Intervista esclusiva a Ciccio Baiano: “Forza Bove, Atalanta da scudetto più del Napoli. Juve di Motta non migliore di quella di Allegri. La Fiorentina…”
Nelle ultime ore abbiamo raggiunto in esclusiva Francesco Baiano. L'ex compagno di attacco di Batistuta alla Fiorentina ci ha detto la sua sulla tragedia sfiorata da Edoardo Bove, sulla Viola, sull'Atalanta (sfiorando anche il discorso Napoli), sulla Juventus e, ancora, sul derby toscano di Coppa Italia.
Per parlare della tragedia sfiorata da Bove domenica scorsa, ma anche di Fiorentina a livello sportivo e di Campionato, siamo tornati ad intervistare, in esclusiva, Ciccio Baiano. Il protagonista per tanti anni dell’attacco viola insieme a Batigol ci ha espresso il suo parere, con la consueta disponibilità, su tutte le tematiche che gli abbiamo esposto. Con lui abbiamo dibattuto anche di Atalanta, Napoli, Juventus e del derby di Coppa Italia tra gigliati ed Empoli.
Ciao Baiano. Bove, appena ripresosi in ospedale, ha chiesto solo di uscire e di tornare a giocare. So che è una domanda da un milione di dollari, ma secondo te, a sensazione, lo rivedremo calcare i campi da gioco in Italia?
Io gli auguro che ciò avvenga il prima possibile, ma è prematuro dare risposte, perché ancora non sappiamo con precisione cosa abbia avuto. Sento dai medici, nei vari commenti sui giornali, che ci vorrà un po' di tempo prima di poterlo capire.
Con le regole che ci sono in Italia non si sa. Spero che la crisi di domenica sia dovuta ad un problema non grave, che gli permetta di tornare a giocare; anche perché, a 22 anni, il calcio è tutto per lui. La cosa più importante, però, è bene ricordarlo, è la vita.
In Italia c’è una normativa severa in fatto di idoneità sportiva, a differenza di altre nazioni, come l’Inghilterra. Basta guardare il caso di Eriksen. Si sente di stare dalla parte della legislazione italiana o di dove si lascia al giocatore, una volta presentati i rischi, l’ultima parola sul proprio futuro professionale?
Non solo Eriksen, anche Kanu, quando giocavo anch’io, ebbe la stessa esperienza e andò a giocare in Premier League. Gli mettono un “affarino” nel cuore e con quello riprendono l’attività agonistica.
In Italia non funziona così ed io penso che abbiamo ragione noi: la vita deve essere sempre il bene primario da salvaguardare.
Come ne può uscire il gruppo squadra della Fiorentina dopo una paura del genere?
Innanzitutto, ti dico che è stata giusta la decisione di sospendere Fiorentina-Inter. Non c’erano i presupposti per andare avanti, anche i giocatori nerazzurri sembravano, giustamente, parecchio preoccupati.
Comprendo le difficoltà dei giocatori gigliati. Non è bello vedere un compagno di squadra accasciato e portato in ospedale, senza sapere se lo rivedranno. Mi viene in mente Morosini, ma anche Astori.
Quando si va in campo, però, si pensa solo a giocare tranquilli, considerando che a questi livelli si è monitorati con accuratezza e più volte durante tutte le singole stagioni.
Io considero giusto il turnover messo in atto da Palladino in Conference League, perché ha permesso alla squadra di essere così vicina alla vetta della classifica in questa prima parte di Campionato. La pensi come me?
Sicuramente sì, in Conference hai la fortuna di dover affrontare avversari più deboli e la cosa ti permette di fare molto turnover. In Champions, per esempio, non puoi farlo.
Grazie al turnover, avrai i calciatori con meno partite sulle gambe a marzo, quando ti giocherai tutto. Questo significa più fiato e meno possibilità d’infortuni.
L’Atalanta ha una rosa di una profondità disarmante. Dopo aver vinto anche a Roma (l’ottava gara di fila), può essere inserita nel novero ristretto delle favoritissime allo scudetto, in questo Campionato fin qui equilibratissimo?
Sono assolutamente d’accordo anche qui. L’Atalanta non è più, da tempo, una squadra da mettere in seconda fascia. La vittoria dell’Europa League le ha dato, poi, ancora più forza.
La trovo più accreditata di molte altre squadre, ad esempio del Napoli, che ha battuto 3-0 a casa sua. Poi, se la squadra di Gasperini vincerà davvero lo scudetto questo non lo so, perché dipenderà da chi a marzo avrà maggiore benzina nelle gambe.
La Juventus, falcidiata dagli infortuni, la vedi, invece, un gradino più in basso nella lotta per il titolo?
Non credo sia una situazione che dipenda solo dagli infortuni anche se, ad esempio, senza Bremer vuol dire che ti manca uno dei difensori più forti di tutta la Serie A.
Ma il problema dei bianconeri è che non giocano questo calcio così spettacolare e non fanno goal, nonostante l’arrivo di Thiago Motta. Troppe critiche aveva ricevuto la Juventus di Allegri in precedenza, mentre quella di oggi non sta giocando meglio rispetto a quella dell’allenatore toscano.
Baiano, concludiamo con un pronostico su Fiorentina-Empoli (tu sei un ex di entrambe le squadre) di Coppa Italia, in programma stasera all’Artemio Franchi?
Diciamo subito che l’Empoli non ha l’obiettivo di vincere la Coppa Italia, ma quello di mantenere la categoria in Campionato. Quindi, penso, che farà giocare chi ha giocato meno e qualche giovane da mettere in vetrina. La Fiorentina, invece, che non ha giocato con l’Inter, forse potrà schierare più titolari. Anche per questo e perché ha una rosa più forte la vedo favorita.
La Coppa Italia però io la giudico dai quarti di finale in poi. Nessuno vuole vincerla e poi diventa la “Champions” per salvare la stagione: vengono messi, di colpo, in campo tutti i titolari. Mentre prima, negli ottavi compresi, con tante riserve in campo, ci possono essere delle sorprese nei risultati.