Giro d'Italia, 13a tappa: a Cento Jonathan Milan cala il tris dopo il "brivido"

A Cento la quinta volata del Giro d'Italia 2024 segna il terzo successo di Jonathan Milan. Il friulano giganteggia allo sprint al termine di una tappa caratterizzata da una lunga fuga, ma soprattutto da una pericolosa frattura all'interno della Carovana, con lo stesso Milan attardato e poi riportato in gruppo dai compagni. Classifica immutata, ora il weekend "di fuoco".

epa08257025 Jonathan Milan of Italy in action during the Men's Individual Pursuit Race at the UCI Track Cycling World Championships in Berlin, Germany 28 February 2020. EPA/FOCKE STRANGMANN

E dopo la classica in… "salsa marchigiana", ecco la più classica delle tappe biliardo. Il percorso del Giro d’Italia 2024, si sa, è per tutti i gusti e offre chances a tutti i tipi di corridori. Così, all’indomani dello show di Alaphilippe nella tappa conclusasi a Fano, la Carovana è approdata in Emilia-Romagna. A Cento è andata in scena la quinta volata del Giro d’Italia 2024, con il successo di Jonathan Milan, il terzo di quest'edizione dopo Andora e Francavilla al Mare. Il friulano della Lidl-Trek precede Stanislaw Aniolkowski (Cofidis) e Phil Bauhaus (Bahrain). Immutata la classifica generale, con Tadej Pogacar al comando con 2'40" su Martinez e 2'56" su Thomas. Ora il weekend della verità, con la cronometro di Desenzano e il tappone di Livigno.

Giro d'Italia, Jonathan Milan è il re degli sprintes

La frazione partita da Riccione e lunga 179 km era, altimetrie alla mano, la terz’ultima opportunità per gli sprinters, ma l’ultima prima del quartetto di tappe terribili in successione, la cronometro e i tre arrivi alpini di Livigno, Monte Pana e Passo Brocon. Una chance quindi quasi irripetibile, considerando che non tutti i velocisti potrebbero arrivare a Padova e poi a Roma. Una chance colta appunto da Milan, che si conferma il velocista più forte della Corsa Rosa di quest'anno. Il friulano ha calato il tris al termine di una tappa animata da una fuga partita da molto lontano, ma soprattutto da una frattura all'interno del gruppo ai -30 dall'arrivo, con lo stesso Milan che si è fatto sorprendere prima di venire riportato in gruppo dai compagni.

La generosa fuga di Tarozzi, Tonelli e Pietrobon

Pochi metri dopo il via ufficiale della tappa sono infatti scattati Tarozzi, Tonelli e Pietrobon. Grazie all’indifferenza del gruppo e alla buona collaborazione tra i tre il vantaggio è lievitato rapidamente, fino a superare i tre minuti già dopo 10 km dal via. I cambi regolari hanno permesso ai tre italiani di restare in avanscoperta piuttosto a lungo, sebbene il gruppo non abbia mai davvero perso il controllo della situazione, facendo oscillare lo svantaggio quasi a piacimento e recuperando senza troppa fatica oltre un minuto e mezzo già prima dell’Intergiro di Lugo, che ha visto transitare al primo posto Tarozzi, seguito da Tonelli e Pietrobon. La fatica e un vago senso di rassegnazione causato dall’impegno crescente delle squadre dei velocisti hanno però frustrato con il passare dei chilometri l’azione di fuggitivi, che ai -60 dall’arrivo si sono ritrovati con poco più di 30” di vantaggio, per poi venire ripresi definitivamente ai -53 da Cento.

Milan, distrazione e... rimedio: che volata a Cento!

Quando però si pensava a una mezz’ora di relativamente tranquilla preparazione della volata, ecco l’inatteso fuoriprogramma. Il gruppo si spacca addirittura in tre tronconi, complice il vento e la spinta della Ineos, che ha provato a sorprendere Pogacar e la UAE. La presenza di Milan in quello centrale ha sparigliato ulteriormente le carte, con il friulano che ha cercato di colmare il buco in prima persona, prima ancora di venire straordinariamente aiutato dai compagni di squadra. La calma è tornata ai -15 dall’arrivo, al punto che Martin Marcellusi e Dries De Pooter hanno trovato lo spazio per provare un contrattacco che non ha avuto successo. Poi la caduta che ha coinvolto Pelayo Sanchez, Esteban Chaves ed Ewen Costiou. Infine il gran finale, paradossalmente meno emozionante rispetto al resto della tappa. Volata senza storia, con Milan partito al momento giusto subito dopo il tentativo di anticipo di Gaviria. Nulla da fare per Aniolkowski, fuori dai giochi Merlier, che non ha neppure preso parte allo sprint