Intervista esclusiva a Rubens Pasino: "Da questa Juventus ci si aspettava di più. Danilo, grande perdita. Lukaku? Con Conte rende al 150%..."
Intervista esclusiva a Rubens Pasino. Cresciuto nelle Giovanili della Juventus, esordisce da professionista con il Novara in Serie C2. Prosegue con Lecco e Pergocrema (US Pergolettese 1932), prima di approdare alla Reggina, dopo una breve parentesi in Serie B nell'Ascoli. Con gli "Amaranto" ottiene la promozione in Serie B nella stagione 1994/95, idem con il Crotone in quella 1999/2000. Doppio salto di categoria con il Modena dalla Serie C1 alla Serie A, poi una stagione anche nel Napoli, prima delle ultime esperienze con Pisa e Monza.
Intervista esclusiva della nostra Redazione a Rubens Pasino. L'ex calciatore, nativo di Alessandria, ha espresso il proprio parere su vari temi che riguardano il calcio italiano, soffermandosi, in particolare, sul club in cui è cresciuto da giovane nella seconda metà degli anni '80, la Juventus. Non sono mancate osservazioni interessanti sulla stagione delle squadre con cui ha ottenuto, in totale, quattro promozioni in carriera (due con il Modena, una con il Crotone e una con la Reggina), oltre che sulle condizioni di un'altra sua ex che sta mantenendo, provvisoriamente, la vetta della Serie A, il Napoli.
Rubens, grazie per aver accettato l'invito della nostra Redazione.
Tra gli eventi più recenti, è circolata in rete una notizia delle presunte dimissioni presentate da Thiago Motta nel post gara di Napoli, prontamente smentita dall'ex calciatore e procuratore sportivo Massimo Brambati. Al di là dei rumors, qual è la valutazione personale sulla stagione della Juventus fin qui disputata?
Per quanto riguarda la stagione della Juventus, credo che tutti i tifosi si aspettassero qualcosa in più. Sullo sviluppo del gioco sono emerse delle note interessanti, ma mi sembra una squadra ancora alla ricerca di una vera e propria identità. In tante occasioni è stato variato l'undici iniziale, soprattutto nella scelta degli interpreti coinvolti nella fase offensiva. In relazione ai risultati, finora, non ci si può ritenere soddisfatti del rendimento espresso dalla squadra e anche da Thiago Motta, specie se si considera che la Juventus è un club in cui l'obiettivo da porsi è sempre quello della vittoria.
Chi sta deludendo maggiormente le attese tra i calciatori della Juventus, secondo Rubens Pasino?
Il primo che mi viene in mente è Teun Koopmeiners, un calciatore che nelle stagioni precedenti ha mostrato tutte le sue grandissime qualità, ma che, quest'anno, non è riuscito a esprimersi ai livelli di quando era all'Atalanta. Da lui, di certo, mi sarei aspettato di vedere qualcosa in più. Credevo ci fosse un rendimento migliore anche da parte di Nico González e Douglas Luiz, con l'attenuante che questi ultimi due hanno avuto possibilità di giocare di meno rispetto al nazionale olandese.
La gara di Napoli ha rappresentato la sintesi della stagione condotta fin qui dalla Juventus?
In diverse partite la Juventus ha espresso dei buoni scampoli che si sono alternati a delle frazioni di gioco non all'altezza del potenziale di questa squadra. Ci sono state situazioni in cui è stata brava a riprendere l'avversario e altre in cui non è riuscita a gestire dei vantaggi che sono costati punti preziosi. Quella di Napoli è stata una partita particolare, perché giocata in casa della capolista e contro una delle squadre più forti di questo campionato. Il livello di difficoltà è stato sicuramente maggiore, anche se è stata una gara dai due volti, con un ottimo primo tempo e un pessimo secondo tempo.
L'arrivo in prestito dal Paris Saint-Germain di Randal Kolo Muani sta anche a significare che Dusan Vlahovic non è più considerato da Thiago Motta il punto di riferimento per l'attacco della Juventus ?
Quello ottenuto fin qui da Vlahovic non è stato un rendimento ad alti livelli, forse perché non è il tipo di centravanti che Thiago Motta predilige. Credo che la fiducia tra loro due, sin dai primi giorni, non ci sia stata completamente. Il rendimento dell'attaccante è stato inferiore rispetto alle sue possibilità, nonostante sia il capocannoniere della squadra. È probabile che, per certi versi, anche Vlahovic si aspettasse dell'arrivo di un altro attaccante. La Juventus si avvale di diversi esterni offensivi, ma come riferimento vero e proprio in avanti c'era soltanto il nazionale serbo, fino a pochi giorni fa.
Kolo Muani è un buonissimo attaccante, con tanta esperienza anche nella nazionale francese. Potenzialmente, è uno di quelli che possono fare la differenza. La sua presenza sarà fondamentale per aiutare la squadra a gestire al meglio le forze, sia in vista degli impegni in campionato che in Champions League.
"Forse, è per rispettare e lottare tanto per questi valori che non posso più fare parte di questo progetto". In relazione a queste parole, qual è il pensiero personale sulla vicenda che ha sancito l'addio tra Danilo Luiz da Silva e la Juventus?
Penso che Danilo sia stato un grande professionista e, soprattutto, una persona che ha sempre dato l'anima. Non conosco i particolari, ma è sembrato piuttosto palese che lui sia andato in netto contrasto con Thiago Motta per una forte divergenza di vedute, come ha testimoniato l'esclusione dalla rosa. Se un allenatore arriva a non considerare più un calciatore che è stato il capitano di questa squadra, vuol dire che non c'era più rimedio per tornare sui propri passi. Personalmente, mi è dispiaciuto molto, perché è stato un simbolo della Juventus degli ultimi anni. Si tratta di una grande perdita per questa squadra. Ad avercene di calciatori come lui.
Per Rubens Pasino anche un'esperienza con la maglia del Napoli nella stagione 2003/04. Sulla squadra allenata da Antonio Conte, invece, qual è il giudizio personale?
Di questo Napoli si può soltanto parlare bene, naturalmente. La scelta di ingaggiare Antonio Conte si sta rivelando decisiva, perché dallo scorso luglio sta continuando a potare avanti un lavoro profondo per rigenerare una rosa che proveniva dal campionato molto deludente della passata stagione, ma che aveva ancora diversi calciatori che due anni prima avevano vinto lo Scudetto. È riuscito a far ritrovare entusiasmo, specialmente a Lobotka, Anguissa e Di Lorenzo. È un allenatore vincente e carismatico, ma non lo scopro di certo io. Inoltre, ha portato a Napoli alcuni uomini che si stanno mostrando fondamentali per il suo gioco, primo tra tutti Lukaku che con lui riesce a rendere al 150%. Anche Neres e McTominay sono state delle intuizioni pregevoli. La qualità in questa squadra c'è ed è anche tanta. I risultati parlano da sé e la proiettano a lottare senza indugi per lo Scudetto.
Per la prossima giornata di campionato è in programma Roma-Napoli, mentre a Milano ci sarà il "Derby della Madonnina". Più insidiosa la gara per Simone Inzaghi o quella per Antonio Conte?
Sono insidiose per entrambi gli allenatori, perché affrontano due squadre che si stanno trovando in un buon momento di forma. Inzaghi ha perso sia il derby di campionato nel girone di andata che nella finale di Supercoppa Italiana, un precedente che non gli era mai accaduto da quando allena l'Inter. Anche per Conte sarà una partita molto insidiosa da affrontare, perché incontra una vecchia volpe come Ranieri, un allenatore di grandissima esperienza che sta riuscendo a rigenerare una Roma che ha avuto una prima parte di campionato piuttosto disastrosa. Ripeto, sarà molto complicata per entrambi, perché queste sono gare particolari nelle quali anche soltanto un errore può essere decisivo.
Per Rubens Pasino anche una doppia storica promozione con la maglia del Modena, nella prima metà degli anni 2000. Della squadra allenata da Paolo Mandelli, invece, cosa ne pensa?
Il Modena era partito con l'ambizione di disputare un campionato tranquillo, ma con uno sguardo verso il traguardo dei Playoff. Nelle prime giornate non sono arrivati risultati positivi, tant'è che c'è stato il cambio dell'allenatore. Dagli inizi di novembre, quando è arrivato Mandelli, la squadra ha iniziato a riprendersi piuttosto bene e ha disputato diverse ottime gare. Nelle ultime giornate ha avuto un po' di fiato corto che ha portato ad avere qualche difficoltà, però mi sembra che l'andamento del Modena sia ampiamente in linea con quelli che erano i programmi della società. La tifoseria avrebbe voluto vedere questa squadra con qualche punto in più in classifica, com'è naturale che sia in tutte le piazze, ma può ritenersi soddisfatta di quello che sta facendo finora.
La dimensione della Serie B è quella giusta per il Modena oppure resta doveroso pensare di ritornare, quanto prima, in Serie A?
Modena è una città che meriterebbe la Serie A, sia per il valore di questa piazza che per la società che si sta mostrando straordinaria in tutto. Solidità e serietà sono le caratteristiche principali di questa dirigenza che, giustamente, non compie passi più lunghi della gamba. Non sono state fatte spese folli, né voli pindarici che potessero creare illusioni, ma penso che in tutto il club aleggi il desiderio per un ritorno in Serie A.
Ho giocato in questa città e ho vissuto un'emozione unica con la promozione in massima serie, per cui so bene che questi tifosi meritano di rivivere altre grandi soddisfazioni. La Serie B resta ugualmente un campionato importante e va giocato con il massimo delle proprie possibilità, ma questo Modena deve cercare di non accontentarsi.
Anche una breve esperienza nel Pisa per Rubens Pasino. La vittoria dello Spezia sul Sassuolo dello scorso venerdì può mettere in bilico anche il primato della squadra di Fabio Grosso, oltre che il secondo posto occupato, provvisoriamente, dalla squadra di Filippo Inzaghi? Inoltre, ci sono altre squadre che possono ambire alla Serie A?
Sassuolo, Pisa e Spezia stanno facendo un campionato a parte, si può dire. Personalmente, sono molto stupito dallo Spezia che sta ottenendo ottimi risultati e mettendo in luce anche dei calciatori di prospettiva. Tra le tre, però, credo che il Sassuolo sia la squadra più forte e resta la favorita per la vittoria del campionato, malgrado la sconfitta proprio ad opera dello Spezia. Per la seconda posizione sarà una lotta molto serrata. Manca ancora tanto e il distacco tra Pisa e Spezia è davvero minimo. Chiaramente, avendoci giocato, mi auguro che alla fine la spunti il Pisa.
Poi, considerando che dai Playoff verrà decretata la terza squadra promossa in Serie A, credo in lizza ci sia principalmente la Cremonese, ma aggiungo anche il Palermo, una squadra in cerca di riscatto che può dare fastidio a chiunque.
Anche un campionato vinto con la maglia del Crotone nella stagione 1999/2000. Nel Girone C di Serie C sarebbe irrealistico pensare che anche la squadra allenata da Emilio Longo possa ambire alla vittoria del campionato, con il primo posto distante di 7 lunghezze e occupato, ad oggi, dal Monopoli?
Il Crotone sta facendo una rimonta incredibile. Era partito malissimo, mentre ultimamente sembra di vedere un'altra squadra. Si sta creando un equilibrio davvero incerto nel girone, perché nelle ultime giornate il Benevento ha tirato un po' troppo il freno e ha rimesso in gioco varie squadre, tra cui anche il Crotone. Non credo che sarebbe impossibile pensare di vedere questa squadra lottare per il vertice, anche se quelle che la precedono stanno andando piuttosto forte.
A Crotone ho lasciato un ottimo ricordo, perché ottenni la prima promozione in Serie B della storia di questo club. È una piazza che ha bisogno di nuovo entusiasmo e questa squadra potrebbe farlo riaccendere con i risultati che stanno venendo fuori. La Serie C resta piuttosto stretta per questa tifoseria.
Quale squadra resta la favorita principale per vincere questo campionato del Girone C, secondo Rubens Pasino?
Il Monopoli sta compiendo meraviglie, godendosi un primato che sta sorprendendo tutti, ma ci sono anche Avellino e Audace Cerignola che stanno disputando un bel campionato, oltre al Crotone che si sta avvicinando in maniera insidiosa ai primi posti. Però, pur avendo avuto un calo piuttosto preoccupante nelle ultime giornate, credo che il Benevento abbia gli uomini giusti per riprendersi e affermarsi al vertice, per cui resta la favorita per la vittoria finale.
Non può essere dimenticata la Reggina nella carriera di Rubens Pasino. La compagine attuale, allenata da Bruno Trocini, proviene dalla vittoria di Ragusa e continua la lunga serie di risultati utili consecutivi, portandosi a tre punti dalla capolista Siracusa. Alla prossima c'è la trasferta di Acireale e tra due settimane lo scontro diretto al "Granillo". La stagione si decide in queste due prossime gare?
Reggio Calabria rappresenta, oltre a Modena, la parte più importante della mia vita calcistica. È una piazza che deve tornare, almeno, tra i professionisti. Con Pergolizzi c'è stato un avvio un po' in sordina e la squadra non è riuscita a trovare una certa continuità di risultati, mentre Bruno (Trocini, ndr), che è stato anche mio compagno nella Primavera della Juventus, ha rigenerato l'ambiente e sta portando avanti un grandissimo lavoro.
Come tutte, anche la partita di Acireale sarà insidiosa, ma sarà fondamentale vincere per poi arrivare allo scontro diretto per agganciare il Siracusa. Nelle prossime due partite la Reggina si giocherà gran parte del campionato. È molto importante riuscire a fare il salto di categoria e spero di cuore che ci riuscirà in questa stagione.
Rubens, è stato gentilissimo per aver condiviso i Suoi pensieri e La ringraziamo di cuore per questa intervista. Ci auguriamo di poterLa risentire, prossimamente.
Grazie a Voi, il piacere è stato tutto mio.