Aldo Serena a SuperNews: "Inter e Juve le più forti, Milan di una lentezza esasperante. Osimhen e Kvara, forse era meglio venderli?"

SuperNews ha avuto il piacere di intervistare il grande Aldo Serena, opinionista sportivo ed ex calciatore di Inter, Milan, Juventus e Torino. Visti i tanti derby giocati, ecco le sue parole in merito al 5-1 di sabato sera tra l'Inter di Inzaghi e il Milan di Pioli, oltre ad un commento sulla Juventus e sul Napoli.

aldo serena

La redazione di SuperNews ha avuto il piacere di intervistare Aldo Serena nei giorni successivi al derby di Milano, match di cui è decisamente "esperto" e durante i quali ha lasciato più volte il segno. Ecco dunque il suo pensiero sull'Inter, sul Milan, ma anche sulla nuova Juventus di Allegri e sul traballante Napoli di Garcia.

Il derby ha detto che in questo momento l’Inter è davanti al Milan: il 5-1 rispecchia davvero la differenza che c’è tra le due squadre?

Io penso che in assoluto non sia il vero divario che c'è tra queste due squadre, ma nei 90 minuti si è visto questo divario invece. Il risultato dunque è giusto, però non è la reale differenza tra i due collettivi.

Qual è il giocatore nerazzurro che l’ha colpita di più?

L'Inter ha fatto una straordinaria prova collettiva, il centrocampo dell'Inter è il più forte d'Italia. Ma resta negli occhi la prestazione e il gol di Thuram, con i suoi strappi e le sue giocate. Deve abituarsi a giocare da attaccante, da seconda punta: se ci riesce bene, può diventare un'arma letale per Inzaghi anche e soprattutto in campo europeo dove la velocità e la forza fisica negli allunghi sono fondamentali.

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Il francese può essere addirittura un upgrade rispetto a Lukaku?

La disponibilità e il sacrificio che ha Lukaku, Thuram non ce l'ha anche perché più giovane. Il belga è più forte in area di rigore ed a tenere palla, ma per le dinamiche di gioco dell'Inter il francese può essere davvero valorizzato nello scacchiere di Inzaghi.

Il giorno prima del match aveva sottolineato l’importanza di Lautaro nello scacchiere dell’Inter: dopo la gara con il Milan conferma questa sua impressione, anche se il Toro non è andato in gol?

Lui e Thuram si sono scambiati un po' i ruoli di protagonista e co-protagonista: Lautaro non ha avuto tantissime occasioni, ma ha guadagnato il rigore, ha fatto un assist, ha fatto quel lancio per Dumfries sul gol di Thuram da vero numero 10. Lui è davvero il leader di questa squadra, il punto di riferimento morale, l'uomo che anche non facendo gol riesce a essere il condottiero di questa Inter.

Pioli ha sbagliato tutti i derby dell’anno solare 2023 e il suo Milan sembra molto altalenante da diverso tempo: cosa pensa che dovrebbe cambiare? Atteggiamento, scelte tattiche?

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Dovrebbe cambiare sia sul piano mentale che sul piano tattico. L'Inter difficilmente si scopre e lascia spazio agli avversari, è sempre molto equilibrata nella gestione degli spazi: servirebbe quindi un'idea di gioco ben precisa e puntuale per poter superare la squadra di Inzaghi, soprattutto con una pressione costante per intercettare palla nei momenti topici. Il Milan ha tenuto palla con una lentezza esasperante, senza mai dare strappi e ripartire in maniera incisiva.

Cambiando argomento, che Juventus ha visto contro la Lazio?

La Juve si sta ritrovando, nei primi 30 minuti ha messo sotto la Lazio e non è semplice perché i biancocelesti hanno dei valori tattici e tecnici di grande rilievo. Allegri ha lavorato molto sugli esterni, trovando il modo di far arrivare tanti palloni a Vlahovic: ora il serbo è un giocatore ritrovato, ha trovato il feeling col pubblico, ha ritrovato autostima, e quando è così cerchi anche le giocate più rischioso.

La squadra di Allegri è già da Scudetto o pensa che almeno l’Inter sia ancora davanti?

Non avendo le coppe, Allegri può allenare tutta la settimana anche con richiami atletici più duri: tutti gli altri che disputano le coppe, invece, avranno forse una settimana o due da qui a dicembre per lavorare una settimana intera. Questo è un grande vantaggio. La Juve è una squadra agguerrita, con una coppia d'attacco che può essere davvero forte. Dopo queste prime giornate, quindi, i bianconeri sono insieme all'Inter le squadre che hanno impressionato di più.

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A proposito di Scudetto: il Napoli, che ha il Tricolore cucito sul petto, ha cominciato in maniera un po' altalenante. Di chi è la colpa secondo lei? De Laurentiis, Garcia, normale assestamento?

Quando si ha lo Scudetto sul petto significa che l'anno prima è stato dato il massimo. Io avrei cercato di mantenere inalterato l'equilibrio di gioco, dunque: naturalmente Garcia non è Spalletti ed ha teorie diverse, però avrei aspettato un po' più di tempo per poter reinserire le proprie proposte. Una riflessione va fatta anche su Osimhen e Kvara, che in questo momento stanno facendo un po' di fatica. In più, non è stato rinnovato loro il contratto, hanno ingaggi non adeguati. Ora, premesso che la deriva di questo calcio non mi piace e neppure le iniezioni di soldi dall'Arabia o dalla Premier League, mi rendo conto che per mantenere i giocatori di un certo livello serve adeguare loro l'ingaggio. Altrimenti, meglio venderli perché è più conveniente.