Intervista esclusiva a Gaby Mudingayi: "Inter e Napoli al top, poi Atalanta e Juve. Nel mio cuore, sogno che per lo Scudetto ci sia anche…"

Intervista esclusiva della nostra Redazione a Gabriel Mudingayi, detto Gaby. L'ex calciatore, di nazionalità belga e di origini congolesi, ha indossato la maglia di diversi club di Serie A fregiati del titolo di Campioni d'Italia: quella del Torino, alla sua prima esperienza nel massimo campionato italiano, poi della Lazio per tre stagioni, del Bologna dal 2008 al 2012 e dell'Inter, nella sua sfortunata permanenza.

Intervista esclusiva della nostra Redazione a Gaby Mudingayi. L'ex centrocampista ha espresso il proprio parere su vari temi che riguardano il calcio italiano. Dall'ultimo big match della 12° giornata della Serie A, Inter-Napoli, alle osservazioni sulla Juventus di Thiago Motta. Non potevano mancare opinioni sullo stato di forma di Atalanta e Fiorentina. Il suo cuore, però, matura il sogno di vedere un'altra squadra tra quelle che si contenderanno lo Scudetto.

Gaby, buon pomeriggio. Grazie per aver accettato l'invito della nostra Redazione.

Gaby Mudingayi ha indossato anche la maglia dell'Inter. La squadra di Simone Inzaghi ha diviso la posta in palio con in Napoli di Antonio Conte, nel "big match" dell'ultima di campionato. Qual è il parere personale su questa gara, terminata con il risultato di 1-1?

Ho visto questa partita e devo dire che mi sono divertito. E' stata intensa, ricca di episodi che non hanno fatto mancare le solite polemiche ma anche di giocate di qualità. Credo che si siano affrontate le due migliori di questo campionato. Inzaghi ha disposto con equilibrio la squadra in campo, sicura di sé e con l'unico intento di far sua la partita. Devo dire che è stata l'Inter a dominare il gioco, ma di fronte aveva una formazione altrettanto forte che era venuta a Milano con il chiaro intento di giocarsela, senza alcuna paura. Penso, davvero, che sia stata una bella partita, non soltanto per i tifosi di Inter e Napoli.

Poi, c'è stato anche l'episodio del rigore fallito da parte di Çalhanoğlu che poteva regalare una nuova classifica e, di conseguenza, dare più morale all'Inter. Non credo, però, che sarebbe cambiato tantissimo per il prosieguo del campionato, perché restano le due squadre più forti che devono affrontare un percorso ancora molto lungo. Questa partita lascia presagire che ci sarà una lotta fino all'ultimo tra loro due, ma dovranno stare attente anche ad altre squadre che possono inserirsi per creare una lotta ancora più appassionante. Questo può diventare un bellissimo campionato.

Si sarebbe aspettato di vedere il Napoli in vetta alla classifica, dopo dodici giornate di campionato?

Vedere il Napoli al primo posto non mi sorprende, affatto, perché ha concluso tanti buoni affari di mercato e portato dei calciatori di alto profilo, anche se il vero colpo è stato l'allenatore. Non mi risulta che Conte sia uno da accettare proposte soltanto con l'obiettivo di provarci, perché la sua politica calcistica non si è mai basata per arrivare a ottenere un posto diverso dal primo. In tutti i club in cui è stato ha sempre dimostrato grandi ambizioni e voglia di vincere. Naturalmente, non bisogna dimenticare che l'Inter è la squadra che ha vinto l'ultimo Scudetto, quindi quella che resta da battere. Sono divise da un punto, ma questo pareggio ha fatto recuperare autostima al Napoli che veniva da una brutta sconfitta con l'Atalanta. Sarà protagonista di questo campionato, ma non l'unica.

È stato anche il confronto a distanza tra Lautaro Martinez e Romelu Lukaku, ma i marcatori sono stati due centrocampisti, Çalhanoğlu e McTominay. Cosa piace di più a Gaby Mudingayi dell'uno e dell'altro?

Penso che Çalhanoğlu non abbia più bisogno di presentazioni. E' da tantissimo tempo in Italia, sta dimostrando di essere uno dei centrocampisti più forti su scala planetaria. Ha una visione di gioco pazzesca, come pochi al mondo, oltre a una tecnica raffinata e un gran tiro da lontano; inoltre, ha anche una grande resistenza fisica. Si può dire che è un centrocampista completo, come pochi.

McTominay ha iniziato molto bene, nonostante sia al suo primo anno nella Serie A, ma ha dalla sua parte un trascorso piuttosto significativo. L'ho visto giocare in diverse gare quando era Manchester United, è molto forte negli inserimenti, ha una grande corsa, oltre che una notevole personalità. Dovrà ancora scoprire tanti particolari del calcio italiano, ma, da come sta approcciando, direi che sembra che ci stia già da tanto tempo. Se queste sono le premesse, anche lui può diventare completo, quindi uno dei più forti al mondo.

Hanno caratteristiche differenti, soprattutto fisiche, ma entrambi riescono ad avere quasi sempre un rendimento eccellente e a far salire il livello della squadra.

Napoli al primo posto a 26 punti, seppur con una sola lunghezza di distanza dall'Inter e da ben altre tre rivali a pari merito con i Campioni d'Italia in carica: Atalanta, Fiorentina e Lazio. Quali di queste sta sorprendendo maggiormente Gaby Mudingayi?

Tra queste tre, l'Atalanta è quella più preparata a reggere la pressione psicologica a certi livelli, perché è una delle squadre che già da diversi anni sta facendo molto bene, avendo un gruppo ben consolidato. Se è arrivata a vincere anche una competizione in Europa, vuol dire che ha le qualità per dire la sua anche per provare la grandissima emozione di vincere un campionato. Non credo che, stavolta, si nasconderà. Anni fa si poteva dire che era impensabile che potesse inserirsi nella lotta per lo Scudetto. Resta un traguardo molto difficile, ma non più impossibile.

La Fiorentina sta facendo molto bene ed è in ottimo periodo di condizione, i risultati stanno dicendo questo. Questa squadra, per di più, ha ritrovato un attaccante che, secondo me, sta prendendo piena coscienza delle proprie capacità. Gioca con un entusiasmo che non aveva mostrato negli anni precedenti, pur essendo stato in squadre importantissime. Sta credendo molto di più in sé stesso, rispetto al passato, ma deve anche dare merito a un ambiente che lo sta supportando alla grande. La squadra ha un buon gioco e si diverte, grazie a un allenatore molto giovane ma già piuttosto preparato. Ha il potenziale per arrivare a vincere anche in Europa, considerando che è andata già molto vicina al traguardo con Italiano. I numeri le stanno dando ragione, almeno fino ad ora, ma sarà ancora molto lunga.

Naturalmente, avendo un debole, nel mio cuore spero che anche la Lazio possa aggiungersi per la lotta Scudetto. E' al secondo posto e non è certo lì per pura casualità. Sta andando davvero molto bene e c'è di nuovo un entusiasmo che non si vedeva da diverso tempo. Sarebbe giusto provare ad alzare il livello delle ambizioni. Se continua così...

Thiago Motta, di recente, ha dichiarato che Inter e Napoli sono le più accreditate per lo Scudetto. Cosa si aspetta di vedere Gaby Mudingayi dalla Juventus, in questa stagione?

La Juve è sempre la Juve, questo lo sa molto bene anche Thiago Motta. E' una squadra che è nata per stare sempre tra le prime della classifica. E' in pienissima corsa e due punti di distacco dal Napoli sono davvero pochissimi, vuol dire che sta facendo bene anche lei. La squadra è stata molto ridisegnata, ci sono tanti calciatori nuovi che stanno costruendo insieme un nuovo percorso, ma sa di avere un allenatore molto intelligente, oltre che furbo. Forse, avrà detto così per non sentire troppo le pressioni sulle aspettative, ma dentro di sé sa di avere una squadra che, fino all'ultima giornata, proverà a insidiare le altre per il primo posto.

Gaby Mudingayi crede che l'assenza di Gleison Bremer abbia fatto perdere alla Juventus qualche punto in classifica?

Confrontando i numeri di quando Bremer era in campo rispetto al periodo della sua assenza per infortunio, la Juventus ha perso la solidità difensiva che, grazie soprattutto a lui, era notevole. Se non ricordo male, in sua presenza la squadra aveva subìto zero gol. Non abbiamo la controprova per dire che se ci fosse stato lui la Juve avrebbe ottenuto più punti, ma questo non toglie che con lui in campo anche tutta la squadra si sentiva molto di più al sicuro. Posso soltanto augurarmi di vederlo di nuovo in campo il prima possibile, perché è un grandissimo difensore.

Zaccagni - Dia - Pedro. E' questo il tridente giusto per poter far sognare i tifosi della Lazio, secondo Gaby Mudingayi?

Tutti e tre sono importantissimi per questa Lazio e stanno dimostrando un affiatamento come se si conoscessero da diversi anni. Però, oltre a loro che stanno facendo bellissime cose, sto vedendo tutta la squadra compatta. C'è un gruppo che ha voglia di dimostrare di valere tanto. Vedere entusiasmo in calciatori di un certo livello come Pedro che, nonostante non sia più giovanissimo, significa che quest'anno c'è qualcosa di diverso. Anche lo stesso Zaccagni sta trovando una nuova dimensione, ancora più importante. Dia è stata una piacevolissima intuizione, come lo è stato anche Nuno Tavares che sta dimostrando di essere davvero essenziale per questa squadra.

Singoli a parte, torno a ripetere che vedo tutto il gruppo molto unito, ma grandissimo merito bisogna darlo a un allenatore che ha diverse idee di gioco che adatta domenica dopo domenica, in relazione all'avversario. Se lo Scudetto sarà molto difficile, anche se me lo auguro di cuore, questa squadra ha tutto per restare tra le prime quattro e tornare a giocare la Champions League.

Anche il Torino come ex squadra di Gaby Mudingayi. Dall'infortunio di Duvan Zapata, la squadra di Paolo Vanoli ha avuto un netto calo di rendimento e di risultati. Questo ha significato che il gruppo fosse molto dipendente dalla presenza dell'attaccante colombiano?

Perdere un calciatore così importante come Duván, un grandissimo attaccante, sarebbe stato un serio problema per qualsiasi squadra. Con lui il Torino aveva trovato un trascinatore e stavano venendo fuori degli automatismi davvero efficaci per il gioco di squadra. Non sarebbe giusto dire che la squadra si affidasse soltanto a lui o che su di lui fosse finalizzato tutto il gioco, ma era tra i riferimenti indiscussi. Non so quanto abbia inciso la sua assenza anche sotto l'aspetto mentale, ma, orfano di lui, tutto il Torino ha perso sicurezza.

Però, al di là dell'assenza di Zapata, arriva una sosta nel momento più delicato ma anche migliore, perché permetterà alla squadra di ricompattarsi e riprendersi. Soprattutto nelle zone più pericolose, la classifica si è fatta già piuttosto corta, quindi bisogna ritornare a fare punti pesanti. E' un momento difficile, non lo si può negare, ma credo che il Torino tornerà a vincere presto.

Alla ripresa dalla sosta per lasciare spazio alle Nazionali, c'è Torino-Monza. È una gara da "scontro diretto per la permanenza in Serie A"?

Non credo che si tratti di una gara per la salvezza, anche se la classifica potrebbe dire diversamente. Quello che è certo è che sarà troppo importante per il prosieguo della stagione, soprattutto per scrollarsi un po' di paure e tensioni che stanno avendo il sopravvento. E' assolutamente da vincere per il Torino, pur affrontando un avversario non così agevole, perché anche il Monza avrà necessità di ottenere punti, essendo in una posizione piuttosto delicata. Non sono molto distaccate in classifica, ma queste sono le gare che fanno la differenza specialmente per chi si ritrova a lottare per tenersi lontani dalla zona pericolosa. Il Torino, però, giocherà anche davanti al proprio pubblico e potrà essere la spinta motivazionale determinante per ottenere una vittoria da portare a casa a tutti i costi.

Come si sta comportando il Bologna di Vincenzo Italiano? Gaby Mudingayi si sarebbe aspettato di vedere qualche punto in più in Champions League?

Direi che questo Bologna inizia a far vedere cose interessanti, dopo un inizio un po' titubante. Ci sono calciatori di buon livello e Italiano è un allenatore che ha una certa esperienza. Stanno trovando equilibrio e anche voglia di ripetersi come lo scorso anno, come ha dimostrato l'ultima gara vinta contro la Roma. Sarà difficile ottenere gli stessi risultati della passata stagione, in cui è stato fatto qualcosa di straordinario, ma resta una squadra che si farà rispettare da tutti.

La Champions League è una competizione a parte, perché si ritrovano le squadre europee più forti. Conta l'esperienza a certi livelli, perché sul profilo mentale è ben più difficile rispetto al campionato. Mi dispiace vedere che abbia soltanto un punto, aveva esordito piuttosto bene contro lo Shakhtar Donetsk ma è anche vero che ha incontrato squadre molto forti. Ci può stare che il rendimento non sia dei migliori, anche se ci sono da giocare ancora diverse gare.

Gaby, è stato gentilissimo per aver condiviso i Suoi pensieri. La ringraziamo di cuore per questa intervista e ci auguriamo di condividere altri pareri su temi calcistici, prossimamente.

Grazie a Voi e buon lavoro.