Doping ciclismo, Ulissi trovato positivo al salbutamolo
Roma - Nuovo caso di doping nel ciclismo e ancora una volta con protagonista un atleta azzurro. Si tratta di Diego Ulissi, corridore della Lampre-Merida e peraltro nel giro della Nazionale Italiana, trovato positivo al sulbatamolo in relazione al controllo effettuato al termine della undicesima tappa del Giro d'Italia da Collecchio a Savona.
Caso doping Ulissi, i particolari
Una quantità ingiustificata (1900 ng/ml, quasi il doppio rispetto ai 1000 consentiti dal regolamento) di salbutamolo è stata ritrovata nelle urine di Diego Ulissi lo scorso 21 maggio, alla fine della tappa di Savona. Il salbutamolo è un broncodilatatore e principio attivo dei farmaci (gli stessi assunti recentemente da Chris Froome con spray inalatore) che il corridore della Lampre-Merida assume regolarmente per combattere dei broncospasmi.
Lo stesso Ulissi aveva dichiarato all'antidoping a Savona di aver assunto prima della gara del Ventolin (2 spruzzi per un totale di 200 ng di salbutamolo) e del paracetamolo durante la corsa , somministratagli dal medico di gara dopo la caduta nella discesa del Passo delle Cento Croci. Per questo motivo Ulissi e il proprio team non si spiegano il valore spropositato dei valori dei controlli. In attesa delle controanalisi lo stesso corridore è stato sospeso dalla Lampre, rinunciando anche alla convocazione in Nazionale.
Diego Ulissi, la grande speranza italiana delle classiche
Anche il nuovo allenatore della Nazionale italiana Davide Cassani puntava tanto su Diego Ulissi, considerato come una grande speranza del ciclismo italiano per le grandi corse classiche. Ventiquattro anni di Cecina, Ulissi è stato campione del mondo nella categoria juniores nel 2006 e nel 2007. Al Giro d'Italia ha vinto 3 tappe, tra cui 2 nell'edizione 2014 e più precisamente la quinta (Taranto-Viggiano) e l'ottava (Foligno-Montecopiolo).
Sotto gli highlights della quinta tappa del Giro 2014 vinta da Ulissi:
Doping Ulissi, l'ennesimo caso italiano
Il caso di Diego Ulissi si unisce a una lunga lista di doping relativa ai corridori italiani negli ultimi anni. E' il caso di Giorgio Furlan nel 2000 per doping ematico. Due anni dopo viene squalificato Stefano Garzelli, risultato non negativo a un diuretico. Il 2006 è l'anno di Ivan Basso, squalificato per 2 anni dopo aver ammesso di aver provato pratiche dopanti. Nel 2007 viene trovato positivo proprio al salbutamolo Alessandro Petacchi. Due anni dopo è Davide Rebellin a dover rinunciare all'argento olimpico, perchè trovato positivo al Cera. Per lo stesso motivo nel 2011 si fermano prima Riccardo Riccò e poi Leonardo Piepoli. Nel medesimo anno viene squalificato anche Michele Scarponi, coinvolto nell'Operacion Puerto. Prima di Ulissi gli ultimi casi di doping erano quelli relativi ad Alessandro Ballan, sospeso per 2 anni per doping ematico, e a Danilo Di Luca, radiato a vita (prima volta nella storia) per recidività nell'uso di sostanze dopanti.