Intervista esclusiva a Luciano Zauri: "Lazio non da Champions. Zaccagni capitano? Scelta giusta. L'Atalanta farà grandi cose, Zaniolo può ritrovare la Nazionale. Sampdoria da Serie A"
Luciano Zauri, ex allenatore dell'Hamrun Spartans ed ex calciatore di Atalanta, Lazio e Fiorentina, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni. Tanti i temi trattati tra campionato e mercato appena concluso: il nuovo corso della Fiorentina, la fascia di capitano affidata a Zaccagni, l'esonero di Pirlo e gli obiettivi stagionali dell'Atalanta.
In esclusiva ai nostri microfoni è intervenuto l'allenatore ed ex calciatore Luciano Zauri. Reduce dalla positiva esperienza a Malta, alla guida dell'Hamrun Spartans, club con il quale ha vinto campionato e Supercoppa nazionale, in passato Zauri ha vestito in Serie A le maglie di Atalanta, Lazio e Fiorentina, collezionando anche cinque presenze in Nazionale maggiore. Dalle aspettative sulla squadra di Gasperini alla nuova Lazio targata Marco Baroni, passando per le chance promozione della Sampdoria e l'obiettivo Europa della Fiorentina: ecco le dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni.
Al netto dei cambiamenti in panchina che hanno coinvolto le big, qual è la squadra che ti ha sorpreso di più in queste prime tre giornate di campionato? Qual è, a tuo parere, la favorita per lo scudetto?
"In campionato sono partite bene soprattutto Inter e Juventus. L'Inter, in particolare, sembra aver mantenuto il trend della scorsa stagione, facendo già vedere quanto di buono mostrato anche in passato. I bianconeri hanno affrontato la Roma e due squadre sulla carta abbordabili, però, nonostante i tanti cambiamenti, mi è sembrata già una squadra molto organizzata e sul pezzo. Il Milan di Fonseca lo vedo un po' indietro nelle gerarchie rispetto alle altre big. Il Napoli dopo la partenza shock di Verona ha ripreso un cammino di vertice e credo manterrà questi standard fino alla fine. Per me, tuttavia, la favorita per lo scudetto rimane l'Inter, che lo scorso anno ha stracciato il campionato. Il modo di giocare dei nerazzurri è sempre quello, in più hanno anche migliorato la rosa con qualche innesto di esperienza".
L'Atalanta si confermerà ad alti livelli? Che tipo di stagione ti aspetti dai nerazzurri tra campionato e Champions?
"L'Atalanta è stata penalizzata dalle uscite, come quella di Koopmeiners, e da alcuni intoppi, come quelli relativi all'infortunio di Scamacca e la quasi cessione di Lookman. Tuttavia, ci sono stati anche innesti interessanti, che a lungo andare daranno sicuramente una mano alla causa. In queste prime partite la squadra è sembrata un po' spaesata, ma sono sicuro che la Dea possa fare ancora una volta un ottimo campionato e anche un cammino positivo in Champions. Gasperini ci regalerà anche quest'anno qualcosa di importante".
L'Atalanta ha aggiunto in organico tanti profili interessanti. In particolare, ritieni che Zaniolo possa ritrovarsi sotto la guida Gasperini?
"Zaniolo in carriera ha fatto intravedere cose molto importanti, senza però mai arrivare fino in fondo. Con la "cura Gasperini" credo possa ritrovare anche una maglia in Nazionale perché le qualità ci sono tutte. Non è mai esploso realmente, ma ha le carte in regola per diventare un grande calciatore"
Dopo la gestione Sarri, la Lazio è stata affidata a mister Baroni: cosa ne pensi dell'allenatore ex Verona? L'obiettivo potrebbe essere quello di ritornare in Champions?
"Baroni non ha goduto di particolare entusiasmo e calore al suo arrivo, ma è un allenatore che mi piace molto. Anche nelle passate stagioni, tra Lecce e Verona, ha fatto un ottimo lavoro. La Lazio è una squadra interessante e profondamente rinnovata, con cambiamenti importanti anche nel sistema di gioco, un po' di rodaggio è necessario. Champions? Non credo la Lazio abbia una rosa all'altezza per ambire ad un posto Champions. La qualificazione rimane un sogno che va vissuto giornata dopo giornata. Molto dipenderà anche dal rendimento dei nuovi innesti. Credo sia più realistico un sesto/settimo posto, ma ambire a qualcosa in più è sicuramente legittimo".
Castellanos e Dia formano la nuova coppia gol dei biancocelesti, è un attacco che ti entusiasma? Cosa ne pensi dell'addio di Immobile?
"Si tratta di una coppia ancora da decifrare, la prima apparizione però è stata molto positiva. Quando hai giocatori forti è un peccato non utilizzarli, spero Baroni possa trovare la quadra per schierarli tutti assieme, senza perdere troppo in termini di equilibrio. Immobile? Tutto finisce nella vita. Entrambe le parti hanno deciso di cogliere un'occasione di mercato. Chi ci perde è soprattutto la tifoseria perché Immobile ha fatto la storia di questo club".
La Lazio ha affidata a Zaccagni la fascia di capitano, scelta giusta da parte della società?
"Zaccagni è un giocatore importante, è giusto che la società cerchi anche di responsabilizzarlo. Nelle ultime due stagioni è sempre stato tra i migliori ed ha fatto vedere cose positive anche in Nazionale, nonostante la debacle agli Europei. Insomma, ben venga la fascia di capitano. Certo, si tratta di una responsabilità in più, ma credo che Zaccagni sia ormai abituato alle pressioni. La fascia poi può dare anche maggiori motivazioni e nuovi stimoli".
La Fiorentina è stata affidata a mister Palladino, qual è il tuo parere sull'ex Monza? Ti aspetti una squadra in grado di lottare per l'Europa?
"La Fiorentina è una squadra forte, che ha subito un cambiamento radicale dopo l'addio di Italiano. La società ha accontentato parecchio Palladino sul mercato, ora ci vuole un po' di pazienza per raccogliere i frutti. Firenze è una piazza molto esigente, dopo tre pareggi è ovvio che qualcuno cominci a storcere il naso. In ogni caso, c'è tutto il tempo per recuperare e seguire la scia delle grandi. Gosens? Un acquisto interessante, un giocatore che fa della forza e della quantità le sue armi migliori. Deve trovare la migliore condizione, ma si è presentato già con un gol. Sarà un giocatore fondamentale per Palladino".
La Sampdoria ha esonerato Pirlo dopo appena tre giornate di campionato, si tratta di una scossa necessaria per le sorti della stagione? Ti aspetti una squadra pronta a lottare per la promozione in A?
"Lo scorso anno la partenza a rilento è stata giustificata dalla delicata situazione del club e dai tanti infortuni, quest'anno Pirlo non ha avuto sconti. Dopo un mercato importante la società si aspettava di partire in maniera diversa. Esonerare il tecnico dopo appena tre partite lo trovo comunque ingiusto, ma alla fine è sempre l'allenatore che paga per tutti. La Sampdoria vuole tornare in A il prima possibile e ha tutti i mezzi per riuscirci già in questa stagione".
Sei reduce dall'esperienza a Malta, ora quali sono i tuoi progetti per il futuro?
"L'esperienza a Malta è stata molto positiva. L'obiettivo è quello di tornare presto in panchina, vediamo se in Italia o all'estero. Sono molto motivato e non vedo l'ora di ricominciare".