Giro Paesi Baschi, 3a tappa: ad Altsasu vince Hermans. Roglic cade, ma resta leader. Italiani ancora piazzati

Ancora una tappa spettacolare e piena di sorprese. Ad Altsasu il belga dell'Alpecin-Deceuninck precede sul traguardo Edoardo Zambanini in una frazione caratterizzata dalle cadute. Brutte escoriazioni per lo sloveno, che rientra in gruppo, ma vede avvicinarsi Evenepoel. Per terra finisce anche Ayuso

Come prova generale del Tour de France, almeno stando alla starting list, oltre che del Giro d’Italia, a un mese dal via, non c’è davvero che dire. Il Giro dei Paesi Baschi 2024 si conferma denso di emozioni, che non sono mancate neppure durante la terza tappa. La vittoria è andata a sorpresa al belga Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), il più deciso in un finale nervosissimo non solo per l’impennarsi della strada, ma anche per quanto accaduto nei chilometri precedenti. Ancora piazzamenti per gli italiani. Edoardo Zambanini (Bahrain-Victorious) è secondo davanti allo spagnolo Alex Aranburu, quarto Davide De Pretto (Team Jayco AlUla).

Giro Paesi Baschi 2024, paura per Roglic e Ayuso

Come nelle prime due frazioni, infatti, anche quella che ha portato il gruppo da Ezpeleta a Altsasu dopo 191 km è stata caratterizzata da ritmi molto alti, ma anche dalle cadute. A farne le spese è stato proprio il leader della generale, nonché il corridore più atteso: Primoz Roglic. Lo sloveno, che sarà tra i protagonisti del Giro, è finito a terra circa ai -30 dall’arrivo insieme ad altri corridori, tra i quali Schachmann e Sobrero. Non si è trattato di uno scivolone qualunque, se è vero che il corridore della Bora-Hansgrohe ha riportato diverse escoriazioni ed è risalito in bici con il body visibilmente strappato. Il gruppo si è di fatto fermato per aspettarlo, ma le sue condizioni andranno valutate nel corso delle prossime ore. Da segnalare prima dell’ultimo chilometro anche la caduta di Juan Ayuso. Roglic ha comunque perso tre secondi da Remco Evenepoel, transitato per primo sul traguardo volante di Etxarri-Aranatz davanti a Del Toro e a Vingegaard. In classifica lo sloveno guida ora con 7” su Evenepoel e 16 sul francese Kevin Vauquelin. Giovedì quarta tappa, da Etxarri a Aranatz a Legutio, 157,5 km pieni di saliscendi che potrebbero rivoluzionare la classifica.

Fughe annullate, la Bora-Hansgrohe protegge Roglic

Tappa spettacolare come nelle previsioni la più lunga dell’edizione 2024 dei Paesi Baschi. A caratterizzarla ben sei GPM, tutti però piuttosto lontane dal traguardo, compreso l’ultima. La salita di Lizarrusti, 6,4 km al 4,7%, non ha fatto selezione, complice anche la situazione creatasi in gruppo dopo la caduta di Roglic. Erano previsti attacchi da lontano e così è stato, ma già la Bora-Hansgrohe non ha dato scampo agli attaccanti. I primi a scattare erano stati Tom Paquot, Alan Jousseaume, Eric Antonio Fagundez e James Fouché, con quest’ultimo leader virtuale della generale seppur per pochi chilometri. Dopo essere stati capaci di crearsi un vantaggio di tre minuti i quattro si sono visti riprendere prima dello striscione dei -30 al traguardo. La tappa si è definitivamente accesa prima dell’ascesa del Lizarrusti. Louis Meintjes ha provato l’attacco, scollinando per primo sulla salita, ma venendo ripreso ai -15. Poi è stata la volta di Izagirre, Soler e Oliveira, ma anche per loro non c’è stato niente da fare. Finale caotico dopo la caduta di Ayuso, con Hermans bravo a scattare al momento giusto.