Intervista esclusiva ad Andrea Pisanu: "Zanetti non farà rimpiangere Baroni. Man jolly di questo Parma. La rivelazione in Serie A? Per me..."
Intervista esclusiva della nostra Redazione ad Andrea Pisanu. L'ex calciatore ha espresso le proprie osservazioni su varie squadre della Serie A di questa stagione, soffermandosi sui club che hanno contraddistinto la propria carriera, tra cui il Parma e l'Hellas Verona. Anche sul campionato di Serie B non sono mancate interessanti considerazioni.
Intervista esclusiva della nostra Redazione ad Andrea Pisanu. L'ex calciatore, di origini cagliaritane, ha condiviso i propri pensieri trattando diversi temi, dalla Juventus di Thiago Motta al Milan di Paulo Fonseca; inoltre, ha anche rivelato il nome più suggestivo del calciomercato conclusosi poche settimane fa, oltre a quello del club che sorprenderà più di tutti in Serie A.
Andrea, buongiorno. Grazie per aver accettato l'invito della nostra Redazione.
Diversi nomi nuovi per le panchine del massimo campionato italiano, tra cui quello di Thiago Motta alla Juventus e di Paulo Fonseca al Milan. Quali sono le impressioni di Andrea Pisanu sui due allenatori, oltre che sulle rispettive squadre?
La Juventus ha cambiato mentalità con Thiago Motta. Sin da subito, si è insediato come uomo di riferimento non soltanto della squadra ma della società. Difatti, si è visto anche dalle operazioni del calciomercato che la dirigenza ha cercato di assecondare le sue richieste, soprattutto per quanto riguarda quei calciatori che non rientravano nei suoi piani di gioco; sa rapportarsi molto bene anche con tutti i membri dello staff e questo è un aspetto molto importante per essere più coesi e per creare serenità nel gruppo. Personalmente, ho seguito molto il Bologna dello scorso anno, perché mi piaceva vedere l'atteggiamento che la squadra aveva quando scendeva in campo, coraggiosa ma sempre equilibrata tra i reparti.
Sul piano dei risultati ha avuto una frenata contro la Roma, ma alla terza giornata, con giocatori nuovi che si stanno conoscendo e che sono in piena fase di rodaggio, è comprensibile che si possa non ottenere sempre il massimo. Sta impiegando tanti giovani che, nonostante l'età, sono già bravi per diventare presto uomini di riferimento di questa squadra. Ripeto, ci vorrà del tempo per creare una formazione forte ma le premesse per togliersi grandi soddisfazioni ci sono, eccome.
Il Milan ha avuto un inizio non felice con i risultati e questo ha portato subito malumori e dubbi attorno alla squadra e, soprattutto, attorno all'allenatore che, forse, non si aspettava delle prestazioni che sono state l'opposto di quelle viste nelle gare di precampionato contro formazioni di livello mondiale, mettendo in mostra anche del bel gioco e ottenendo risultati importanti. Non vorrei pensare che da queste amichevoli ci sia stata quella convinzione inconscia di essere già una squadra forte e senza punti deboli; non è un caso che con la dura realtà della Serie A ha avuto subito i suoi effetti, un campionato in cui tutte affrontano l'avversario senza grandi timori reverenziali, anche se ti chiami Milan.
La gara di Parma, in particolare, ha dimostrato che non bisogna mai affrontare le sfide con un eccesso di convinzione dei propri mezzi e con un grado di concentrazione non ottimale, come accaduto anche in quelle contro Torino e Lazio. Probabile che sia stato l'atteggiamento superficiale, più che i problemi di natura tattica, a portare brutti risultati in questo inizio di campionato. Le squadre forti si vedono nelle difficoltà e cercano di risolvere il prima possibile tutte quelle cose che non hanno funzionato. Sono curioso anche io di vedere se Fonseca riuscirà a compattare il gruppo.
Nuovo format della Champions League che vedrà impegnate ben 5 squadre italiane. Quanto potrà incidere la presenza delle gare europee sul rendimento in campionato per le dirette interessate? Inoltre, quale delle partecipanti ha ricevuto un sorteggio "migliore", secondo Andrea Pisanu?
Sono tante le incognite che riguarderanno il rendimento di tutte le squadre partecipanti, non soltanto di quelle italiane. E' una competizione più lunga e dove il fattore campo sarà determinante, perché non ci saranno più gare in casa e in trasferta come nei vecchi gironi. Si tratta della massima competizione europea, questo vuol dire che ogni stadio sarà un'insidia e non ci saranno gare 'facili', ma per ciascuna sarà determinante ottenere il maggior numero di punti negli scontri giocati lontano dal proprio pubblico. Credo che le italiane siano tutte strutturate per affrontare questa nuova formula, anche se per il Bologna ci sarà meno esperienza rispetto alle altre che sono già esperte sul palcoscenico europeo; andare a giocare a Liverpool, in particolare, resterà nella storia, indipendentemente dal risultato che si potrà ottenere sul campo. Poi, il calcio è bello perché è imprevedibile e proprio queste gare possono far tirare fuori il meglio di sé. E' un'esperienza tutta da vivere e la squadra di Italiano merita di fare parte di questo grande palcoscenico. L'Inter ha la migliore rosa per gestire al meglio le risorse fisiche e mentali, proprio perché ha tanti singoli di altissima qualità; anche il Milan, se riuscirà a compattarsi subito e a creare gruppo, potrà dire la propria in questa competizione.
Qual è stata l'operazione di questo calciomercato estivo più rilevante?
Tra tutte, direi quella che ha portato Romelu Lukaku al Napoli. E' stata la più prestigiosa per diversi motivi, soprattutto perché il rapporto tra la società e Victor Osimhen aveva lasciato un grande vuoto da colmare in attacco. Poi, è stato un grande desiderio di Antonio Conte, il quale è riuscito a persuadere quello che è uno dei suoi pupilli più affidabili. Non è stato affatto facile convincerlo ad accettare l'offerta del Napoli ma è stata decisiva la stima che c'è tra i due. Sulla qualità del calciatore direi che c'è poco da dire: è un campione noto a tutti, può decidere le partite da solo e possiede una fisicità che permette di far salire la squadra nei momenti di difficoltà e a creare spazi d'inserimento per i compagni, oltre ad avere il fiuto del gol come pochi. E' stato un grandissimo acquisto, non c'è dubbio.
Si riprende dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali e la quarta giornata presenta Parma-Udinese. Cosa c'è da aspettarsi dalla squadra di Pecchia, in vista del campionato?
Può sembrare una sorpresa questo Parma di inizio stagione, ma conoscendo Pecchia e portandosi dietro una buona parte del gruppo dello scorso anno non mi ha meravigliato questo inizio di campionato. La società sta creando buoni presupposti per il futuro già da tempo, con importanti operazioni di mercato compiute e con la conferma di diversi giovani interessanti, così come lo staff tecnico sta contribuendo notevolmente in questo lavoro di squadra. L'aspetto importante è che tutti si sono calati presto nell'ottica della Serie A, un campionato dove il livello di concentrazione e di cura dei dettagli è molto più alto rispetto a quello della Serie B. Nella rosa il jolly è sicuramente Dennis Man, un calciatore che a me piace tantissimo e che sta dimostrando di avere un talento incredibile; anche sul profilo tattico è duttile, perché si adatta bene su entrambe le fasce e ha grande scaltrezza nel dribbling e negli inserimenti; se riuscirà anche a migliorare il rendimento come 'uomo assist', credo che diventerà presto un calciatore completo richiesto da diverse 'big', già dalla prossima stagione.
Contro l'Udinese sarà una bella partita, perché anche la squadra di Runjaić ha iniziato alla grande, con un ottimo stato di forma e con un morale alto. Si è dimostrata una squadra solida e combattiva, per cui sarà un test davvero significativo per il Parma. E' importante pensare che anche tra cosiddette 'piccole' o 'medie' si possa vedere belle partite, perché il calcio italiano può diventare più competitivo in Europa soltanto alzando il livello di tutte le squadre
In programma Lazio-Verona, Baroni contro la sua ultima ex squadra. Paolo Zanetti riuscirà a fare ancora meglio del suo predecessore? Inoltre, chi dell'attuale rosa scaligera può diventare un calciatore da "big"?
Conosco Zanetti personalmente ed è una persona di grande spessore umano. E' stato anche un po' sfortunato in passato con i risultati sportivi, ma se questa società ha scelto lui è perché ha dimostrato di possedere qualità sia nella gestione del gruppo che in chiave puramente tattica. Direi che il Verona ha fatto una scelta coraggiosa nel puntare su un allenatore ancora giovane ma che sa ben rapportarsi con i propri calciatori. I risultati di queste prime gare di campionato gli stanno dando ampiamente ragione. L'eredità che ha preso Paolo è molto pesante, perché lo scorso anno questa squadra riuscì a fare un qualcosa di straordinario, quando sembrava che non ci fosse la possibilità di risalire da un girone d'andata pessimo. Quest'anno, credo che potrà togliersi belle soddisfazioni, perché questa squadra ha anche elementi di qualità, tra cui Daniel Mosquera che può diventare davvero forte.
Con la Lazio le aspettative e le pressioni saranno certamente maggiori, perché è un ambiente molto esigente, ma Baroni ha tutto per dimostrare di essere un allenatore che può ambire a traguardi prestigiosi, considerando che l'obiettivo è di riportare la squadra in zona Champions League. Nonostante abbia lavorato in contesti passati molto difficili, ha dimostrato la sua bravura sul campo tenendo le squadre che ha allenato lontano dalle difficoltà ed è riuscito a tirare fuori una forza d'animo incredibile. Ci sarà tanto da lavorare per lui e non sarà affatto facile, considerando che la concorrenza è molto alta, però anche per questa squadra si è aperto un nuovo capitolo che potrà riservare belle sorprese.
Il Cagliari affronterà un Napoli rigenerato, in particolare, dalla presenza di Romelu Lukaku. Quanto potrà dire questa gara sul valore della squadra di Davide Nicola? Quale squadra della Serie A può rivelarsi una vera e gradita sorpresa?
So bene quanto la partita contro il Napoli sia molto sentita dal pubblico cagliaritano, essendo cresciuto in questa bellissima città. Questo Cagliari ha già dimostrato di dare l'anima in campo e di incarnare quello che è lo spirito di Davide Nicola, un allenatore che ci mette il cuore nel lavoro che fa e trasmette tutta la sua grandissima energia all'intero ambiente. Come ha già dimostrato in passato, è molto forte nel curare l'aspetto psicologico di ogni calciatore e sa sempre come tirare fuori le giuste motivazioni. Si sposa benissimo con la mentalità del popolo cagliaritano che si sente sempre parte della squadra e la spinge con un entusiasmo incredibile quando gioca in casa propria. Tutti sanno che questa squadra dovrà lottare per la salvezza e che ci saranno momenti difficili da affrontare, ma Nicola ha dimostrato di sapere cosa fare per trovare rimedio agli ostacoli che si possono trovare durante il cammino.
Sarà una bellissima partita, oltre che un banco di prova importante per entrambe. Il Napoli ha calciatori straordinari ed è favorita, inutile nasconderlo, ma mi aspetto di vedere un Cagliari molto concentrato e desideroso di fare bene, proprio perché vorrà misurarsi con una delle squadre più forti. Può essere un occasione speciale per Gianluca Gaetano che, da napoletano, avrà tanta voglia di mettersi in mostra contro quella che è la squadra della sua città.
Quale squadra della Serie A può rivelarsi una vera e gradita sorpresa?
Guardando anche le prime giornate di campionato, direi che il Torino di Paolo Vanoli potrà essere la squadra rivelazione. La società ha scelto un allenatore bravo che sa farsi rispettare e valere. Ha dalla sua già ottimi risultati e questo avvio di stagione sta mettendo nelle condizioni di accendere un entusiasmo particolare all'intera tifoseria granata, alla quale basta poco per rendersi calorosa come poche. Quest'ultimo aspetto potrebbe essere un fattore davvero determinante per portare la squadra ad alti livelli in campo. Chissà che sia proprio questo l'anno giusto per ottenere un risultato in campionato che faccia sognare a occhi aperti.
Per la Serie B, quali nomi restano più accreditati per la promozione nella prossima stagione? E quale potrebbe essere la squadra "outsider"?
La Serie B è sempre difficile da giocare, anche per squadre blasonate che hanno un nome importante. Penso al Frosinone, al Palermo, alla Sampdoria, tutte squadre con un trascorso in massima serie molto importante che stanno facendo già fatica, a testimonianza di come questo campionato sia insidioso. Bisogna tenere sempre voglia di correre più di altri, se si vuole ottenere un traguardo importante. Non basta l'aspetto tecnico, anch'esso importante, ma la voglia di mettersi sempre in gioco, gara dopo gara, farà la differenza. Corsa e gruppo unito sono caratteristiche che restano imprescindibili, altrimenti i risultati non arrivano.
A me sta piacendo molto la Reggiana di William Viali, una squadra che si diverte e fa divertire, come anche il Mantova di Davide Possanzini, il quale sta riuscendo a tenere anche in questo campionato le peculiarità del gruppo dello scorso anno; tra tanti nomi, uno che vorrei mettere in risalto è quello del Cittadella, una società che ha fatto un grandissimo lavoro in tutti questi anni e che ha anche ottenuto risultati bellissimi, nonostante un budget molto più ridotto rispetto a quelle di tante altre squadre; con Edoardo Gorini sta venendo fuori un bel gruppo che è partito subito forte e sono sicuro che si terrà costantemente nelle parti alte della classifica.
Tra quelle più gettonate, anche se l'inizio non è stato incoraggiante, direi che la Sampdoria ha un organico con nomi importanti che possono tirare fuori la squadra da questa condizione iniziale di difficoltà. Anche se si hanno calciatori con grande tasso tecnico ma non si creano le motivazioni come gruppo, sarà difficilissimo ottenere risultati importanti in Serie B.
Molto bene! E' stato gentilissimo per aver condiviso i Suoi pensieri, Andrea. Grazie per questa intervista.
"Il piacere è stato mio. Grazie a Voi!"