INTERVISTA ESCLUSIVA A FRANCESCO REPICE: "La Juve può vincere lo Scudetto perché c'è Allegri, ma Inter favorita. Su Mou e i fischi a Lukaku..."
La redazione di SuperNews ha avuto il piacere di contattare telefonicamente il noto giornalista e radiocronista di Rai Radio 1 Francesco Repice. Qui le sue parole sulla corsa Scudetto, sulla Juventus, sull'Inter, sul Milan e un focus sulla Roma di Jose Mourinho.
SuperNews ha avuto il piacere di intervistare Francesco Repice, storico radiocronista di Rai Radio Uno, per commentare i temi caldi di quest'ultima giornata di Serie A tra Milan-Juventus, Inter, Napoli e Roma: ecco le sue parole.
Milan-Juve è stata non particolarmente bella, ma Allegri l’ha portata a casa. Quante chance ha di giocarsi lo Scudetto? Bluffa quando dice che l’obiettivo è il quarto posto?
No, Allegri dice la verità: la Juventus non ha una squadra da Scudetto, però può vincerlo. Sai perché? Perché c'è Massimiliano Allegri in panchina, che ha dimostrato ancora una volta di saper interpretare al meglio le partite, di saper gestire i suoi calciatori, di saper prendersi i tre punti laddove contano solo i tre punti. Nel frattempo la Juve è terza, a -2 dalla prima: se quelle davanti dovessero balbettare, la Juve potrebbe approfittarne. Ma resta il fatto che non è una squadra da Scudetto.
L’Inter ha vinto in maniera autoritaria contro il Torino, è la favorita per il tricolore?
Sì assolutamente sì. Ha una rosa profonda, un organico forte, una guida tecnica continua, non ha subìto scossoni particolari a livello di mercato e societario. Non ha vinto ancora il campionato con Inzaghi ma ci è andato vicino, e ha fatto una finale di Champions League. Ha vinto poi diverse coppe in Italia, quindi credo sia la favorita numero uno per vincere il campionato.
Il Napoli per lei ha delle possibilità in ottica Scudetto? La vittoria col Verona sposta qualcosa o Garcia resta sempre un po' sulla graticola?
Io non so se Garcia resti o meno sulla graticola, so solamente che per chiunque sarebbe in difficoltà dopo la scorsa stagione e per chiunque sarebbe stato difficile ripetersi, dopo una stagione con un campionato vinto senza discussioni. Probabilmente sarebbe stato in difficoltà anche Spalletti, chi lo sa... In ogni caso ereditare una simile stagione sarebbe stato complicato per chiunque.
La Roma ha vinto nel finale in maniera faticosa, con Mourinho espulso con il suo atteggiamento sempre un po’ provocatorio: secondo lei la Roma ha fatto passi avanti dall’inizio della sua gestione e ne può fare ancora?
Segnare al Monza è sempre faticoso, questa è una virtù della squadra di Palladino. Per quanto riguarda Mourinho, credo che la Roma non abbia fatto solo passi in avanti, ma passi "da gigante" in avanti. Quando arrivò a Roma e disse che non era lui a doversi abbassare al livello della Roma, ma i calciatori ad alzarsi al suo livello, disse cose di una profondità incomprensibile per molti. La Roma sta diventando una squadra solida, che vince le partite "faticose", che attira i calciatori di alto spessore, che attira il favore della critica anche in Europa: tutto questo si deve a José. Sono stati valorizzati tanti giovani, con la vendita dei quali sono riusciti a far respirare il bilancio, lo stadio è sempre sold-out ad ogni partita: tutto questo ha un nome e un cognome, José Mourinho.
Questo weekend arriva Inter-Roma e arrivano i 50mila fischietti per Lukaku. Come pensa che reagirà il belga? Timore o carica agonistica?
Intimorito non credo, non mi sembra un giocatore che si fa intimorire. Detto questo, è giusto che i tifosi nerazzurri reagiscano così: il tifoso deve fare il tifoso, e se crede di essere stato tradito dal suo ex beniamino allora è giusto che fischi. Oltretutto non è una cosa incivile, è un modo molto civile di manifestare il proprio dissenso.
Una battuta sulla questione scommesse, viste le lacrime di El Shaarawy: apprezza la linea tenuta dalle squadre dei giocatori coinvolti, ovvero quella di offrirgli sostegno e di proteggerli dai media?
Sì, indubbiamente bisogna supportare questi ragazzi quando è il caso di supportarli. Ad esempio, mi sembra che nel caso di Fagioli il ragazzo sia vittima di situazioni che lo hanno sovrastato, e quindi è giusto supportarlo. Però bisogna anche far capire a questi ragazzi che hanno 20 anni e anche di più, quindi è necessario che diventino uomini e facciano delle scelte. Quando fai una scelta stai o di qua o di là. Ci sono ragazzi che non hanno i loro privilegi, quindi è giusto che loro si comportino in un certo modo: a quell'età, con quello che guadagnano, devono essere seri.