Intervista a Francesco Repice: "Conte unico allenatore che sposta gli equilibri: il Napoli può vincere lo Scudetto. Ecco perché l'Europeo è andato male. Su Allegri al Milan e sui Friedkin..."
Francesco Repice è il commentatore radiofonico principale di Radio Uno, storica voce di Tutto il Calcio Minuto per Minuto e radiocronista di tutte le gare della Nazionale di calcio: con lui abbiamo parlato della squadra di Spalletti, ma anche dei temi più caldi della Serie A.
La nostra redazione ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva il noto radiocronista Francesco Repice, voce di punta di Tutto il Calcio Minuto per Minuto. Con il giornalista di Radio Uno, durante la sosta per le Nazionali, abbiamo parlato sia dell'Italia che delle squadra della nostra Serie A: ecco cosa ha detto ai nostri microfoni.
Cosa le è piaciuto di più di queste due gare dell'Italia contro Belgio e Israele, sia a livello di singoli che in senso più generale?
Mi è piaciuta tanto la capacità di soffrire nel secondo tempo con il Belgio. Senza l'episodio della espulsione di Pellegrini, gli azzurri avrebbero vinto: stavano stra-dominando. Mi è piaciuta tanto dunque la determinazione nello strappare comunque un punto, in condizioni non semplici. Bellissimo il primo tempo col Belgio comunque, bellissima le gare contro Francia e Israele tra settembre e ottobre. L'errore che non bisogna fare, poi, è quello di pensare che Israele sia una squadra materasso.
E dunque, allora, come si spiega il brutto Europeo alla luce di queste belle prestazioni?
Perché le cose non vanno sempre allo stesso modo, perché le scelte si possono sbagliare, perché la preparazione dell'Europeo è stata evidentemente sbagliata sia da parte dei calciatori che dell'allenatore: insomma, questo è il gioco del calcio. Ci sono anche un paio di calciatori della Nazionale che sono tornati ed hanno alzato il tasso tecnico della squadra, insomma le cose o si fanno bene o si fanno male, E all'Europeo si sono fatte male.
Pensando proprio a Spalletti, ricordiamo ancora il meraviglioso Scudetto che ha vinto a Napoli due anni fa. Conte può ricreare la stessa alchimia e lo stesso spettacolo con la squadra azzurra?
Io non so se creerà spettacolo, ma so che può vincere lo Scudetto. Sicuramente sarà un campionato diverso da quello vinto con Spalletti, ma sono certo che il Napoli competerà per vincere lo Scudetto.
E invece la Juve di Thiago Motta può lottare per lo Scudetto? E cosa la convince o non la convince di questa squadra?
A me convince tutto, sono gli altri si devono convincere che c'è una squadra nuova, un allenatore nuovo, una dirigenza nuova: non è che cambiando tutto, i risultati arrivano dall'alto e la Juve lotta per vincere tutto. Il calcio funziona in un altro modo: i campionati si preparano, le squadre si preparano, è una buonissima squadra che può fare bene ma ci sono squadre più attrezzate per vincere lo Scudetto.
E in questa gerarchia, dove si colloca il Milan?
Il Milan è sullo stesso piano di Roma e Atalanta, ma anche della Juve e della Lazio: sono squadre ancora in costruzione, che hanno qualcosa in meno di Inter e Napoli.
Le chiedevo questo anche perché alcuni opinionisti hanno recentemente invocato il nome di Allegri per prendere il posto di Fonseca...
Allegri va al Milan, Allegri va alla Roma, Klopp va alla Juve, alla Roma o al Milan... sono tutte chiacchiere! I contratti, peraltro, sono una questione complicata a quel livello, bisogna vedere quali sono le intenzioni dei club. A parte che non farei mai discorsi di allenatori, perché ce n'è solo uno che sposta davvero: Antonio Conte. Solo lui.
Cosa pensa della gestione del caso De Rossi e delle voci che già circolano nell'ambiente giallorosso in merito a un possibile esonero di Juric?
Anche qui siamo sull'Iperuranio. Già sono stati fatti danni abbastanza seri: non so nemmeno a questo punto chi siano i dirigenti che possono davvero decidere qualcosa a Roma, se non i Friedkin. Per quello che hanno fatto finora, relativamente alla seconda parte della loro gestione, dal post Mourinho, avevano intrapreso una strada, avevano fatto marcia indietro, ma allo stesso tempo hanno lasciato altre società. Poi hanno comprato l'Everton, hanno ridotto il monte ingaggi, hanno chiuso i rapporti con diversi tesserati, calciatori e allenatori. Tutto lascia pensare che i Friedkin siano proprietari che ristrutturano per vendere: poi non sarà così magari, diventeranno grandi tifosi della Roma e rimarranno. Però hanno fatto una campagna acquisti in cui hanno abbassato il monte ingaggi, di fatto: io credo che dovesse arrivare il sì definitivo anche per il progetto dello stadio, potrebbero davvero poi lasciare. Almeno, finora hanno fatto questo: ristrutturare per poi vendere.