Intervista esclusiva a Ricky Buscaglia: "L'esonero di De Rossi uno shock, ma Juric merita questa possibilità"

Per commentare l'inizio della stagione 2024/25 di calcio è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni Ricky Buscaglia, commentatore televisivo ed esperto di calcio. Ci ha parlato dell'inizio del torneo e del nuovo ciclo della Nazionale targato Spalletti.

Per commentare l'inizio della stagione della nuova stagione di Serie A di calcio è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni Ricky Buscaglia. Il telecronista ha parlato dei primi risultati del campionato e delle Coppe, con uno sguardo rivolto anche al nuovo ciclo dell'Italia di Luciano Spalletti.

Buon giorno Sig. Buscaglia le chiedo subito un giudizio su questo inizio di serie A e se ci sono delle sorprese che non si aspettava.

Certamente la presenza del Torino in vetta è la grande sorpresa. Vanoli ne è il grande artefice, non dimentico dove ha preso il Venezia due anni fa e dove lo ha portato. Ho la sensazione che il Torino non sarà una meteora, può continuare a sognare e rimanere sicuramente in corsa per l'Europa. Le grandi stanno andando piano, la più alta in classifica è il Napoli a quota 10. I motivi sono diversi secondo me: tra questi, probabilmente per le squadre che fanno le Coppe una preoccupazione in più è data dalla nuova formula e dai mega gironi di Champions League ed Europa League. Si tratta di una novità quindi non si sa ancora bene come approcciarla. C'è da aggiungere che arriviamo da un'estate che tra Europei, Coppa America e Olimpiadi ha sfiancato alcuni interpreti.

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Che importanza può avere per la stagione del Milan la vittoria nel derby?

La vittoria é stata ossigeno puro per il Milan, perchè oltre ad essere giunta in uno scontro diretto è arrivata in un derby che si perdeva da sei volte consecutive. Ora sono molto curioso di vedere come la squadra gestirà emotivamente le prossime gare. È un attimo tornare nel buio, anche se penso che la scossa positiva ci sarà indubbiamente. Si è trattato di una vittoria inattesa ma del tutto meritata. Il Milan ha interpretato il derby da derby, l'Inter non l'ha fatto. Tuttavia per i nerazzurri, che hanno una grande tenuta mentale, non credo ci saranno grossi ripercussioni.

Come giudica l'esonero di De Rossi?

Non mi aspettavo assolutamente questo esonero, così come non mi aspettavo la settimana che la Roma ha avuto con le dimissioni del Ceo Lina Souloukou. Lasciando le vicende societarie fuori e concentrandosi sul campo, contro l'Udinese ho visto una grande prova di carattere. Secondo me è passata un po' troppo sotto traccia la figura di Ivan Juric, che reputo un ottimo allenatore. Ricordo il suo percorso iniziato con il Verona e con il Torino e di dove abbia lasciato le due squadre. Al netto di tutto, credo che Juric abbia meritato questa chiamata, anche se l'esonero di DDR mi ha scioccato.

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L'inizio di Juve e Napoli? Si aspettava qualche vittoria in più?

Sono due situazioni molto diverse. Il progetto Juventus con l'arrivo di Thiago Motta richiede tempo, questo fattore sarà determinante soprattutto per amalgamare gli acquisti di qualità arrivati nell'ultimo periodo. Più si concederà pazienza al nuovo ciclo più la Juventus sarà in grado di arrivare a grandi risultati. Per il momento, la cosa molto positiva è che la squadra non stia prendendendo goal. Per quanto riguarda il Napoli c'è stata una storia completamente diversa. Il mercato è stato bloccato per tutta l'estate dalla vicenda Osimhen. Credo, però, che la squadra partenopea senza le Coppe da giocare avrà un vantaggio che potrà sfruttare e che dovrà mettere in allerta le rivali.

A proposito di Coppe, le piace la nuova formula della Champions League?

Come tutte le cose nuove, dobbiamo avere tempo per interpretarla. Un paio di perplessità ce le ho. Ho la sensazione che si sia ridotta la tensione del risultato. Con i gironi a 4 ci si poteva permettere di sbagliare al massimo due partite per rimanere in corsa, ora il margine di errore per accedere alla fase successiva è sicuramente maggiore. Per entrare nelle prime otto certamente servirà un punteggio alto, 18 punti, ma per passare come ventiquattresima basterà una media di un punto a partita. Mi sembra più una Regular Season NBA che una vecchia Champions.Per avere grandi partite non bastano due grandi squadre, ma due grandi squadre con la tensione del risultato. In questo momento sono un po' perplesso, ma spero di potermi ricredere.

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Tornando alle vicende dell'estate e agli ultimi esaltanti risultati della Nazionale, come giudica il nuovo ciclo di Spalletti?

Guardando ai risultati della Nations League, ho l'impressione che Spalletti abbia imparato dagli errori commessi agli Europei. Lo ha ammesso anche lui che si poteva fare molto meglio nella gestione del gruppo. Resta un dato di fatto, al di là dell'allenatore, che per quanto riguarda il reparto offensivo abbiamo una carenza di opzioni preoccupante. L'infortunio di Scamacca di certo non aiuta. La percezione generale è che si sia capito cosa non ha funzionato in Germania. Tornando al reparto offensivo, credo che un buco generazionale possa capitare e sia casuale. Noi abbiamo vinto gli Europei con Mancini e i nostri meccanismi di gestione dei settori giovanili erano gli stessi. Credo, come già detto, che molto dipenda anche dalla casualità. Guardando all'Under 19, e magari tra un po' di tempo all'Under 17, mi sento ottimista. Pensando a giocatori come Calafiori e Retegui, che sta crescendo molto, sono convinto che il futuro ci sia anche, se ora dobbiamo soffrire.