Riccardo Mancini a SuperNews: “Tottenham-Milan, i rossoneri possono farcela. Napoli a livello del Manchester City. Su Allegri e la Juve…”

Pubblicato il autore: Davide Roberti Segui

Riccardo Mancini
SuperNews ha avuto il piacere di intervistare Riccardo Mancini, uno dei migliori telecronisti di DAZN, per fare il punto della situazione sulla Serie A e sulle nostre italiane coinvolte nelle coppe europee. Ecco cosa ci ha detto.

È la settimana del Milan: la sconfitta a Firenze può pesare sul morale, ma contro il Tottenham il vantaggio dell’andata aiuterà i rossoneri. Ce la faranno i rossoneri a passare il turno in Champions League? È un dentro-fuori per Pioli?
Indubbiamente sì, è un dentro o fuori per Pioli. In Champions League il Milan deve fare più strada possibile, perché in campionato c’è questo handicap incolmabile provocato dal Napoli e perché servirà anche per riempire un po’ le casse della società. L’avversario è alla portata, perché il Tottenham è una buona squadra che però non sta particolarmente meglio del Milan, anzi: è quarta in classifica, ma è in una posizione un po’ traballante. Il vantaggio dell’andata sicuramente sarà importante anche se è minimo: il Tottenham, poi, in casa è certamente un’altra squadra, però credo che il Milan ce la possa fare.

Ti propongo la stessa domanda che abbiamo posto a Tommaso Turci qualche giorno fa: al di là della sconfitta con la Lazio, hai mai visto dal vivo una squadra così devastante come questo Napoli?
Pensando alle mie telecronache di calcio inglese, credo che l’unica squadra in qualche modo simile a questo Napoli sia il Manchester City. Gli ho visto vincere tante coppe a Wembley, da tanti anni domina in Inghilterra anche perché ha un parco giocatori mostruoso, anche superiore a quello del Napoli. Come organizzazione di gioco, però, il Napoli stupisce, fa un altro sport rispetto alle altre. Io ho commentato le partite del Napoli contro il Monza, contro l’Empoli, e soprattutto nella prima, quando probabilmente è nata la stella di Kvaratskhelia, la squadra di Spalletti mi ha colpito proprio tanto. Penso che ci ricorderemo di questa squadra molto a lungo, credo che sia davvero una squadra avvicinabile ai top club europei al momento: e infatti, potrà andare avanti bene anche in Europa.

Roma-Juventus: i giallorossi escono sicuramente più forti da questa partita. Ma la Juve quanto può subire il colpo a livello mentale?
La Juve si sta dimostrando molto forte mentalmente: magari non è continua, ma sta assorbendo abbastanza bene il boccone amaro della penalizzazione anche grazie ad Allegri. Quest’ultimo è bravissimo ad aggregare nei momenti di difficoltà, è l’uomo migliore in questi momenti complicati: magari non è l’allenatore migliore per valorizzare determinati calciatori, ma sicuramente conosce l’ambiente, i calciatori. C’è da dire che è evidente che la Juve, così come la stessa Roma, la Lazio, il Milan e l’Inter abbiano tutte lo stesso problema: la discontinuità. Detto questo, i bianconeri devono subito rientrare nei ranghi: l’Europa League per me deve essere l’obiettivo prioritario, visto che in campionato mi sembra impossibile rientrare in zone interessanti. Con la Roma, oggettivamente, la sconfitta è arrivata per un episodio, non certo per una prestazione negativa degli uomini bianconeri che, tutto sommato, sono stati anche molto sfortunati.

Un commento sull’episodio Mancini-Kean: l’attaccante sbaglia, indubbiamente, ma non credi che Mancini esageri sempre un po’ nel suo stile di gioco provocatorio?
Il primo a sbagliare è Kean. Poi va bene, Mancini ha le sue “colpe” perché è molto provocatorio, punta molto sull’aspetto emotivo dell’avversario, ma non giustifica la reazione dell’attaccante juventino. Mancini fa leva sulla fragilità di Kean, ma Moise non può proprio permettersi un gesto di questo tipo: gioca nella Juve, gioca in Serie A, è un professionista, non sono atteggiamenti che vanno bene a questi livelli.

Pronostico secco: escluso il Napoli che è fuori concorso e la Juve che ha 15 punti in meno, chi andrà in Champions League?
Un pronostico secco è difficile. Credo che a variabile più impattante sarà il cammino europeo che faranno le squadre coinvolte nella lotta Champions esclusa l’Atalanta. Ti dirò: per un certo periodo vedevo proprio la Dea come la favorita, perché ha una rosa molto lunga e che mi sembrava molto pronta per affrontare questi confronti, Adesso hanno perso punti importanti, quindi non saprei. La discontinuità di cui ho parlato prima rende difficile ogni pronostico: credo comunque che ce la farà l’Inter, ma sugli altri due posti davvero non saprei.

Secondo il tuo parere, chi è fino a questo momento la più grande sorpresa di questa Serie A? Sia a livello di squadra, sia un calciatore che ti ha particolarmente colpito in positivo.
Escludiamo il Napoli e Kvaratskhelia, che sono “banali” anche se evidentemente hanno stupito tutti. A livello di squadre, ti dico il Bologna: grazie a Thiago Motta sta giocando un calcio molto piacevole e adesso può addirittura sognare l’Europa, ha trasformato diversi calciatori e molti giovani che magari erano un po’ timidi durante la precedente gestione. Sta  davvero facendo un ottimo lavoro. A livello di singolo, invece, credo che sia davvero ottimo il danese Hojlund dell’Atalanta. All’inizio non mi aveva impressionato tantissimo: sì, gran fisico, sì, buona tecnica, però non mi aveva colpito così tanto. Poi però è venuto fuori: io ho commentato l’8-2 alla Salernitana ad esempio, e mi ha impressionato come sia già trascinante a neanche 20 anni. Avere questa capacità di leadership pur essendo così giovane in una squadra con grandi ambizioni come la Dea non è da tutti, è una grande sorpresa.

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