ti porteresti in Germania il prossimo giugno come punta?
In questo momento, Retegui e Scamacca. Per come stanno giocando adesso, porterei loro due. Poi, per portarne un terzo, mi porterei Raspadori: io a lui non rinuncerei mai: dove lo metti, sta. È un giocatore che può spaccare la partita dalla panchina, sa far bene sui calci piazzati, può fare l'esterno, può fare la seconda punta, può fare la punta, è opportunista, e ha fatto parte del gruppo dell'ultimo Europeo. Sarà importante portarsi gente che ha già vinto l'Europeo, e Raspa faceva parte di questo gruppo, anche se in misura più marginale. Detto questo, ripeto, le prime due maglie che porto in attacco sono quelle di Retgui e Scamacca.