Motomondiale, il calendario provvisorio della stagione 2024
L'edizione che festeggia i 75 anni del Motomondiale si aprirà il 10 marzo in Qatar e terminerà, come tradizione, il 17 novembre a Valencia. Un totale di 22 appuntamenti, una stagione divisa in due parti e l'obiettivo di rendere maggiormente sostenibili gli spostamenti.
La stagione 2024 del Motomondiale sarà quella che celebrerà i 75 anni della più importante competizione al mondo su due ruote. Se le ultime due stagioni sono arrivate a toccare il numero massimo di appuntamenti dal 1949 ad oggi (ben venti), la prossima punta a contarne un totale di ventidue, con anche una gara di riserva. Scopriamo insieme il calendario provvisorio della nuova stagione.
Motomondiale 2024: il calendario provvisorio
8-10 marzo | Gran Premio del Qatar | Losail |
22-24 marzo | Gran Premio del Portogallo * | Portimao |
5-7 aprile | Gran Premio d'Argentina | Termas de Rio Hondo |
12-14 aprile | Gran Premio delle Americhe | Austin |
26-28 aprile | Gran Premio di Spagna | Jerez de la Frontera |
10-12 maggio | Gran Premio di Francia | Le Mans - Bugatti |
24-26 maggio | Gran Premio di Catalogna | Barcellona - Montmelò |
31 maggio-2 giugno | Gran Premio d'Italia | Mugello |
14-16 giugno | Gran Premio del Kazakistan ** | Almaty |
28-30 giugno | Gran Premio d'Olanda | Assen |
5-7 luglio | Gran Premio di Germania | Sachsenring |
2-4 agosto | Gran Premio di Gran Bretagna | Silverstone |
16-18 agosto | Gran Premio d'Austria | Red Bull Ring |
30 agosto-1° settembre | Gran Premio d'Aragona | Motorland Aragon |
6-8 settembre | Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini | Misano Adriatico |
20-22 settembre | Gran Premio d'India * | Buddh |
27-29 settembre | Gran Premio d'Indonesia | Pertamina Mandalika |
4-6 ottobre | Gran Premio del Giappone | Motegi |
18-20 ottobre | Gran Premio d'Australia | Phillip Island |
25-27 ottobre | Gran Premio di Thailandia | Buriram |
1°-3 novembre | Gran Premio della Malaysia | Sepang |
15-17 novembre | Gran Premio della Comunità Valenciana | Valencia |
** soggetto a definizione contrattuale e omologazione
Motomondiale 2024: le modifiche rispetto al 2023
Due appuntamenti in più rispetto al 2023. Ci riprova il Kazakistan, il cui primo Gran Premio, previsto per il 9 luglio 2023, è saltato sia per la mancata omologazione del tracciato che per questioni legate alla situazione internazionale. In più, ritorna dopo un anno di pausa l'appuntamento in Aragona, che riporta così a quattro il numero di gare in terra iberica.
Come già accaduto in Formula 1, anche il Motomondiale punta a una regionalizzazione del calendario al fine di evitare lunghe e dispendiose trasferte (sia in termini di sforzo fisico e tecnico, sia in termini di emissioni) da un capo all'altro del Pianeta nello spazio di poche settimane.
Il Gran Premio del Qatar torna ad aprire la stagione dopo i lavori di ristrutturazione che lo hanno portato in coda al calendario del 2023, facendo così scalare gli appuntamenti in Portogallo, Argentina e Stati Uniti. La stagione europea inizia l'ultima settimana di aprile a Jerez, mentre l'appuntamento del Montmelò (quest'anno spostato a settembre) torna a collocarsi in tarda primavera, tra Le Mans e il Mugello.
La gara in Kazakistan arriverà tra il Mugello e Assen, mentre la pausa estiva arriverà dopo il Sachsenring, con un mese di stacco prima del ritorno in pista a Silverstone. Non cambia la seconda parte di stagione in Asia, con l'unico cambio di posto tra Giappone e Indonesia. Come tradizione dal 2002, il campionato terminerà sul circuito di Valencia.
È previsto un appuntamento di riserva, non ufficialmente inserito in calendario poiché anch'esso soggetto ad omologazione e definizione contrattuale: si tratta del Gran Premio d'Ungheria, da disputarsi al Balaton Park Circuit. Il Paese magiaro potrebbe, quindi, anticipare il suo ritorno nel Motomondiale, dato che il debutto del circuito è in realtà previsto per il 2025.
Motomondiale 2024: il primo passo verso la sostenibilità
Oltre alla definizione di un calendario regionalizzato, il Motomondiale ha previsto dal 2024 un'ulteriore novità per rendere il campionato maggiormente sostenibile e in linea con l'obiettivo zero emissioni per il 2030. Dalla prossima stagione, infatti, si prevede che le miscele di carburante dovranno avere almeno un 40% di origine non fossile, con un aumento graduale fino al 100% per la stagione 2027.