Intervista esclusiva a Alessandro Budel: "L'Italia può arrivare fino in fondo. Juve, a Thiago Motta servirà tempo. Parma da salvezza tranquilla, Nicola per la panchina del Cagliari"
Intervista esclusiva all'ex centrocampista di Parma, Genoa, Cagliari, Empoli e Brescia, Alessandro Budel. Dall'avventura azzurra ad Euro 2024 alle panchine di Fonseca, Conte e Thiago Motta, passando per il neopromosso Parma e il Brescia di Maran: ecco le sue dichiarazioni.
In esclusiva ai nostri microfoni è intervenuto Alessandro Budel. L'ex calciatore, che vanta più di cento presenze in Serie A, in carriera ha indossato, tra le altre, le maglie di Parma, Genoa, Cagliari, Empoli e Brescia. Dalla Nazionale di Spalletti alla situazione in casa Juventus, passando per la recente promozione in massima serie del Parma e il prossimo campionato del Brescia: ecco le dichiarazioni del commentatore tecnico di DAZN.
Dopo la vittoria all'esordio contro l'Albania, l'Italia sfida la Spagna di de la Fuente. Che tipo di partita dovranno fare gli azzurri? Dove può arrivare la Nazionale guidata da Luciano Spalletti?
"Naturalmente quella contro la Spagna sarà una partita molto complicata, gli iberici sono la squadra più forte del girone e tra le più forti dell'intero Europeo. Non sarà facile per gli azzurri. E' importante che ci sia stata una reazione immediata dopo il gol subito dopo pochi secondi contro l'Albania. Conquistare subito i tre punti per una squadra giovane come l'Italia può dare grande entusiasmo per i prossimi impegni. Difficile decifrare quello che sarà il cammino della squadra di Spalletti, molto dipenderà anche dagli accoppiamenti in caso di superamento del girone. Il primo obiettivo deve essere quello di arrivare alla fase successiva, poi si vedrà. La Nazionale azzurra ha potenziale e può arrivare anche fino in fondo".
Il Milan ha puntato su Fonseca per la panchina, è un profilo che ti convince? Zirkzee sarebbe l'ideale per il dopo Giroud?
"Non mi aspettavo che la scelta per la panchina del Milan potesse ricadere su Fonseca. Si tratta di un allenatore offensivo, capace di attuare un gioco fluido e volto all'attacco, come dimostrato in passato anche alla Roma. Non è abituato, però, ad allenare all'italiana, deve migliorare sul sistema difensivo. Pensavo che i rossoneri virassero con più forza su Thiago Motta o su De Zerbi dopo il divorzio dal Brighton. Zirkzee per il dopo Giroud? E' un nome di spessore, tra gli attaccanti più forti del nostro campionato. Ha grandi prospettive, alla lunga potrebbe fare anche meglio del francese".
Il Napoli ha puntato su Antonio Conte, l'allenatore può riportare subito gli azzurri al successo? Cosa ne pensi delle voci legate alle possibili partenze di Kvaratskhelia e Di Lorenzo?
"Con la scelta di Antonio Conte il Napoli ha fatto un passo avanti molto significativo. Gli azzurri hanno lanciato un chiaro segnale a tutte le big del nostro campionato, il prossimo anno lotteranno sicuramente anche loro per lo scudetto. Sarà importante mantenere un rapporto equilibrato tra l'allenatore e De Laurentiis, che ha un carattere fumantino. Conte è un ottimo professionista ed è abile a gestire situazioni del genere. Di Lorenzo e Kvaratskhelia sono due giocatori sui quali il Napoli deve puntare. Di Lorenzo è il capitano e l'anima della squadra. Può essere un giocatore fondamentale per Conte. Stesso discorso vale per Kvaratskhelia che deve cercare la definitiva consacrazione nella prossima stagione ed è giusto che lo faccia in maglia azzurra".
Che tipo di impatto avrà Thiago Motta con il mondo Juve? Cosa ne pensi della possibile cessione di Chiesa e del probabile arrivo di Koopmeiners?
"A Thiago Motta servirà tempo, non avrà un impatto immediato a mio parere. Deve lavorare sulla squadra, è importante che la società gli dia fiducia. Chiesa? La Juve deve puntarci. I bianconeri devono fare affidamento sulla sua forza e la sua capacità di fare la differenza. Koopmeiners sarebbe un colpo importante, è ambito da tantissime squadre. Credo sia il tassello giusto per far fare il salto di qualità al centrocampo bianconero".
Il Parma, dopo due anni, è tornato in Serie A. Che tipo di campionato sarà quello dei ducali la prossima stagione?
"Il Parma è una squadra forte, con tanti giocatori interessanti e di grande prospettiva, ma comunque già pronti per giocare in Serie A. Credo che i ducali possano puntare ad una salvezza tranquilla, senza grossi problemi. Il paragone che può essere fatto è quello col Genoa di Alberto Gilardino che da club neopromosso ha disputato un ottimo campionato, mantenendo sempre una buona posizione di classifica. Il progetto a lungo termine in casa gialloblù è sicuramente interessante".
Il Cagliari sembra voler puntare su Davide Nicola per il post Ranieri, sarebbe la scelta più appropriata per il progetto rossoblù?
"Credo che Davide Nicola possa essere un ottimo allenatore per una squadra e per una piazza come quella di Cagliari, abituata a lottare per la permanenza in massima serie. Giulini è un presidente capace, che ha visione. I tifosi devono avere fiducia nella società. Quest'anno mi aspettavo che il Cagliari alla fine riuscisse a salvarsi. Il campionato appena terminato è stato l'ennesimo capolavoro di Claudio Ranieri. Nonostante le difficoltà iniziali, i rossoblù hanno saputo rialzarsi alla grande".
Il Brescia ha rimpianti legati ai playoff? La squadra di Maran può puntare alla Serie A nella prossima stagione?
"Il Brescia veniva dal ripescaggio dalla C ed è partito sicuramente a fari spenti, senza grosse pretese. Arrivare a disputare i playoff ha rappresentato sicuramente un grande traguardo, un successo. Non credo ci siano grossi rimpianti su come sia andata. Maran già conosce l'ambiente, con i giusti tasselli la squadra può ambire a lottare per la promozione in Serie A. Certo, ci sono club come Sassuolo e Sampdoria e non sarà facile, ma i lombardi ci proveranno sicuramente".