Genoa, Enrico Preziosi: "Tra un anno debiti spariti"

 

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Il difficile momento del Genoa non solo a livello di calcio giocato ma anche relativo a quello economico non è passato inosservato. L'ultimo mese negativo da parte della squadra con il quart'ultimo posto a soli due punti dal Frosinone terz'ultimo ha fatto precipitare la situazione. Nel mirino sono entrati Enrico Preziosi e Gasperini. Il primo accusato dell'insufficienza con cui è stato condotto il mercato estivo, il secondo per le troppe parole di difesa nei confronti di squadra e società. Enrico Preziosi per fare il punto della situazione è intervenuto nel corso della trasmissione We Are Genoa in onda sulla emittente ligure Telenord. Riguardo al momento attuale della squadra Preziosi si è così espresso: " Le colpe sono da attribuire a tutti, a me ed al tecnico che deve capire che quando non può vincere deve pareggiare, ai calciatori. Questi ultimi prendono grandi stipendi e devono mettersi in testa che se sono qui non è per caso.  Ad esempio, a Roma non mi è piaciuta l'entrata di Pandev: sembrava lì per caso. Direi che ci mancano i sei punti che abbiamo perso con in casa Carpi e Bologna, altrimenti saremmo a metà classifica. Sono convinto che una larga parte della tifoseria sa riconoscere i nostri grandi sforzi, stiamo cercando di rimettere in sesto la nave.  I risultati purtroppo non sono arrivati anche per sfortuna, ma posso assicurare che non faremo la corsa sul Frosinone e  nemmeno sul Bologna. L'obiettivo adesso è quello di completare la rosa a gennaio, non sarà facile ma ci proveremo". Sul futuro della società Preziosi ha parlato nuovamente di Calabrò annunciando la lentezza della trattativa, anche se al momento non c'è nulla di concreto:"Mi faccio da parte se qualcuno compra, spero che questa stagione finisca in fretta, abbiamo avuto anche il fallimento della CoopSette. Adesso siamo vicini al risanamento del club, il debito si è ridotto e restano circa quaranta milioni di euro da ripianare. L'opera di risanamento la potevo fare già in estate, ma ho preferito evitare di cedere di fronte a grandi offerte per tenere una squadra competitiva. Abbiamo rifiutato tanti soldi per Perotti e non solo. Entro il 2017 sicuramente i debiti non ci saranno più, oggi il nostro patrimonio è  superiore al debito del Genoa. Con Calabrò ci sono delle complicazioni tecniche, sono abbastanza sereno e non ho tutta sta fretta di concludere la trattativa. Lui ha presentato una offerta per Fingiochi, ma se avesse chiesto solo il Genoa l'affare si sarebbe chiuso in una mattina. C'è una lettera d'intenti che non potrà però essere resa pubblica". Il Presidente del Genoa ha poi parlato dei possibili rinforzi: " Suso ha firmato, Rigoni vuole venire al Genoa spero che Zamparini non cambi la parola che m'ha dato come ad esempio ha fatto Sabatini con Iturbe. Posso dire che non arriveranno nè Matri nè Floro Flores: il prestito coadiuvato da tre anni di contratto non mi interessa.  Voglio una punta che entri in area con tutta la foga del mondo per essere determinante. Inoltre stiamo cercando un sostituto per Laxalt, non può giocare sempre. Attaccanti esterni  non ce ne sono in Italia, l'unico è Cerci che già l'anno scorso non è voluto venire. Gli acquisti saranno quattro o cinque. L'attenzione sarà focalizzata sui laterali, specie a centrocampo dove il mister non è soddisfatto dalle prestazioni di Cissokho e Diogo Figueiras". Preziosi ha infine esortato la tifoseria ad essere unita in questo momento. "Chiedo alla tifoseria organizzata e disorganizzata di darci tempo, il 2016 inizierà con il derby dove non saremo all'ultima spiaggia, abbiamo bisogno di supporto. Contro la Sampdoria si deve vincere in campo e non perchè ci sono dieci striscioni più in campo, senza creare tensioni ai giocatori perchè sono umani".

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