Lance Armstrong rivela: "Ho giocato con il sistema per non risultare mai positivo"

Proseguono le rivelazioni dell'ex corridore Lance Armstrong che ha raccontato come ha fatto a non risultare positivo all'Epo. Ecco le nuove ammissioni dell'ex campione texano che ha infiammato il mondo del ciclismo tra gli anni 90 e i primi del 2000.

Lance Armstrong

Lance Armstrong prosegue con delle rivelazioni sulla sua carriera che l'ha visto protagonista anche nell'uso del doping. L'ex corridore texano è intervenuto nel podcast Club Random di Bill Maher per spiegare a grandi linee come ha fatto a non risultare mai positivo all'Epo quando venivano effettuati i controlli antidoping. Al riguardo ha raccontato: "Ho dovuto spesso fare pipì nella tazza, ma la mia urina ha sempre superato il test. Questo perché la sostanza che ci ha dato i maggiori benefici aveva un’emivita di quattro ore”.

Lance Armstrong rivela come ha fatto a non risultare positivo ai controlli antidoping

L'ex corridore Lance Armstrong ha proseguito nella spiegazione di come ha fatto a superare i test antidoping senza risultare mai positivo all'Epo. Al riguardo ha aggiunto nella sua confessione: "La chiave è fare i conti con quell’emivita di quattro ore. Si trattava di giocare con il sistema. L’ho sempre detto e lo ripeto: Sono stato testato 500 volte e non sono mai risultato positivo. Non è una bugia, è la verità”.

Solo nel lontano gennaio del 2013, quando era già stata emanata la condanna al corridore per doping, il texano fece la confessione shock di aver fatto uso di doping, sconvolgendo così il mondo del ciclismo. In carriera, Lance Armstrong aveva vinto sette Tour de France che poi alla luce delle indagini legate al doping, gli sono stati revocati.